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Monsters University: recensione Blu-ray

Materie di base: il film

monsters-university-blurayPrimo prequel di casa Pixar, Monsters University racconta gli anni giovanili di Mike Wazowski e James P. Sullivan, impegnati a diventare spaventatori professionisti nella prestigiosa università dei mostri; non tutto andrà come previsto e i due si ritroveranno nella stessa confraternita di reietti, la Oozma Kappa, per raggiungere i loro obbiettivi e vincere le Spaventiadi, i giochi organizzati dall’università per decretare gli spaventatori migliori. È una storia che parla di fallimento, di aspirazioni mancate e di un’amicizia che rivedremo fortificata dal tempo in Monster & Co, il tutto avvolto in una confezione che pesca a piene mani dal filone dei college movie stile La rivincita dei nerds.
Il film soffre della sindrome da prequel (gratuiti i tanti rimandi all’originale e le tante piccole connessioni che si tentano di fare), non offrendo grandi sussulti sul destino dei protagonisti, che sappiamo già finire alla fabbrica di urli della prima pellicola, ma cerca di sovvertire le aspettative del pubblico il più possibile, risultando efficace in diversi punti, su tutti la costruzione del rapporto tra Mike e Sulley, e forzato in altri, specie nel secondo atto,  in cui il film diventa una specie di trama per videogiochi, in cui i mostri passano da un livello all’altro delle Spaventiadi.
Momenti visionari e guizzi creativi si riscontrano nella scena in biblioteca e nel personaggio del rettore Tritamarmo, ma sono punte di sapore in una marmellata abbastanza blanda per gli standard Pixar. È un film che si fa vedere, sopra la media generale se non altro, e il cui difetto maggiore è che tutti, dai realizzatori ai personaggi, si sforzano troppo per rendere spontanea e fluida una storia che invece presenta diverse rigidità.

Mostri di bellezza: l’immagine

Il film è proposto in full HD 1080p, nel formato cinematografico originale adattato ai 16:9. Se a livello di storia il college non viene dissacrato a sufficienza, gli artisti Pixar danno  il loro meglio sul versante visivo, decostruendo il tipico ambiente da campus e iniettando una dosa di mostruosità negli edifici e nel paesaggio: un tripudio di denti aguzzi sugli edifici, alberi a forma di artigli e occhi minacciosi sulle facciate dei palazzi. Ogni dettaglio è adattato al mondo dei mostri e il blu-ray permette di toccare con mano la cura maniacale per il design delle scenografie. Non altrettanto si può dire per il disegno dei mostri, che spicca più per la grande varietà di colori e forme della folla che per l’iconicità dei nuovi personaggi. Uniche eccezioni, il rettore Tritamarmo, inquietante e allo stesso tempo fascinosa scolopendre, e la gigantesca bibliotecaria della facoltà.

L’immagine di partenza è luminosa e vivida e la fotografia del film si avvantaggia dei passi avanti fatti con l’illuminazione globale, di cui avevamo parlato con Davide Pesare: l’illuminazione non è mai stata così realistica, dalla traslucenza della pelle (il cosiddetto fenomeno di subsurface scattering) alle fibre dei vestiti e la varietà di consistenze e tessuti su cui si impatta la luce è resa con perizia di dettagli. A questo si aggiunge un impeccabile riversamento dai master originali che restituisce un quadro brillante, nitido e sicuro, senza mai una sbavatura o un’incertezza; i neri sono compatti e profondi e l’immagine non perde di qualità nemmeno nelle sue aree più scure, come nel finale in cui i colori desaturati rendono la scena povera di dettagli.
Nel complesso, è difficile trovare difetti a questo comparto: la visione del film è una vera gioia per gli occhi, un tripudio di colori che rende il disco un ottimo banco di prova per televisori e lettori blu-ray.

Ruggiti convincenti: il suono

Monsters University tiene in grande considerazione il suono e il blu-ray permette di assaporare appieno il lavoro svolto sulla traccia sonora. Il disco presenta diversi settaggi che vanno dal Dolby Digital Plus 7.1 fino al Dolby Digital 2.0 e sebbene quella italiana sia una colonna di rispetto è nella versione 7.1 in lingua inglese che il film prende vita. Non solo per l’egregio lavoro svolto dagli attori (di nuovo, tocca tirare in ballo Tritamarmo, doppiata da una raffinata Helen Mirren) ma anche per la modulazione del suono nello spazio: il film gioca con l’orecchio dello spettatore ora con il silenzio, nella scena nella biblioteca, ora con l’orgia sonora delle varie missioni di spavento, in cui le musiche di Randy Newman si stagliano chiare e cristalline.
Partiture musicali, dialoghi e rumori di scena non si impastano mai tra di loro e ogni componente esce dalla casse nella sua purezza originaria. Il missaggio fa attenzione a differenziare gli spazi occupati da ogni elemento, le urla e gli incitamenti della folla escono dalle casse posteriori, gli effetti in movimenti sfrecciano da uno speaker all'altro con grande efficacia (si prenda a esempio la gara di tossicità) e i dialoghi sono principalmente incanalati frontalmente.

Crediti formativi: i contenuti speciali

In linea con le uscite Pixar, Monsters University propone un set di due dischi in cui sono stipati film e contenuti aggiuntivi. Del primo disco si segnala il corto L’ombrello blu, esercizio di fotorealismo con una musica orecchiabile ma una storia dimenticabile, e il commento audio da parte del regista Dan Scanlon, del supervisore alla storia Kelsey Mann e della produttrice Kori Rae. Il commento dei tre è molto informativo e sono soprattutto Scanlon e Mann a guidare lo spettatore nei meandri del film, dalla sua genesi fino agli ultimi ritocchi. I due sono glissano sulle storie che circondando il film (la prima versione sviluppata dalla Disney negli anni duemila, un vociferato rimpiazzo del primo regista Doug Sweetland) ma per il resto ripercorrono ogni momento della produzione, parlando dell’evoluzione della trama, delle scelte stilistiche e tecniche e intrattenendo con cipiglio, lasciando pochissimi momenti di vuoto. Un commento audio soddisfacente e informativo - e non è una cosa scontata visto che spesso il sentimento che prevale in questo genere di operazioni è la noia, sia di chi parla sia di chi ascolta - che fa luce sul processo produttivo degli studi.

A fare la parte del leone è però il secondo disco, zeppo di contenuti speciali, dalle scene eliminate agli approfondimenti tecnici e creativi, in una carrellata che include spot, trailer e gallerie di concept preliminari (e come da tradizione c'è una easter egg nel secondo disco dedicati ai titoli di testa del film facilmente raggiungibile per chi è avvezzo al genere). Se gli sguardi a musica e fotografia di Apprezzamenti musicali e Luce e colore sono i più canonici del gruppo, i segmenti più interessanti e in un senso anche sperimentali sono Vita da campus, in cui viene documentata la giornata lavorativa della troupe, e Mostri pelosi: una retrospettiva tecnica, che ripercorre lo sviluppo della simulazione di peli e pellicce in casa Pixar dagli anni novanta a oggi, che dimostrano un'attenzione anche ai fan più grandi. Valgono la pena invece La scuola della storia, focalizzato sulla scrittura del film, e le quattro scene eliminate, introdotte dal regista, di cui una, la lunga sequenza in cui Mike e Sulley vengono dirottati verso un corso teatrale, non avrebbe affatto stonato all'interno del film, mentre appare evitabile lo zuccheroso inserto Le spaventiadi, in cui i dipendenti dello studio si svagano in giochi a squadre per fortificare lo spirito di gruppo; poi non ci si stupisce che ci mettano quattro anni a completare un film. Da segnalare la mancanza di interviste al cast vocale, praticamente assente dal disco e unica vera pecca di un blu-ray altrimenti ineccepibile.
Nel complesso sono prodotti che hanno un taglio maturo e tecnico, poco digeribile da un infante, e segnalano una fruizione totale da parte del pubblico (il DVD di Monster & Co. era impostato in modo diametralmente opposto, tutto semplificato a favore del bambino; sono scelte equivalenti, ma di certo io preferisco la prima).

Alma Mater: conclusioni

Monsters University, pur essendo un film non privo di difetti, è presentato in un set di alta qualità, tra i migliori mai prodotti per un film Pixar, che può vantare video e audio impeccabili e un comparto di extra soddisfacenti. Un acquisto obbligato anche per il fan più casuale.

Film: 3
Video: 5
Audio: 5
Extra: 4

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