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Pasquale Gennarelli

Pasquale Gennarelli

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Ci sono peccati, atti compiuti contro una morale comune e condivisa dalla moltitudine, che non possono essere diffusi, che devono restare custoditi. Molto spesso, però, la linea tracciata da questa morale, che separa le azioni buone da quelle cattive, è troppo labile, aleatoria, e risulta difficile poter giustificare agli occhi dei più il proprio operato. Uccidere il proprio nemico in guerra è necessario, ma l’omicidio è un peccato. Ed allora, è meglio tacere, portare dentro questo segreto, evitare le critiche e i giudizi di chi non potrebbe capire.

Nell’universo Marvel, la situazione risulta molto più difficile in quanto ogni umano gesto viene registrato e conservato da Uatu, l’Osservatore, rappresentante di una razza aliena il cui scopo è quello di scrutare gli avvenimenti e custodirne il ricordo senza mai interferire in alcun modo. Ogni volta che Uatu compariva sulla scena, era il chiaro segnale che qualche episodio di estrema rilevanza stava per accadere. A questo punto, per tutelare il proprio operato e tenersi lontano dalla generale incomprensione, la soluzione è una sola, brutale, ma necessaria: eliminare ogni possibile testimone.

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Queste le premesse che portano ad Original Sin, nuovo crossover della Casa delle Idee, realizzato da Jason Aaron (testi) e Mike Deodato Jr. (disegni). Chi ha ucciso l’Osservatore? Chi è in grado di compiere un così efferato delitto? A cosa serviranno le armi sottratte dall'arsenale di Uatu? Ma soprattutto, di quale indicibile peccato si è macchiato il colpevole, tanto da spingerlo ad eliminare una presenza mite, ma così ingombrante?

Con abile scrittura Aaron dipinge un noir dalle forti tinte oscure, che porterà a galla molti “peccati originali”, qualcuno anche in grado di stravolgere le dinamiche dei rapporti interpersonali della comunità superumana. L’indagine parte con Capitan America, Thor, Wolverine, la Vedova Nera e Nick Fury ormai in pensione in cerchio intorno al cadavere di Uatu, con un foro da arma da fuoco al centro della fronte e privato dei suoi occhi. Oltre al nucleo principale degli Avengers, il compito di ricercare l’omicida sarà portato avanti da altre tre squadre di eroi, assemblate da un personaggio misterioso, la cui identità sarà svelata al termine del secondo albo dell’edizione italiana. Moon Knight, il Soldato d’invero e Gamora seguiranno una pista che li condurrà nello spazio; Pantera Nera Emma Frost e Ant-Man sposteranno il loro raggio di azione nel sottosuolo, mentre il Dottor Strange e il Punitore si sposteranno nel piano astrale.

Sin da subito l’agitazione è alta, le ricerche febbrili, troppi sono i misteri custoditi negli occhi sottratti all’Osservatore e c’è bisogno di fare in fretta, per evitare che qualche scheletro custodito da troppo tempo nell’armadio possa venir fuori. Nessuno, infatti, sembra avere la coscienza apposto, e quando sulla scena compare Orb con in mano uno dei due occhi, l’intervento è repentino e il dispiegamento di forze impressionante. Quella che i nostri eroi non sapevano, però, è che l’occhio può essere utilizzato anche come una bomba, e nell’istante stesso in cui viene fatto detonare, una prima ondata di verità travolge alcuni protagonisti tra cui Spider-Man, Hulk, Thor, Luke Cage e Matt Murdock (ciò che hanno scoperto e la maniera nella quale affronteranno questa nuova verità sarà possibile leggerlo nei loro rispettivi antologici). Un nuovo mistero si presenta, quindi, agli eroi che non abbandonano la scena per fare i conti con il loro passato stravolto, capire come abbia fatto Orb ad impossessarsi di un così prezioso oggetto. Chi sta tramando dietro le quinte?

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L’intento perseguito dallo scrittore è quello di imbastire una sceneggiatura corale, focalizzando l’attenzione non sui soliti protagonisti dei grandi eventi ma dando una vetrina a quelle che sono le seconde linee. Questa volontà è evidente anche nella scelta dei “cattivi”, dai Senza Mente (nemici del Dottor Strange) allo stesso Orb (legato all’universo narrativo di Ghost Rider), fino a Exterminatrix, amante ed acerrima nemica di Marvel Boy, certo non capaci di compiere un gesto di tanta portata, che lasciano intuire il loro ruolo di burattini in mano a qualche mente più geniale.

La narrazione, in questi primi quattro capitoli della saga, è molto serrata. Continui, infatti, sono i passaggi compiuti da Aaron da una parte ad un'altra della galassia, che costringono il lettore a mantenere sempre alta la concentrazione sugli avvenimenti, cercando di cogliere ogni minimo indizio che possa offrire la svolta alle indagini. L’attesa del colpo di scena, e il susseguirsi di rivelazioni sconvolgenti (vedi il finale del secondo albo), creano grande attesa e aspettativa per il prosieguo della storia. Quello che però manca, e rende debole lo sviluppo, è la mancanza di un lavoro di approfondimento ed introduzione al personaggio. Ognuno di loro, infatti, si ritrova proiettato in questa ricerca della verità senza una reale motivazione (hanno tutti davvero qualcosa da nascondere?), e l'interazione con gli altri personaggi è quasi pari a zero. Non si crea quella giusta alchimia tra i singolo interpreti, e la cosa risulta ancora più evidente dalla qualità scadente dei dialoghi. La caratterizzazione dei personaggi è carente, per non dire del tutto assente, e questo rappresenta un grosso limite per questo evento.

Anche sul versante grafico le cose non sono diverse. Se la scelta di puntare su Deodato Jr. può sembrare azzeccata, vista la predilezione della artista brasiliano per atmosfere più dark e per la sua abilità nell'utilizzo dei chiaroscuri, la resa finale non è quella sperata in quanto, nella moltitudine dei personaggi coinvolti, molti ne perdono in espressività e le loro figure a tratti semplicemente abbozzate. Se paragoniamo il lavoro qui svolto con quello realizzato in passato, in particolare sulle pagine di Dark Avengers, la differenza è così evidente che ogni altra parola risulta superflua. È indubbiamente difficile saper gestire una moltitudine di personaggi, con i ritmi serrati della pubblicazione mensile, però questo non giustifica le imperfezioni dei volti e delle anatomie e il costante escamotage di figure in penombra.   

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Gli spunti alla base di Original Sin risultano sicuramente interessanti e aprono diverse possibilità narrative che verranno poi sviluppate sui tanti spin-off alla saga, con la totalità delle testate coinvolte. Ci teniamo a ricordare che il nostro giudizio si ferma ai primi due albi pubblicati, quando la saga originale è giunta al giro di boa, ma, con grande dispiacere, dobbiamo constare come la sensazione che forte si avverte è di incompiutezza, di un'occasione persa. Non ci resta che aspettare il prosieguo della pubblicazione e sperare che il finale sappia riscattare la cocente delusione per questa prima parte, troppo confusionaria e inconcludente.

Un primo sguardo al nuovo inizio di Hawkeye

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Grazie al lavoro compiuto da Matt Fraction (testi) e David Aja (matite) sulle pagine di Hawkeye, il personaggio di Occhio di Falco ha vissuto una seconda giovinezza editoriale raggiungendo livelli qualitativi molto alti, che hanno permesso a questa nuova serie di vincere diversi premi Eisner negli ultimi anni.

Il prossimo marzo, esordirà negli USA All-New Hawkeye, nuovissima serie scritta da Jeff Lemire e disegnata da Ramón Pérez, in cui i due autori porteranno un nuovo look nella vita di Clint Barton.

Accanto all'arciere troveremo ancora la sua pupilla preferita, Kate Bishop, in quello che è stato ribattezzato il Team Hawkeye, pronti a lanciarsi in una nuova avventura che attraversa due diverse generazioni di vendicatori. Vite passate e presenti si scontrano mentre Kate e Clint dovranno far fronte ad una minaccia che sfiderà il loro concetto di essere un eroe, e che cosa significhi, per loro, essere Occhio di Falco.

"Per me, Kate è pari a Clint nell'essere il protagonista dell'albo" ha dichiarato Lemire in un'intervista rilasciata a Marvel.com. "Sarà tanto la storia di Kate quanto di Clint. La minaccia che dovranno affrontare sarà qualcosa di totalmente nuovo. E sicuramente non sarà un qualche genere di super-cattivo o cose del genere. Si tratta di qualcosa che colpirà entrambi più sul piano personale".

Insomma, le aspettative sono alte, visto l'eccellente lavoro svolto da Fractione e Aja sulla precedente serie che hanno portato Hawkeye ad essere una delle serie più amate anche nel 2014, e la speranza è che i nomi scelti dalla Casa delle Idee possano far centro nel cuore dei fan.

Nell'attesa del debutto, previsto il prossimo 4 marzo, è possibile dare un primo sguardo ad alcune pagine dell'albo, non ancora letterate, mentre vi anticipiamo che le cover saranno ad opera di dello stesso Pérez, di Lemire in veste di disegnatore, Skottie Young e Sho Murase.

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Howard the Duck #1: anteprima

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Continuano le anticipazioni per il ritorno del papero più amato dall'universo Marvel, Howard the Duck. Alla serie, che esordirà il prossimo 11 marzo per il mercato statunitense, è stata scritta da Chip Zdarsky e disegnata da Joe Quinones, saranno dedicate le variant cover "What The Duck!" che accompagneranno l'uscita, nel mese di aprile, di molte serie, sia nuove che già in corso di pubblicazione, di cui vi abbiamo offerto una prima panoramica il un precedente news.

Prepariamoci a nuove avventure di Howard, questa volta nei panni di un investigatore privato che si farà chiamare Howard T. Duck, pronto a fronteggiare una minaccia che giunge dalla spazio più profondo. Ospiti speciali di questo numero saranno la Gatta Nera, She-Hulk e Rocket Raccoon.

“Siamo eccitati all'idea di riportare Howard sugli scaffali!” ha dichiarato l'editor della testata Wil Moss. “Il team formato da Chip & Joe ha in programma per questa serie... beh, ad essere sincero non so se saremo in grado di pubblicare tutto ciò che hanno in testa. Ma tutto il materiale che sarà giudicato legale sarà stupefacente!".

Adesso, dopo aver già dato uno sguardo alla variant cover "evolutiva", possiamo finalmente sfogliare le primissime pagine dell'albo, disponibili nella gallery in basso.

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Secret Wars: ecco la A-Force e nuove anticipazioni

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La strada che conduce a Secret Wars, prossimo evento della Casa delle Idee, è ancora lunga e ogni giorno nuove serie e nuovi team vengono annunciati.

Questa volta è toccato all'A-Force, o meglio un gruppo di Avengers tutto al femminile, costituito da She-Hulk, Dazzler, Medusa, Nico Minoru, e un nuovo personaggio chiamato Singularity, e tante altre supereroine ancora. La mini sarà scritta da G. Willow Wilson e Marguerite K. Bennett, mentre le matite saranno di Jorge Molina e l'esordio è previsto per il prossimo maggio.

Desta molto interesse anche la nuova mini scritta da Cullen Bunn e disegnata dalla l'artista Matteo Lolli, che ci svelerà il ruolo determinante che ha ricoperto il personaggio Deadpool durante le prime Secret Wars nel 1984. Molti noteranno che il personaggio, in realtà, non compare su quelle pagine, essendo nato 10 anni dopo, quindi interessante risulterà scoprire in che maniera Bunn inserirà il personaggio in dinamiche ormai note.

Inoltre, segnaliamo che il personaggio di Elektra, la cui serie è scritta da Haden Blackman, si sposterà sulla serie Master of Kung Fu, di cui vi abbiamo già parlato in una recente news, all'interno del filone editoriale Battleworld.

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