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Redazione Comicus

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Tutti Lo Vogliono

Tutti Lo Vogliono (Kappa Edizioni, brossurato, 120 pagine in b/n, € 13,00) di Ralf König

Tutti Lo VoglionoI volumi di Ralf König sono ormai diventati un appuntamento fisso nelle librerie italiane: questo mese la Kappa Edizioni ci delizia con la raccolta in volume di Tutti Lo Vogliono, già serializzato anni fa su Linus.

Il prestante Axel tenta il suicidio dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza (o almeno finge di farlo). Finirà in un gruppo di terapia maschile e da lì arriverà ad incontrare l'omosessuale Norbert, con cui inizierà un viaggio in un mondo che gli è distante e al tempo stesso vicino.

König si conferma nuovamente, dopo Come Conigli, capace di parlare non solo di omosessualità, ma delle relazioni interpersonali in generale, con un linguaggio fresco e spontaneo, creando uno spaccato sulla società contemporanea, realistico e pungente, condito da un umorismo travolgente e caustico.

La vicenda tuttavia lascia con un sorriso amaro sulle labbra, invitando il lettore a riflettere sull'ipocrisia delle convenzioni sociali.
Il disegno un po' grezzo tradisce l'età dell'opera, senza risultare però fastidioso.




Gianluca Reina

Brave New World

Brave New World (Planeta DeAgostini, spillato, 72 pagine a colori, € 3,95) testi di Tony Bedard, A.J. Lieberman, Bruce Jones, Jimmy Palmiotti, Justin Gray, Steve Niles, Gail Simone e Judd Winick, disegni di Ariel Olivetti, Al Barrionuevo, Renato Guedes, Daniel Acuña, Justiniano, John Byrne e Howard Porter

Brave New WorldÈ ormai assodato che il supereroismo americano sia tornato alla politica dei crossover. Ad esempio, subito dopo Crisi Infinita, la DC ha iniziato a piantare i semi per nuove trame corali, di cui Brave New World contiene i primi germogli.

Dopo le due pagine introduttive di Tony Bedard e Ariel Olivetti, autori anche della parte conclusiva dell’albo, è la volta del "Martian Manhunter" di A.J. Lieberman e Al Barrionuevo, in cui si presenta l’ipotesi che J’onn J’onnz non sia realmente l’unico superstite della sua stirpe. Seguono l’azione e i dialoghi serrati di "Omac" (Bruce Jones e Renato Guedes), gli spunti politici di "Uncle Sam and the Freedom Fighters" (Jimmy Palmiotti, Justin Gray e Daniel Acuña), i toni orrorifici di "Creeper" (Steve Niles e Justiniano), le atmosfere classicheggianti di "The All New Atom" (Gail Simone e John Byrne) e la crisi dei poteri di "The Trials of Shazam!" (Judd Winick e Howard Porter).

Ne esce una panoramica sensibilmente eterogenea, un excursus tra il vecchio e il nuovo a opera di alcune delle penne che a modo loro stanno scrivendo la storia contemporanea dei comics. Autori capaci di innovare il sottobosco DC spaziando dai ritmi alla action movie alle cupe visioni del fumetto anni Novanta. Vecchi cliché che danno un senso di déjà-vu, ma che allo stesso tempo ostentano la propria immortalità.



Simone Celli

Lenore - Piccole Ossa

Lenore - Piccole Ossa (Elliot, brossurato, 126 pagine in b/n e colore, € 13,00) di Roman Dirge

Lenore - Piccole OssaCon questo volume fa il debutto in Italia Lenore, pestifera bambina non morta, eletta a icona del fumetto undeground in USA.

Attraverso storie brevi (a volte solo di una tavola, altre di una manciata di pagine) ci si immerge in questo mondo permeato da un umorismo macabro, dove la morte è un gioco e il terrore è la routine.

Non cercate particolare lavoro sull'intreccio in questo volume, l'autore si concentra piuttosto sul creare l'atmosfera grottesca e sul divertire con umorismo situazionale non-sense, riuscendo ottimamente nel suo intento.

Ma è soprattutto dal punto di vista grafico che Piccole Ossa risulta una piccola gemma: surreali panorami e inquietanti personaggi immersi nelle sfumature del grigio come se fossero immersi in una fitta nebbia senza colori, contribuiscono a creare suggestioni che hanno influenzato persino Carolin Thompson (una delle ideatrici di "Nightmare Before Christmas", che in effetti potrebbe essere un cugino alla lontana di Lenore).

Sarebbe stato tuttavia interessante trovare, oltre alle suggestione visive, anche più sostanza narrativa.


Gianluca Reina

Flash & Lanterna Verde - The Brave and the Bold

Flash & Lanterna Verde - The Brave and the Bold (Planeta DeAgostini, 144 pagine a colori, brossurato, € 11,95) testi di Mark Waid e Tom Peyer, disegni di Barry Kitson e Tom Grindeberg

Flash & Lanterna Verde - The Brave and the BoldLe operazioni di rinascita possono essere degli incredibili successi di critica e pubblico, oppure dei veri e propri buchi nell’acqua, storie che non aggiungono niente di nuovo a quanto già detto.
The Brave and the Bold si propone come una lettura forse dal sapore nostalgico per alcuni di noi, riecheggiando i fasti della Silver Age, epoca nella quale nacque questa mitica testata; per altri, specie per il pubblico più giovane, assume invece i contorni di un prodotto noioso se non addirittura inutile.

La presenza di Mark Waid e Barry Kitson (gli autori della nuova Legione dei Supereroi) sembrava essere una garanzia di qualità oltre a rappresentare un’ottima opportunità per conoscere meglio la relazione che lega i due membri della JLA. Niente di tutto ciò.
I sei episodi del volume non assumono un particolare peso all’interno della continuity e non brillano certo per le loro trovate: siamo ben lontani dai fasti del fortunato connubio Flash-Waid. I dialoghi sono piatti e a volte assolutamente banali.

La prima storia introduce alcuni degli aspetti tipici dell’amicizia tra Hal Jordan e Barry Allen, ma quelle successive non vanno oltre, presentando sempre lo stesso andamento e impedendo ai personaggi di assumere un qualsiasi rilievo o sviluppo.
A concludere il tutto, i soliti refusi e una qualità della stampa molto discutibile.

Ci piace? Provaci ancora, Mark.


Matteo Mezzanotte
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