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Redazione Comicus

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Battle Hymn 1

Battle Hymn 1 (Italycomics, spillato, 24 pagine a colori, € 2,40) testi di B. Clay Moore, disegni di Jeremy Haun

Battle Hymn 1Morto un capitano se ne fa un altro, perché per un Capitan America che muore c’è un Fiero Americano che nasce. Non c’è nessun Steve Rogers tra i superumani del governo statunitense, ma tra i militanti figura un personaggio che ne fa chiaramente le veci. E con lui, tutta una serie di character palesemente ispirati alla Golden Age del supereroismo a fumetti.

Ma l’ambiziosità di Battle Hymn non sta tanto nei suoi protagonisti costruiti sulla falsariga di alcuni tra i “sempreverdi” della Marvel, quanto nella scelta di ambientare questa miniserie in cinque parti durante il secondo conflitto mondiale. Ne esce un rifacimento a tutto tondo che, in bilico tra omaggio e plagio, ha il merito di trovare il giusto equilibrio tra vecchi stereotipi e formule narrative più moderne.

B. Clay Moore e Jeremy Haun sono gli autori di un Ultimates senza il suo mordente originario, e dei cui flashback sembra rappresentare un degno prolungamento, anche grazie a una colorazione dal fascino retrò.





Simone Celli

Civil War: L’Iniziativa

Civil War: L’Iniziativa su Marvel Miniserie #83 (PaniniComics, brossurato, 48 pagine a colori, € 3,00) testi di Brian M. Bendis e Warren Elllis, disegni di Mark Silvestri

Civil War: L’IniziativaTerminata la Guerra Civile è giunto, per i vincitori, il momento di raccogliere i cocci e avviare l’Iniziativa, il piano para-militare elaborato da Iron Man per dare in dotazione ad ognuno degli stati degli USA una squadra di eroi.

Per introdurre questa nuova fase narrativa che fa da appendice agli eventi narrati nel corso della Guerra, la Marvel ha prodotto un one-shot intitolato Civil War: L’Iniziativa affidandolo alle mani di alcuni dei suoi autori di punta, gente del calibro di Brian M. Bendis, Warren Ellis e Mark Silvestri.

CW: L’Iniziativa è un albo ben confezionato, scritto piacevolmente e disegnato da un Silvestri abbastanza in forma, ma la cui lettura è assolutamente ininfluente, impalpabile. Troppo breve per essere uno stuzzicante antipasto, troppo introduttiva e priva di spessore per alimentare la voglia di leggere le serie che apparterranno a questo evento.

Al termine di una lettura che impiega pochissimi minuti resta solo la sensazione che la Casa delle Idee stia tirando troppo per le lunghe il mega-evento dell’anno…




Stefano Perullo

Civil War Special 3

Civil War Special 3 (Panini Comics, brossurato, 96 pagine a colori, € 4,30) testi di Paul Jenkins e Brian Michael Bendis, disegni di Alex Maleev e Ramon Bachs

Civil War Special 3Potrà sembrare paradossale, ma il prologo e gli epiloghi di Civil War sono decisamente migliori dell'evento stesso.

Così come New Avengers: Illuminati, pubblicato su Thor #94, era un prologo carico di tensione e di disillusione, così anche Civil War: The Confession, sempre ad opera di Brian Michael Bendis ed Alex Maleev, è un degno epilogo di un crossover che ha troppo spesso lasciato a desiderare.

Il successo di Bendis coincide con uno dei maggiori difetti di Mark Millar, ovvero la caratterizzazione straordinaria di un'Iron Man disilluso e sconvolto per la fine di un amico e collega. È infatti ben visibile il fardello di responsabilità che Tony Stark si è accollato durante il crossover, e anche se non ci si trova necessariamente d'accordo con lui, l'umanità di Iron Man, scomparsa durante Civil War, ci colpisce nella sua drammaticità, regalandoci un personaggio interessante come non mai.

È quasi un peccato che questa piccola chicca si trovi a dividere l'albo con l'ultimo, insufficiente numero dell'altalenante Civil War: Frontline di Paul Jenkins, il cui finale lascia davvero molto amaro in bocca.



Riccardo Galardini

Devil & Hulk 132

Devil & Hulk 132 (Panini Comics, spillato, 80 pagine a colori, € 3.30) testi di Ed Brubaker e Greg Pak, disegni di Michael Lark, Lee Weeks, Stefano Gaudiano, Carlo Pagulayan, Gary Frank e Aaron Lopresti

Devil & Hulk 132Si conclude con questo albo La traversata del diavolo, lo story arch di Ed Brubaker e Michael Lark che ha visto Matt Murdock varcare i confini americani alla ricerca dell’assassino di Foggy Nelson.
Storia incentrata principalmente sull’uomo, più che sull’eroe in maschera, con un ampio risalto dato ai sentimenti dei protagonisti, con un inaspettato Kingpin su tutti. I sentimenti non mancano neppure nella seconda storia, dove Brubaker e Lee Weeks (coadiuvato dal sempre ottimo Stefano Gaudiano) danno finalmente spessore ad un personaggio come Milla Donovan, la moglie cieca di Devil.

Chiudono l’albo due storie del Gigante di Giada tratte da Planet Hulk. La saga si avvia verso la conclusione e un tris di disegnatori formato da Carlo Pagulayan, Gary Frank e Aaron Lopresti si alterna alle matite. Graficamente il risultato è buono, quella che pecca è un po’ la storia che si trascina stancamente da un paio di numeri. Solo ora, dopo 7 uscite (su 9), si comincia ad entrare nel vivo dello scontro.
Meglio tardi che mai.





Luca Chessa
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