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Raffaele Caporaso

Raffaele Caporaso

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Il settimo splendore

Per leggere l'intervista a Leonardo Favia e l'anteprima del volume, clicca qui.

Il passato, si sa, spesso nasconde scomodi segreti e fantasmi che sarebbe auspicabile non risvegliare: accade, a volte, che un figlio si trovi costretto a confrontarsi con verità sui propri genitori delle quali sarebbe stato meglio non venire mai a conoscenza.

Diciamocelo, nel corso dell’infanzia, o perlomeno nella maggior parte dei casi, vediamo i nostri genitori con occhi privi di oggettività: nostro padre è il nostro Superman personale, forte e coraggioso, senza macchia, mentre nostra madre rappresenta uno scudo indistruttibile dietro il quale trovare riparo dai nostri fallimenti, paure e ansie.
Arriva però un giorno nel quale i figli si emancipano dai loro genitori, e nella loro indipendenza arrivano alla consapevolezza che coloro che ci hanno dato la vita sono semplicemente uomini e donne, con i loro pregi, ma anche con i loro difetti.
A volte capita che questo processo, altrimenti fisiologico, risulti assai traumatico e destabilizzante: ciò avviene quando scopriamo che qualcosa che avevamo eretto a certezza assoluta crolla improvvisamente e irrimediabilmente, scatenando conseguenze spesso terribili da affrontare.

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Il settimo splendore, romanzo a fumetti scritto da Leonardo Favia e disegnato da Ennio Bufi, edito da Bao Publishing, narra la storia di un figlio, Modì, che parte alla volta di Parigi alla ricerca di verità nascoste sul passato di sua madre, nata in Francia e che proprio nella capitale aveva perso la vita in circostanze drammatiche.
Fra le strade e i vicoli di Parigi, Modì avrà modo di fare numerose conoscenze e di ricostruire, a poco a poco, la difficile esistenza della propria mamma, costellata di misteri e tragicità. Nel corso della sua ricerca, il Nostro avrà modo di fare nuove conoscenze, alcune delle quali determinanti per la sua vita, e di riscoprirsi come individuo, trovando uno scopo e una direzione, alla ricerca di una verità apparentemente irraggiungibile perché sepolta nel passato.

Il settimo splendore è un libro che riflette sull’importanza della memoria, custode sempiterna dei nostri trascorsi, ma talvolta fonte ingannevole, in quanto frutto di una percezione soggettiva,  quando si tratta dei ricordi della nostra infanzia, età nella quale, appunto, non si è ancora in grado di cogliere ogni sfumatura degli eventi vissuti.
Il passato di Modì è infatti quello di un bambino cresciuto in un contesto difficile, in una famiglia “spaccata” a causa della separazione dei propri genitori. A questo si aggiunge il peso di una madre afflitta da seri problemi psicologici, che ne hanno condizionato la vita fino alla sua prematura fine.

Ed è proprio l’attenta analisi psicologica dei protagonisti uno dei meriti maggiori dello sceneggiatore, il quale riesce, con delicatezza e attenzione, a parlare di un tema assai spinoso da raccontare: sia Modì che la mamma sono infatti personaggi che le persone “normali” non faticherebbero a definire "instabili".
Ma chi è veramente una persona instabile? Probabilmente questi sono semplicemente esseri umani nati con una sensibilità diversa, più profonda e intensa, che porta a somatizzare in maniera più accentuata le varie vicissitudini che la vita ci impone di affrontare: in un mondo frenetico e superficiale, quale è quello in cui viviamo, capita spesso che dentro questi soggetti qualcosa si rompa, a volte in maniera irrimediabile, trasformando la vita in un vortice di ansie e preoccupazioni, di frenesia e paura, dal quale diventa sempre più difficile uscire.

Il settimo splendore è una storia che parla di crescita individuale, di presa di coscienza e coraggio, quando è troppo tardi per continuare a temporeggiare: evolversi o soccombere, dunque, con la consapevolezza che ogni crescita impone un sacrificio.
Cosa siamo quindi disposti a sacrificare veramente per crescere e superare i nostri limiti e le nostre paure?

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Il lavoro di caratterizzazione dei personaggi, protagonista “in primis”, è encomiabile: Favia riesce a creare in Modì un character a tutto tondo, dotato di una complessità emotiva e psicologica straordinaria, ricco di sfaccettature che rendono il Nostro, in una parola, umano.

Come già detto, la storia si svolge a Parigi: la capitale francese è vera e propria protagonista, silenziosa ma onnipresente, del racconto.
La città che ci viene presentata non è però quella “da turista”, quanto piuttosto quella dei vicoli e dei Cafè, dei lampioni dalla luce gialla e della scalinate nascoste.
Parigi è quanto mai rappresentata in maniera sincera e romantica, in un vero e proprio tributo dell’autore a una città archetipo per ogni artista.

Se la città ci appare più bella che mai grande merito va dato all’artista che si è occupato della parte grafica del libro: Ennio Bufi riesce, con il suo tratto morbido e ricercato, a infondere vita ad ognuna delle 120 e passa pagine de Il settimo splendore.
Il lavoro compiuto sulla resa espressiva dei personaggi, oltre che sulle precisa resa delle scenografie, contribuisce in maniera rilevante a dotare l’opera di quella piacevole gravità emotiva che ogni lettore apprezzerà.

Non si può non sottolineare, in questo senso, il pregevole lavoro compiuto da Walter Baiamonte ai colori: con i suoi pastelli dalle tonalità cangianti il colorista riesce al meglio a esprimere il “mood” in continua evoluzione del racconto.

Il settimo splendore, dunque, parla di crescita e sacrificio, perdita e dolore, paura e coraggio: in sostanza, parla di vita.
Perché Modì potrebbe essere potenzialmente ciascuno di noi, dato che, nella vita, ogni essere umano si trova a dover compiere delle scelte che ne influenzeranno il destino, scelte a volte difficili, a volte doverose, e non necessariamente giuste.
Arriva per tutti il giorno nel quale dobbiamo decidere chi vogliamo essere, e, una volta presa una decisione, iniziare a correre verso il nostro futuro, senza mai fermarsi a guardare indietro, nella speranza che ciò che c'è ad aspettarci sia migliore di ciò che ci siamo lasciati indietro.

Batman: il ritorno di Robin

  • Pubblicato in News

ATTENZIONE: la seguente notizia potrebbe contenere SPOILER!

DC Comics ha diffuso le anticipazioni degli albi in uscita nel mese di gennaio 2015, e dalla copertina di Batman & Robin #38 apprendiamo del prossimo ritorno dello storico partner del Cavaliere Oscuro.

Sin dall’uscita di Batman Incorporated #8, nelle cui pagine avveniva la brutale morte di Damian Wayne, ultimo Robin nonché figlio biologico di Bruce Wayne, il ruolo era rimasto vacante.

Sulle pagine di Batman & Robin, Peter J. Tomasi e Patrick Gleason avevano mostrato le conseguenze del lutto e i disperati tentativi da parte di Bruce Wayne di riportare in vita suo figlio, cercando aiuto nei personaggi più impensabili, come, ad esempio, Ra’s al Ghul e Frankenstein, fino ad arrivare alla saga “Robin Rises”, che ha visto Batman portare il corpo di Damian fino ad Apokolips.

Ci ha pensato proprio Tomasi a svelare il mistero, diffondendo via Twitter la cover di Batman & Robin #38 che mostra l’identità del nuovo Pettirosso, che altri non è che lo stesso Damian Wayne tornato in vita, apparentemente con dei superpoteri, vista la resistenza ai proiettili mostrata nella copertina.

Questo sembra un twist narrativo interessante, dato che, per la prima volta, Batman avrà al suo fianco un Robin con superpoteri. Ne sapremo di più prossimamente.

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Gotham: video e immagini 5° episodio e novità

  • Pubblicato in Screen

FOX ha diffuso sinossi, promo, quattro clip e diverse immagini per il quinto episodio della prima stagione di Gotham, intitolato “Viper”, che andrà in onda lunedì 20 ottobre 2014.
Vi riportiamo tutto di seguito e nella gallery in basso.

“Gordon e Bullock sono alla ricerca della fonte di una nuova droga che provoca euforia e poi morte per le strade. Nel frattempo, Oswald Cobblepot si fa strada nella cerchia privata di Maroni e Fish Mooney continua a complottare contro Falcone”.

Diffusa inoltre la sinossi del settimo episodio, intitolato “Penguin’s Umbrella”, in onda lunedì 3 novembre 2014.
“Mentre la violenza fra Maroni e Falcone continua a crescere, il Pinguino rivela un nuovo elemento della sua strategia manipolativa, obbligando Gordon a fare i conti con le conseguenze della sua decisione di risparmiare la vita al Pinguino”.

Gotham vede protagonisti Ben McKenzie (Detective James Gordon), David Mazouz (Bruce Wayne), Sean Pertwee (Alfred Pennyworth), Zabryna Guevara (Capitano Essen), Camren Bicondova (Selina Kyle), Erin Richards (Barbara Kean), Robin Lord Taylor (Oswald Cobblepot/il Pinguino), Donal Logue (Detective Harvey Bullock), Jada Pinkett Smith (Fish Mooney), Drew Powell (Butch Gilzean), Cory Michael Smith (Edward Nygma/l'Enigmista), Victoria Cartagena (Detective Renee Montoya), Andrew Stewart-Jones (Detective Crispus Allen) e David Zayas (Salvatore Maroni).
La serie va in onda ogni lunedì sera su FOX e a in Italia su Mediaset Premium.

X-Men: Apocalypse: la Fox vuole Tom Hardy nei panni di En Sabah Nur

  • Pubblicato in Screen

TheWrap riporta che la 20th Century Fox vorrebbe l’attore Tom Hardy (Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno) nel ruolo del villain En Sabah Nur a.k.a. Apocalisse nel prossimo X-Men: Apocalypse di Bryan Singer.

Vi ricordiamo che Hardy è anche in corsa per un ruolo in Suicide Squad di David Ayer.

X-Men: Apocalypse si svolge dieci anni dopo X-Men: Giorni di un futuro passato. L'alterazione del tempo ha scatenato un nuovo e unico potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mystica (Jennifer Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman), Hank/Bestia (Nicholas Hoult), insieme a Remy LeBeau/Gambit (Channing Tatum) e ai giovani Ciclope, Tempesta e Jean e altri X-Men dovranno combattere il loro nemico più temibile: un antica forza implacabile determinata a provocare un'apocalisse in grado di sterminare l'umanità.

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