Menu
Pasquale Gennarelli

Pasquale Gennarelli

URL del sito web:

Anteprima di Howard the Human #1

  • Pubblicato in News

Nel bizzarro mondo che il Dio di Battleworld, il Dottor Destino, ha creato può capitare di imbattersi in un dominio abitato da soli animali. E tra elefanti, scimmie, paperi e dolci gattine seguiamo le avventure di Howard the Human, investigatore privato ed unico umano vivente.

Questa la nuova serie che esordirà il prossimo 19 agosto legata a Secret Wars, evento Marvel che sta ri-scrivendo l'intero universo narrativo della Casa delle Idee. Skottie Young (testi) e Jim Mahfood (disegni) ci condurranno tra casi risolti, sparatorie e mostri antropomorfi pronti ad uccidere Howard.

Nella gallery in basso sono disponibili le prime tavole dell'albo, diffuse via CBR, e  le cover realizzate dallo stesso Mahfood e Aaron Conley. È solo un altro lunedì per il nostro Howard the Human.

In arrivo la birra ufficiale di The Walking Dead

  • Pubblicato in Nerd

Per tutti gli amanti di The Walking Dead e della birra ecco la notizia che stavate aspettando. Come riportato dal Beer Street Journal, la Terrapin Beer Company e The Walking Dead hanno unito le proprie forze per realizzare questa bevanda per i non-morti.

Si chiamerà The Walking Dead Blood Orange IPA, e, come si evince dal suo nome, sarà una rossa India Pale Ale, fatta con buccia di arance rosse disponibile dal prossimo autunno, sebbene una data precisa non sia stata ancora fornita. La Terrapin ha già fatto un cameo nella premiere della stagione 4 della serie prodotta dalla AMC.

L'anno scorso la Dock Street Brewing Co. di Philadelphia aveva mostrato una birra american Pale Stout ispirata alla celebre saga di Robert Kirkman, fatta con cervello di capra affumicato. Speriamo che questa della Terrapin sia senza cervello.

Terrapin-The-Walking-Dead-960x486

Spider-Gwen: Rodriguez smentisce il divieto di creare personaggi per colpa della Sony

  • Pubblicato in News

Durante il podcast Superior Spider-Talk è intervenuto il disegnatore e co-creatore della fortunata serie Spider-Gwen Robbi Rodriguez, svelando alcuni retroscena sulla gestione della stessa, in particolare il diktat che impedisce a Jason Latour e Rodriguez di creare nuovi personaggi.

"È come se ci fosse una grande regola[...] non possiamo creare nuovi personaggi in Spider-Gwen in quanto i diritti cinematografici non appartengono alla Marvel", queste le parole di Rodriguez. "Qualunque cosa creassimo nella serie la Sony potrebbe appropriarsi di queste idee per questi personaggi. Per questo abbiamo iniziato ad usare la tecnica che chiamiamo del 'campionamento'. Campioniamo un'idea l'applichiamo a un personaggio nuovo. Così, per esempio, abbiamo Luke Cage, che abbiamo intenzione di utilizzare, sarà Luke Cage solo nel nome, ma avremo qualcosa di nuovo per lui che lo renderà diverso, appunto nuovo".

I concetti espressi da Rodriguez sono molto forti tanto che l'articolo è stato rimosso dalla pagina del podcast. Il disegnatore è dovuto, quindi, intervenire, con una dichiarazione rilasciata a Newsarama, a rettificare le sue parole. "Il soggetto non mi era stato spiegato molto bene quando risposi quella volta, ma mi è molto più chiaro adesso e ho risposto ancora a quella domanda non troppo tempo fa. Avevo dimenticato di aver detto quelle cose sul podcast, così ho chiesto loro di cancellarlo per evitare confusioni nel futuro. Volevo farlo prima ed è colpa mia se è nato questo fraintendimento. Possiamo fare ciò che vogliamo con Gwen. Le mie erano solo supposizioni basate su quello che leggiamo su siti come il vostro. Anche noi leggiamo le cose che troviamo in rete...".

Rodriguez si riferisce, forse, ad alcune indiscrezioni apparse su alcuni siti internet secondo le quali personaggi quali X-Men o Fantastici Quattro venissero boicottate o addirittura cancellate in quanto i diritti cinematografici delle stesse non fossero di proprietà dei Marvel Studios. Le parole iniziali del disegnatore, inoltre, lascerebbero trapelare il concetto per cui, nonostante l'accordo per inserire Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe, la Sony goda ancora di un certo margine di indipendenza nella gestione dei diritti cinematografici dell'Arrampicamuri.

Verrebbe da aggiungere, in conclusione, nella serie regolare di Spider-Man lo scrittore Dan Slott introduce con regolarità nuovi personaggi, così come, guardando alle serie mutanti, non regge nemmeno l'ipotesi di un peso determinante nelle sorti di una serie del loro futuro al cinema.

(Via CBR)

Come i cinesi aggirano la censura per Death Note e i manga vietati

  • Pubblicato in News

Via avevamo già parlato in un precedente articolo di alcuni manga la cui vendita era stata vietata in diversi paesi del mondo. Tra questi avevamo segnalato la posizione di Death Note, manga scritto da Tsugumi Ōba e disegnato da Takeshi Obata, la cui diffusione è stata bloccata in Cina. La stessa sorte è toccata anche ad altri 37 manga finiti nella stretta maglia della censura del Governo Centrale di Pechino. 

Nonostante questo divieto, però, sui social media cinesi il topic dedicato all'opera di Ōba è uno dei più diffusi. Post contenenti l'hashtag #DeathNote sono stati letti oltre 100 milioni di volte su Weibo, così come sono centinaia di migliaia le conversazioni. Continuando a scorrere anche in altri social possiamo trovare sia commenti circa la versione cinematografica del manga ma anche come condividere immagini o aggirare la censura.

Lo scorso mese di aprile Pechino ha annunciato che ci sarebbe stato un giro di vite sui siti con materiale "violento" o "pornografico", e veniva richiesto a quelli che trasmettono programmi televisivi e film stranieri una licenza. Bisogna "proteggere il sano sviluppo dei giovani", sono state le parole dell'Ufficiale del Ministero della Cultura, Liu Qiang, all'agenzia ufficiale Xinhua.

Jonathan Clements, autore di Anime: A History, ha dichiarato alla BBC Trending radio di non essere sorpreso da questo provvedimento. "Le autorità cinesi sono solite mantenere un certo grado di permeabilità nei loro divieti. Non si vuole rendere al 100% irreperibile il materiale in questione, quanto rendere la reperibilità più difficile alle persone che ne sono realmente interessate. Un divieto come questo, dunque, vuole semplicemente limitare l'accesso casuale a quei contenuti".

Le autorità cinesi e i media giapponesi sono stati in conflitto per decenni. Ma Clements è convinto che grazie a manga ed anime il clima possa allentarsi. "Se parli con un gruppo di giovani cinesi ti renderai conto che nelle loro conversazioni trovi soventi richiami a spettacoli giapponesi. Non li guardano attraverso canali legali, sebbene ci sia un interesse generale su questo materiale, il che alimenta un certo rispetto sottotraccia per la cultura nipponica".

(Via BBC)

Sottoscrivi questo feed RSS