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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

Animation History #44: I Fluppys

  • Pubblicato in Focus

fluppy-earthAlla fine degli anni '80, la Disney sta muovendo i primi passi nel mondo dell'animazione televisiva: i Wuzzles non ottiene il successo sperato, ma I Gummi riesce a conquistare il pubblico al punto di meritarsi sei stagioni. È in questo momento che la Disney mette in cantiere la sua terza serie animata pensata per il piccolo schermo, I Fluppy; l'idea di base è simile a quella delle due serie precedenti, con protagonista un gruppo di strane creature dall'aspetto in grado di attirare gli spettatori più giovani.
Per introdurre il cartone si pensa a un episodio pilota della durata di un'ora, un mini-film che presenti i personaggi e mostri le origini dell'universo narrativo; la serie però viene cancellata, nonostante siano già stati prodotti numerosi gadget, per cui questo special televisivo rimane l'unica opera esistente dedicata ai Fluppy.

I Fluppy sono un quintetto di esseri pelosi in grado di attraversare porte interdimensionali; durante i loro viaggi si smarriscono e, cercando la strada di casa, finiscono sulla Terra. Qui incontrano Jamie e Claire, due ragazzi che li adottano credendo siano semplici cani, ma che poi scopriranno la verità e li aiuteranno nella loro missione: i Fluppy sono infatti dotati di una chiave di cristallo in grado di aprire porte su altre dimensioni, il cui potere però diminuisce ad ogni tentativo.
La loro minaccia più grande è J.J.Wagstaff, collezionista di animali esotici che in più di un'occasione cercherà di catturarli, fino allo scontro finale dopo il quale i Fluppy riusciranno ad aprire la porta verso il proprio mondo.  Lo special televisivo si conclude con un finale compiuto, che in apparenza non lascia spazio per proseguire con una serie animata; questo è da imputare ad un possibile annullamento del progetto avvenuto quando la lavorazione del film non era ancora completata, così da lasciare agli autori la possibilità di inserire una conclusione "definitiva" per la vicenda.

Trasmesso sia in patria che in Italia solamente 2 volte, questo film è presto caduto nel dimenticatoio, mai più replicato nè pubblicato in versione home video. Il motivo va ricercato di sicuro nello scarso successo ottenuto ai suoi passaggi televisivi, ma anche per la qualità discutibile dell'opera: i disegni e le animazioni sono inferiori rispetto alle precedenti serie per il piccolo schermo, resi ancora più sgradevoli da un character design mediocre che si allinea agli standard di molte altre produzioni televisive dal basso budget. Se il quintetto di Fluppys è accettabile grazie al loro buffo aspetto, sono gli umani a penalizzare il comparto visivo, in particolare Jamie e Claire rappresentati con uno stile fin troppo smielato che penalizza la credibilità delle loro espressioni.
La trama è pensata per un pubblico molto giovane, forse il target dall'età più bassa a cui la Disney si fosse mai rivolta; sarà una scelta che si ritorcerà contro gli studi d'animazione, che continueranno a concentrare i loro sforzi su prodotti apprezzabili indifferentemente sia dai bambini che dagli adulti.

Primo trailer per il Gatto con gli stivali

  • Pubblicato in Toon

Gatto_posterDopo il teaser che vi avevamo mostrato qualche mese fa, vi mostriamo qui sotto il primo trailer de Il Gatto con gli Stivali nel quale finalmente sono presenti diverse scene dalle quale si può intuire la trama della pellicola. Questo spin-off sarà un prequel incentrato sui primi anni di vagabondaggio del Gatto con gli stivali, durante i quali ha organizzato assieme ad Humpty Dumpty e alla gattina Kitty il rapimento dell'oca dalle uova d'oro.

Il film diretto da Chris Miller (Shrek Terzo, Piovono Polpette) arrivverà nei cinema italiani il 16 dicembre. Dal trailer si intuisce che il protagonista felino anche nella nostra versione avrà la voce del doppiatore originale Antonio Banderas, come già avveuto nel terzo e quarto capitolo di Shrek.

Angeli e Dei bambini dall'Argentina

  • Pubblicato in Toon

Angel_Vitamina_posterIn principio, nacquero quattro esseri dotati di un potere enorme ed inesplicabile: i quattro Dei bambini.
Tre di loro avevano il potere di donare la vita: crearono i pianeti, le stelle, le galassie e tutto ciò che esiste.
Ma il quarto ragazzo era differente dai suoi fratelli: aveva il potere di distruggere. Distrusse tutto quello che gli altri avevano costruito, espandendo la sua oscurità attraverso il cosmo; per evitare la distruzione totale, i tre Dei bambini crearono una torre dove sarebbero cresciuti guerrieri pronti a difendere il creato, chiamati Angeli. Alcuni Angeli però si lasciarono sedurre dal potere del quarto Dio e, corrotti dal suo potere, combatteranno contro i loro stessi fratelli, in una guerra millenaria che continua ancora oggi.
Quando Selenio, l'Angelo guardiano della Terra, cade dal cielo in fin di vita, la giovane Julu lo tocca venendo a conoscenza della sua storia e degli inimmaginabili segreti dell'universo. Scopre così che se Selenio muore la Terra morirà con lui, per cui dovrà cercare di evitare che questo avvenga per il bene del suo pianeta.

Questo è il soggetto alla base di Angel Vitamina, un progetto nato qualche anno fa dalla mente di Diego De Rose, artista argentino che sta sviluppando quasi in autonomia la sua idea. Nato come cortometraggio, col tempo nuove storie e nuovi personaggi si sono aggiunti allo spunto di partenza, dando vita ad un universo narrativo che potrebbe sfociare in un lungometraggio animato. Secondo l'autore sarebbe "un film diverso, nel quale gli umani non sono i protagonisti ma solo semplici spettatori".

De Rose ha diffuso da qualche giorno il filmato che potete vedere qui sotto; si tratta di un pilota che si spera possa attirare l'attenzione di qualche finanziatore, grazie al quale il film di Angel Vitamina potrà prendere forma.

It's Fantastic!

Jonny (senz'acca, per scimmiottare gli americani ma non troppo) vuole diventare un fumettista, sperando così di fare colpo su una sua amica cosplayer di cui è segretamente innamorato. Quando viene escluso da un concorso organizzato dalla fiera Luccertola Comics (sigh) decide di intraprendere la strada dell'autoproduzione, contando sul sostegno del pastificio di famiglia come sponsor.

It's Fantastic sembra una fanzine: disegni in stile manga gradevoli ma privi di un'impronta personale, con una trama banale che tenta di catturare l'attenzione degli appassionati di fumetti inserendo situazioni a loro familiari, trattandole però in modo superficiale.

Guardando la quarta di copertina però si nota la pubblicità dei noodles "Fantastic": lo stesso nome inserito nel titolo e anche nel fumetto disegnato da Jonny, mentre i noodles sono presenti nella metà delle tavole. Si tratta quindi di un fumetto pubblicitario? Se così fosse non è terribile, ma in quel caso non ha senso chiedere al lettore di pagare per leggerlo.

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