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Redazione Comicus

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Dylan Dog 243

Dylan Dog 243 - L'assassino è tra noi (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 96 pagine in b/n, € 2,50) testi di Tiziano Sclavi, disegni di Angelo Stano

Piove a dirotto e in un vecchio motel arrivano vari clienti, tra cui Dylan Dog.
Nient'altro da dire e da sapere sulla trama tessuta da Tiziano Sclavi e assolutamente nulla da eccepire alla maestria con cui Angelo Stano dipinge i vari protagonisti e l'atmosfera opprimente e densa di angoscia. La pioggia sembra pece in cui tutti coloro che sono coinvolti annaspano come naufraghi persi nella spirale distruttiva della follia di qualcuno.

Un delirio sensoriale, la sensazione che sia tutto sbagliato e tutto quello che stiamo vedendo non sia altro che è una allucinazione. Gli omicidi, le mutilazioni, i personaggi, tutto già visto, tutto già sentito e letto, particolari ripresi e riadattati e a volte subito smascherati nelle loro palesi citazioni.
Qualcosa è diverso però. Qualcosa ti tiene lì, sulla vignetta e sul dialogo e continua a insistere nel cervello a dirti: “Non va bene... No, non va bene.”

Si arriva alla fine e ci si rende conto di tutto.
Si sorride (o si impreca), stupendosi davanti a una delle migliori storie di Dylan Dog.
O no?

 

 



Andrea Gadaldi

Ford Ravenstock

Ford Ravenstock – Specialista in suicidi (Panini Comics, brossurato, 48 pagine a colori, € 4,00) testi di Susanna Raule, disegni di Armando Rossi

Ford Ravenstock è il fumetto vincitore del Lucca Project Contest 2005, prima edizione del concorso istituito dalla prestigiosa kermesse e dedicato a esordienti o semi-esordienti, il cui premio è la pubblicazione da parte della Panini.

In questo volume facciamo la conoscenza dell’affascinante quanto singolare protagonista, un giovane e depresso aristocratico - quasi un incrocio tra Sherlock Holmes e Oscar Wilde - attratto dalla morte, che per lavoro procura "suicidi su commissione". Un lavoro pulito.

Difficile prevedere un esordio migliore. Ford Ravenstock è un fumetto divertente, caratterizzato da dialoghi brillanti e da battute memorabili, scritto con una bravura e un mestiere che non ci si aspetterebbe da un esordiente.
I disegni, debitori sia della ligne claire francese che di un certo stile indipendente americano, sono perfetti per rendere l’atmosfera giallo-noir della vicenda.
La trama, piuttosto elaborata e molto ben orchestrata, si rivela più che all’altezza dell’intrigante idea alla base del fumetto e lascia chiaramente intendere che le vicende di Ford e della sua antagonista, la detective Moore, sono solo all’inizio.

Ci auguriamo che la Panini voglia dare la possibilità a questi bravi autori di continuare con la loro opera.



Andrea Cassola

Freccia Verde Speciale 1

Freccia Verde Speciale 1 (Planeta DeAgostini, spillato, 72 pagine a colori, € 4,95) testi di Judd Winick, disegni di Phil Hester

Laddove la Play Press è stata costretta a chiudere una serie di TP, la Planeta tenta la strada del nuovo formato, per di più sottocosto per un albo da fumetteria: una storia in meno rispetto ai normali volumetti, tolta la brossura, si passa a 5 € circa.
Anche il contenuto non è male. A parte alcuni refusi (che ipotizziamo commessi in fase di lettering), concentrati soprattutto nell'ultimo capitolo, questa pare a oggi, dopo tante false partenze, la migliore proposta da parte dell'editore spagnolo.

La storia è collegata direttamente al ciclo precedente, raccolto nell'ultimo TP di Green Arr... ops, Freccia Verde, edito dalla Play. All'interno due faccende cruciali per Oliver Queen, a ridosso di Infinite Crisis, con la fuoriuscita dal cast di un personaggio importante e l'ingresso in scena di un nuovo avversario.
Storie supereroistiche urbane come nella tradizione di Freccia Verde, con quel pizzico di dramma umano in cui è specializzato Judd Winick. Non saremo ai livelli dei precedenti cicli di Winick o Meltzer ma siamo davanti a un buon serial. Peccato che presto la fuoriuscita del duo artistico Hester/Parks, sostituiti indegnamente, abbasserà la qualità della serie.

In chiusura dell'albo una scheda molto poco approfondita sul protagonista. Piuttosto sarebbe stato meglio spiegare cosa è successo nel ciclo di storie immediatamente precedente.



Marco Rizzo

Harry Moon 0

Harry Moon 0 (001 Edizioni, brossurato, 50 pagine a colori, € 7,90) testi di Federico Memola, disegni di Giacomo Pueroni, colori di Massimiliano Guadagni

Questo Harry Moon è, nel bene e nel male, il solito Federico Memola: una storia non originalissima, vagamente retrò, con un’ambientazione molto curata e vari spunti interessanti. Peccato che lo spazio sia davvero ridotto e, nonostante l’autore aggiri l’ostacolo con delle didascalie esplicative a inizio storia, 24 pagine bastano al massimo per presentare ambientazione e personaggio.

Tutto ben scritto e interessante, ma davvero troppo poco per dare un giudizio compiuto. Tuttavia la lettura è molto piacevole e lascia il desiderio di leggere altro, di approfondire quel mondo che sembra riservare tante sorprese e tante storie interessanti.

Due note, la prima sui disegni: se è vero che Giacomo Pueroni disegna facce tutte simili tra loro, c’è da dire però che ha un tratto molto accurato e sintetico. Il design di armi e astronavi, quantunque non originale, è ben fatto e i colori (opera di Massimiliano Guadagni) funzionali. La seconda nota è sull’edizione: la copertina in stile Urania dei bei tempi andati accentua il gusto retrò dell’albo, ma la parte del leone la fanno i redazionali, composti da due interviste in cui gli autori si interrogano a vicenda e vari articoli sullo spionaggio nei vari media, dal cinema alla letteratura.

L'albo, come dicevamo, è solo una presentazione e la serie è ancora in cerca di un editore. Il prodotto nel complesso merita l’acquisto, e speriamo che Memola e Pueroni riescano a piazzarlo al più presto.




Giulio Capriglione
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