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L'animazione del 2013 in 4 punti

Con il 2012 agli sgoccioli, ci lasciamo alle spalle un anno non particolarmente brillante in termine d'animazione: la Pixar ha deluso in parte le aspettative del pubblico con il discreto Ribelle - The Brave, la DreamWorks ha riproposto l'ennesimo episodio del franchise di Madagascar da una parte, tentando dall'altra di uscire dagli schemi con lo sfortunato Le 5 leggende, confermandosi fucina di bravi artigiani impigliati nelle rigide regole del marketing. Con l'eccezione del colosso Disney, realizzatrice di uno dei film animati più belli del 2012, Ralph Spaccatutto, il grosso del prestigio è andato alle case minori: dal Paranorman della Laika ai Pirati! Briganti da strapazzo della Aardman, fino all'indipendente Frankenweenie (la Disney ha solo distribuito). È stata proprio l'animazione in stop motion a farla da padrona: ben tre i film usciti quest'anno, tutti con ottimi risultati artistici, in contrapposizioni alle deludenti prove di The Lorax e Hotel Transylvania.

Tuttavia l'orizzonte dei prossimi dodici mesi sembra percorrere lo stesso solco di mediocrità che ha contraddistinto la maggior parte della produzione animata del 2012.

1) Nuvoloso con possibilità di sequel: il numero di sequel è notevole, Piovono polpette 2, I Puffi 2 (ibrido, ma il grosso dell'attrazione la fanno i personaggi animati), Cattivissimo me 2. Una tendenza, quella della serialità, che ha colpito solo recentemente il settore dell'animazione, dapprima restia a speculare sui propri successi. Una stanchezza produttiva che si può far ricondurre anche all'alto costo di queste produzione. Inflazione a parte, una volta con 50 milioni di dollari venivano via Aladdin e La bella e la bestia e avanzava pure qualcosina per l'ammazza-caffè. Ralph Spaccatutto è costato, marketing a parte, 165 milioni di dollari. È chiaro che con spese del genere i produttori preferiscano puntare sul cavallo che già conoscono. Per lo stesso motivo la Disney farà uscire la riedizione in 3D del classico La sirenetta, in grado di fare leva su quell'effetto amacord che non sembra aver funzionato per le riconversioni di Alla ricerca di Nemo e Monster & Co.

2) La DreamWorks potrebbe essere la nuova Pixar. E poi invece no. Se tanti sono i sequel, altrettante sono le storie basate su materiali preesistenti. I prodotti più originali, strano a dirlo, provengono dalla tanto vituperata DreamWorks, che nel 2013 uscirà con ben tre pellicole, due delle quali completamente originali: The Croods, in cui una famiglia preistorica intraprende un viaggio alla ricerca di una nuova casa-caverna, diretto da Chris Sanders, reduce del successo di Dragon Trainer, e Turbo, il figlio illegittimo di Cars e Fast and Furious. La terza è invece tratta da un cartone pseudo-educativo di Jay Ward, Mr. Peabody & Sherman ed è diretta da Rob Minkoff, già artefice de Il re leone. La Pixar, al contrario, giocherà in casa, proponendo il prequel Monsters University

3) Dio, perchè? Nel 2013 vedranno la luce film che nessun reparto di marketing riuscirebbe a vendere appropriatamente: l'imbarazzante, almeno sulla carta, Planes, spin-off dell'universo del pixariano Cars, dapprima destinato direttamente all'home video, ma di recente promosso alle sale cinematografiche, e l'outsider Escape from Planet Earth della canadese Rainmaker Entertainment - la casa di produzione dei film in CGI di Barbie, che ricicla al contrario la trama del film Planet 51 e vede tra i doppiatori Jessica Alba, Brendan Fraser e Sarah Jessica Parker.

4) Soldatino, King e D'Artagnan. Nel marasma generale, tre sono i prodotti che potrebbero rivelarsi delle piacevoli sorprese: gli studi Blu Sky escono dalla loro zona di sicurezza - la saga dell'Era glaciale - e puntano tutto su Epic, sorta di Avatar in miniatura, che riunisce il team di Robots, il regista Chris Wedge, assente dalle scene da sette anni, e l'autore-designer William Joyce; Frozen, tratto da una fiaba di Hans Christian Andersen, diretto da Chris Buck, apprezzato animatore già dietro i riusciti Tarzan e Surf's Up - I re delle onde, e Jennifer Lee, sceneggiatrice di Ralph Spaccatutto.

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