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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

Un sequel per Piovono Polpette

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Piovono Polpette è stato il film di Sony Pictures Animation col maggior incasso nella breve vita dello studio d'animazione, perciò era legittimo aspettarsi che prima o poi sarebbe stato messo in cantiere un sequel, annunciato proprio qualche giorno fa.
Il primo Piovono Polpette era tratto dal libro " Cloudy with a chance of meatballs" (titolo originale della pellicola) scritto da Judi Barrett; l'autrice scrisse anche un seguito della storia, in cui il protagonista collaborava alla ricostruzione della città e girava per il mondo per distribuire il cibo piovuto dal cielo alle nazione che più ne avevano bisogno. Il sequel non sarà però tratto da questo romanzo, bensì da un'idea originale degli sceneggiatori di "Come ammazzare il proprio capo... e vivere felici" (dark comedy in uscita nei nostri cinema il 17 agosto); non si sa ancora nulla su chi dirigererà il sequel, anche se è stato confermato che i registi del primo capitolo Phil Lord e Christopher Miller non torneranno per questo secondo film.
Nulla di ufficiale anche per quanto riguarda la data d'uscita nei cinema, ma considerando che gli sceneggiatori sono appena stati annunciati probabilmente vedremo Piovono Polpette 2 nei cinema nel corso del 2013 o del 2014.

Intanto Sony Pictures Animation continua ad arricchire il proprio carnet di artisti per le prossime opere: avevamo già dato notizia nei mesi passati riguardo all'Ardmaan Animation e Genndy Tartakovsky, ai quali si aggiunge Doug Sweetland (regista del corto Pixar Presto) di cui vi sveleremo i progetti nei prossimi giorni.
Sono anche stati reclutati lo scrittore David Reynolds (A Bug's Life, Le Follie dell'Imperatore, Alla ricerca di Nemo) e l'animatore Stephen Franck (La spada magica - Alla ricerca di Camelot, Il Gigante di Ferro, Osmosis Jones) per scrivere un film d'animazione con una storia originale, che sarà anche l'esordio alla regia per Franck.

Trailer per Batman: Anno Uno

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Mancano pochi giorni all'arrivo del trailer di "The Dark Knight Rises", capitolo conclusivo della trilogia cinematografica di Christopher Nolan; nel frattempo però la Warner Bros è impegnata anche a promuovere un altro progetto che ha per protagonista l'Uomo Pipistrello, ovvero l'adattamento animato della graphic novel "Batman: Year One" di Frank Miller e David Mazzucchelli. Il film, di cui vi avevamo già parlato, sarà proiettato in anteprima il 22 luglio alla Comic-Con di San Diego, per arrivare poi sul mercato home video dal 18 ottobre; qui sotto potete vedere il primo trailer, diffuso online da un paio di giorni.

Al film sarà abbinato anche un cortometraggio animato di 15 minuti incentrato sul personaggio di Catwoman; Selina Kyle (doppiata da Eliza Dushku, che le presterà la voce anche in Batman: Anno Uno) sarà impegnata in un brutale inseguimento attraverso Gotham City per mettere le sue mani feline sul misterioso carico di una nave mercantile.
Il corto è stato scritto da Paul Dini e sarà diretto da Lauren Montgomery, regista di Batman: Anno Uno.

La Luna nel nuovo corto Pixar

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Un bambino si allontana oltre all'orizzonte a bordo di una barchetta, accompagnato da suo padre e suo nonno; i due gli mostreranno il lavoro che si tramanda di generazione in generazione nella famiglia, al quale un giorno sarà destinato... Questo il soggetto del nuovo cortometraggio Pixar scritto e diretto dall'italiano Enrico Casarosa, qui al suo esordio come autore e regista dopo aver curato gli storyboard di Ratatouille e Up. Il corto avrà una durata che si aggira sui 7 minuti, la più lunga per un corto cinematografico Pixar.

È stata diffusa online una breve clip di 30 secondi de La Luna, cortometraggio di cui non sono ancora certe le modalità di distribuzione per il grande pubblico: Cars 2 è arrivato nelle sale solo poche settimane fa mentre il prossimo film Pixar, è Brave previsto al cinema per l'estate 2012.
L'ipotesi più probabile sembra essere proprio la proiezione in abbinamento a Brave, ma se così fosse sarebbe straordinaria l'anteprima di un estratto dal corto con un anno di anticipo.

Q and A nn.1-2

Atsushi torna nel suo paese natale con la sua famiglia dopo 6 anni; tutti gli abitanti della zona però si ricordano solo di Hisashi, il simpatico e talentuoso fratello deceduto subito dopo il trasloco. Atsushi però non soffre la separazione da Hisashi, dato che questi gli appare sotto forma di spettro, con le sembianze e il carattere del bambino di 10 anni che era quando è morto. Assieme a questa presenza, alquanto dispettosa, Atsushi deve ricrearsi una nuova vita in una comunità che lo ha sempre considerato come "il fratello minore di quel ragazzo fenomenale", in particolare l'amica d'infanzia Yuho e il teppista Jinno. Ma in pochi giorni Atsushi farà anche nuove conoscenze, tra cui la timida Shinobu che lo considera il suo primo amore nonostante lo conosca a malapena, il rivale Ichiro Ogasawara e la sensitiva Okyo che pare essere in grado di vedere lo spirito di Hisashi. Per complicare ulteriormente l'esistenza di Atsushi, sembra che Hisashi abbia la possibilità di prendere il comando del corpo del fratello...

Con Q and A Star Comics porta in Italia una delle opere più recenti di Mitsuru Adachi (di successivo c'è solo Asaoka High School Baseball Club Diary: Over Fence, cominciata da 2 mesi in Giappone), tornando a pubblicare un autore dal quale si era congedata tre anni fa con il volume L'Avventuroso; nel frattempo Flashbook sembra aver dato il buon esempio, dato che Star Comics propone Q and A in un'edizione elegante con sovracoperta che finora non aveva mai riservato a nessun'altra serie di lunga durata di Adachi, ma solo per le sue raccolte di storie brevi.
Si tratta di un manga atipico per i canoni dell'autore; innanzitutto ci troviamo alle prese con un fumetto non di genere sportivo, cavallo di battaglia finora sfruttato nella maggior parte delle sue produzioni. La trama sovrannaturale riesce ad evitare il rischio di una ripetitività di cui lo stesso Adachi si accusa con autoironia; non mancano però alcuni tratti stilistici tipici dell'autore come l'umorismo metafumettistico e autoreferenziale, assieme ai fanservice pruriginosi qui presenti in quantità più abbondante rispetto ai precedenti lavori. È una deriva all'insegna della leggerezza questo Q and A, che si traduce in un una minore poesia adachiana in favore di una spensieratezza affine a molti altri manga; questo ha ripercussioni anche sulla struttura del fumetto, con una narrazione meno rarefatta composta da più episodi autoconclusivi e meno vicende diluite nel tempo.
Graficamente si ritrovano qui i disegni semplici di Adachi, con un equilibrio perfetto tra stilizzazione ed espressività, anche se il minor peso degli elementi sentimentali o drammatici in favore del fattore commedia lascia spazio a tavole con meno virtuosismi dal punto di vista della costruzione o delle inquadrature delle vignette.

Il ritrovarsi al cospetto di un manga "meno poetico" non significa però che non sia una lettura di qualità; si tratta di un'incursione di Adachi in un territorio differente dal sentiero che è abituato a percorrere, con toni e ritmi più frequenti nel fumetto giapponese per il grande pubblico, qui filtrati attraverso la penna di un autore con un'impronta stilistica molto personale.

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