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Penstilence, recensione: apocalisse zombi nel Medioevo

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Pensata originariamente come storia per un videogioco da Eric Bromberg, a due anni dalla sua pubblicazione negli USA per l’agguerrita AfterShock, arriva anche in Italia Pestilence (miniserie di sei numeri che la Saldapress ha raccolto in un elegantissimo volume cartonato, impreziosito da una copertina con effetti in rilievo, che sta diventando una piacevole costante per la casa editrice emiliana e che rende ancora più suggestivo l’intenso dipinto di Tim Bradstreet in primo piano), una saga horror-fantasy sceneggiata da Frank Tieri (che ha aiutato Bromberg nella realizzazione della storia alla base della trama, con la collaborazione di Brandon Auman) e disegnata da Oleg Okunev.

Pestilence immagina un’Europa in pieno Medioevo, sconvolta da una terribile epidemia, che nei libri di storia viene ricordata come peste nera o morte nera, ma che, nel fumetto, diventa, in realtà, un’inarrestabile malattia che trasforma le persone in zombi. Roderick Helms e il suo gruppo di cavalieri, facenti parte dell’organizzazione segreta Fiat Lux, creata dalla Chiesa per gestire problemi non convenzionali, vengono richiamati urgentemente in Vaticano per ricevere istruzioni su come affrontare la minaccia. Ma la verità sull’origine del contagio potrebbe portare i vari protagonisti a mettere in discussione la loro lealtà verso i vertici ecclesiastici.

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Frank Tieri non è mai stato una superstar del fumetto USA. Di lui si ricordano un ciclo di storie di Wolverine dei primi anni Duemila e poco altro. Recentemente lo si è visto all’opera soprattutto su alcuni personaggi della DC (Batman, Harley Queen) e su qualche testata indipendente (Red Sonja, Jughead), ma mai al timone di serie o eventi particolarmente significativi. La trama che delinea per Pestilence non brilla certo di originalità: tolta l’idea che la peste nera che ha flagellato l’Europa sia stata in realtà il preludio a una possibile apocalisse zombie (intuizione probabilmente da attribuire più a Bromberg che a lui), che, però, appare chiaramente come un tentativo di cavalcare il successo di The Walking Dead, il resto è una strana amalgama di temi già sfruttati più volte da cinema e letteratura: un’organizzazione segreta incaricata di svolgere compiti scomodi che il papato non può gestire alla luce del sole, intrighi meschini incompatibili con la missione cristiana dei vari ordini ecclesiastici, donne che si fingono uomini per poter svolgere attività tipicamente maschili, misteri la cui spiegazione deve essere nascosta alla gente comune, senza dimenticare, ovviamente, il Graal e altri stereotipi associabili alla Chiesa ai tempi delle crociate.

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Vista l’ambientazione, però, qualche luogo comune era da mettere in conto. Il vero problema è come questi argomenti vengono proposti al lettore: i colpi di scena sono annunciati già dalle prime pagine e sorprendono molto di rado, i segreti dei vari personaggi sono anche fin troppo prevedibili, il motivo per cui la malattia che trasforma le persone in zombi sia stata mascherata come un’epidemia di peste è molto pretestuoso e, anche, un po’ illogico, e l’origine stessa della malattia viene descritta in maniera troppo affrettata e senza grosse spiegazioni. Pure i dialoghi non sono particolarmente raffinati, anzi, troppo spesso peccano di volgarità gratuita (capiamo l’intenzione dell’autore di voler alleggerire la drammaticità degli eventi, ma non basta far parlare i personaggi in maniera sboccata per renderli divertenti). A ogni modo, se Tieri voleva solo accontentare un pubblico in cerca di intrattenimento senza grosse pretese, attraverso una lettura veloce e scorrevole, alla fine raggiunge il suo obiettivo.

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Bisogna anche riconoscere, però, che un grosso contributo al ritmo della narrazione arriva dai bei disegni dell’ucraino Oleg Okunev (noto, finora, per i suoi lavori per la casa editrice russa Bubble, le cui serie sono proposte nel nostro paese dalla Italycomics), praticamente un clone di Humberto Ramos. Le somiglianze con il tratto cartoonesco dell’artista messicano sono particolarmente evidenti nei volti dei personaggi, ma non mancano similitudini anche nelle anatomie delle figure umane e nella costruzione delle tavole. Considerata la qualità del lavoro del suo modello di riferimento, comunque, utilizzare lo stile di Ramos è tutt’altro che un difetto, soprattutto se accompagnato da un’estrema cura dei dettagli, che raggiunge l’apice nelle tante vignette in cui i protagonisti devono vedersela con orde di zombi affamati. In questi passaggi il gore e lo splatter abbondano, e il disegnatore ucraino è bravo a non prendersi troppo sul serio, regalandoci anche alcune chicche come uno zombi femminile, dal cui grembo squarciato fuoriescono tre piccoli neonati, anch’essi colpiti dall’epidemia.

Negli USA la serie ha goduto di un buon successo commerciale, tanto che ne è già uscito un seguito, Pestilence: a story of Satan, sempre a opera di Tieri e Okunev, dove il gruppo guidato da Roderick Helms deve vedersela con il Signore degli Inferi in persona.

 

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Brindille 1 e 2, recensione: una fiaba moderna

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La fiaba, come il mito, ha radici profonde nella storia ancestrale dell’uomo. La fiaba racconta di personaggi immaginari che affrontano peripezie, si scontrano con drammi intra e inter personali, per conquistare, in qualche maniera, un pizzico di felicità.
Se non ci fossero orchi, fate e mostri, la fiaba sarebbe un racconto realistico. Ogni fiaba è dedicata all’uomo, scava nelle paure e, attraverso simboli e metafore, palesa criticità, inquietudini e dinamiche affettivo-relazioni.
Sembrerebbe difficile, se non impossibile, realizzare una “favola” moderna. Tanto è stato detto, riportato in immagine più o meno vivida. Declinazioni favolistiche e mitologiche, adattate con maggiore o minore fedeltà, sono onnipresenti nell’immaginario di qualunque fruitore multimediale.

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Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci, con il loro Brindille, si conquistano con forza un piccolo spazio nel panorama della favola contemporanea.
Edito in Italia dalla Saldapress, in due magnifici volumi di grande pregio, la storia di Brindille prende avvio, come in ogni favola, da un elemento perturbante.
La bionda ragazza – che riceverà, in seguito, il nome “Brindille” – scavalca delle alte mura, sfuggendo ad una tempesta di fuoco. Non sa chi è, non conosce il suo nome, e sulla sua testa brillano delle luci. Viene soccorsa da un piccolo villaggio di buffe creature ed inizierà a cercare qualche risposta sulla propria natura e la propria identità. Nel farlo incontra un lupo che sembra conoscere molto di quel mondo e del ruolo di Brindille negli eventi che stanno accorrendo.

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La sceneggiatura di Brrémaud non ha, ovviamente, solo intenti fantasy e avventurosi. Nonostante abbondi di peripezie, il racconto, è costruito per far addentrare il lettore non solo all’interno del mondo fantastico, ma per dare indizi riguardo la misteriosa figura protagonista. Tutto è in funzione della rivelazione finale,dal sapore agrodolce. E, ad un secondo sguardo dopo la prima lettura, tutti gli elementi assumono un valore simbolico differente. Proprio come una fiaba. E come una fiaba antica, la storia non è edulcorata, ma, con un sapore da romanzo di formazione, è cupa e dolorosa nel suo progredire.
L’affezione al personaggio di Brindille e del suo fedele amico e mentore Lupo, permette al lettore l’amara catarsi finale non priva di una nota di commozione.

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Il disegno di Bertolucci non può non magnificare la storia di Brrémaud. Figure morbide, dal tratto caricature e dalla sinteticamente prorompente espressività si muovono in spazi dalla grande ricchezza compositiva. La natura che circonda i protagonisti è un personaggio a se stante, vivo, espresso da sfumature di colore che vanno dal colorato pastello fino al nero più scuro. Difatti, le cromie scelte da Bertolucci rendono l’immagine viva e, complice una ricercata composizione delle tavole, suggeriscono le diversificate atmosfere emotive delle scene.

Il lavoro di Brrémaud e Bertolucci, dunque, ha il sapore della favola antica, raccontata con un rispettoso spirito moderno. Un ponte transgenerazionale e un’opera capace di conquistare lettori di tutte le età perché attinge alle più primordiali ed intime emozioni dell’uomo.

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Donny Cates e Daniel Warren Johnson ospiti a Lucca Comics & Games 2019

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Riceviamo e pubblichiamo:

"Donny Cates e Daniel Warren Johnson ospiti a Lucca Comics & Games 2019 in collaborazione con saldaPress

Lucca Comics & Games e saldaPress sono felici di annunciare al pubblico italiano che Donny Cates e Daniel Warren Johnson, due degli autori americani più apprezzati e influenti degli ultimi anni sbarcano per la prima volta in Europa e saranno ospiti della prossima edizione di Lucca Comics & Games, in programma dal 30 ottobre al 3 novembre 2019.

Grazie alla sua straripante creatività e all’eccezionale versatilità con cui si è mosso tra fumetto indipendente e mainstream, Donny Cates è stato capace di imporsi nel giro di pochissimo tempo come uno degli sceneggiatori più innovativi e interessanti dell’industria fumettistica statunitense, pubblicando per Image Comics, AfterShock Comics e Dark Horse fino ad arrivare a Marvel Comics, che gli ha affidato alcuni titoli e personaggi del Marvel Universe diventati rapidamente veri e propri cult.

SaldaPress ha pubblicato in Italia due delle sue serie più originali e spiazzanti: REDNECK, la saga che ha per protagonista una famiglia di vampiri texani in fuga dalla loro maledizione, (prodotta da Skybound, l’etichetta di Robert Kirkman all’interno di Image Comics) e BABYTEETH, la serie targata AfterShock Comics che racconta di una giovane ragazza alle prese con la nascita di un figlio che per alcuni è l’Anticristo e per altri il nuovo Salvatore.

E sempre per saldaPress e in anteprima per Lucca Comics & Games, uscirà anche GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA, un adrenalinico graphic novel prodotto da Image Comics e disegnato proprio dall’altro ospite di LC&G 2019, Daniel Warren Johnson.

Di Daniel Warren Johnson, autore statunitense il cui segno e story-telling mescolano in modo innovativo elementi del manga e della tradizione muscolare USA, saldaPress ha pubblicato lo scorso anno EXTREMITY, un originale mix tra ambientazioni degne dei migliori film dello Studio Ghibli e suggestioni mozzafiato in stile Mad Max. Un’avventura indimenticabile che parla della necessità di sopravvivere in un mondo spietato e dell’importanza di spezzare il circolo vizioso della vendetta. Una storia in due volumi prodotta da Skybound che Johnson firma come autore unico.

E proprio a Lucca, saldaPress presenterà quest’anno MURDER FALCON, il nuovo progetto di Johnson per Skybound. Un graphic novel folle e geniale in cui convergono chitarre elettriche heavy-metal, giganteschi mostri in stile kaiju, l’amicizia, l’amore e il valore della vita, elementi che tutti insieme compongono una favola moderna, potente ma dal cuore umano.

Le presentazioni di MURDER FALCON e di GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA (progetto che vede collaborare Cates e Johnson) rappresentano due occasioni imperdibili per i fan italiani e stranieri di incontrare due eccezionali artisti durante le signing session allo stand saldaPress, gli incontri organizzati da Lucca Comics & Games, gli showcase e gli altri appuntamenti che li vedranno protagonisti e che verranno annunciati nei prossimi mesi.

Due giovani autori destinati a lasciare un’impronta profonda nel mondo del fumetto che Lucca Comics & Games e saldaPress hanno il piacere di ospitare durante la nuova, grande edizione del festival di cultura pop tra i più importanti del mondo."

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The Walking Dead termina, a sorpresa, questa settimana

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Secondo quanto riportato da Bleeding Cool, The Walking Dead si concluderà a sorpresa con il 193 in uscita questa settimana. 

L'albo di 70 pagine, scritto da Robert Kirkman e disegnato da Charlie Adlard, sarà dunque il numero finale della serie
nonostante non sia stato presentato come tale. Non solo, erano stati annunciati - addirittura - gli albi successivi in uscita ad agosto e a settembre.

"Anch'io sono sconvolto, mi mancherà tanto quanto voi, se non di più, mi spezza il cuore dover concludere la serie e andare avanti, ma adoro troppo questo mondo per prolungare le cose fino a quando non sia all'altezza di ciò che voglio", recita una dichiarazione parziale di Kirkman. "Spero che capiate, spero che tu, caro lettore, sappia quanto apprezzo il regalo che mi hai dato. Ho avuto modo di raccontare la mia storia esattamente come volevo, per 193 numeri, e concludere alle mie condizioni, senza interferenze lungo tutto il percorso... in qualsiasi momento. È una cosa talmente rara, e non è possibile senza il sostegno che questa serie ha ricevuto da lettori come te. Grazie mille."

L'editor Image Eric Stephenson ha confermato la notizia, offrendo una dichiarazione in merito.

"Per un fumetto mensile progredire e cambiare nel modo in cui The Walking Dead ha fatto è raro, e ciò che è più impressionante è che lo ha fatto per l'intera run di 193 numeri senza riavvii o rilanci", ha dichiarato Stephenson a Bleeding Cool. "Robert Kirkman ha raccontato una storia e l'ha raccontata bene per oltre 15 anni, e mentre la maggior parte dei fumetti si basa sull'illusione del cambiamento, The Walking Dead si è svolto in tempo reale - i personaggi bambini sono diventati adulti, hanno perso gli arti, hanno perso gli occhi, hanno perso familiari e amici, sono morti."

Saldapress, editore italiano di The Walking Dead, ha appena inviato un comunicato in cui illustra i suoi piani sulla serie:

"Il numero 193 di The Walking Dead, in uscita questa settimana negli USA, è destinato a entrare nella storia del fumetto mondiale. Per una ragione semplice e inaspettata: si tratta dell’ultimo numero del capolavoro di Robert Kirkman. Un capolavoro iniziato più di 15 anni fa senza grandi aspettative e che invece, col trascorrere del tempo, ha ‘infettato’ tutti i media, fino a trasformarsi in un fenomeno cross-mediale di proporzioni gigantesche.

The Walking Dead finisce. E finirà a breve anche in Italia: saldaPressha appena annunciato che a dicembre verrà pubblicato il volume 32 – l’ultimo della serie – e il direttore editoriale Andrea G. Ciccarelli ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, per celebrare un momento importante, che segna la fine di una storia per dare inizio alla leggenda.

“Sebbene Skybound ci avesse dato la possibilità di leggere in anteprima il #193 di The Walking Dead” ha detto Andrea G. Ciccarelli,  “le parole ‘THE END’ alla fine dell’albo mi hanno lasciato comunque a bocca aperta. Come immagino stia succedendo a chi, in queste ore, legge l’albo negli USA. Il primo pensiero è stato che è un finale perfetto che arriva alla fine di una bella, bellissima storia, piena di personaggi indimenticabili. E che conclude un romanzo a fumetti durato 16 anni, un lunghissimo periodo di tempo in cui The Walking Dead è stato capace di cambiare in tanti modi la vita di tante persone in tutto il mondo. Ed è bello pensare che tutto ciò sia stato reso possibile da una storia. Quindi il sentimento principale che provo adesso è quello di gratitudine – come lettore e come editore – verso Robert Kirkman che, questa storia l’ha creata e l’ha scritta. E verso tutti coloro che, negli anni, ci hanno lavorato per portarla mensilmente ai lettori. Tra questi, in primis, ovviamente Charlie Adlard e Tony Moore che l’hanno disegnata, insieme a Cliff Rathburn Stefano Gaudiano e Dave Stewart che hanno aggiunto toni di grigio, inchiostri e colori. E, in generale, verso Skybound, uno dei nostri principali partner editoriali che dal 2010 non ha mai smesso di affidarci grandissime storie da pubblicare qui in Italia. E come dice anche il finale di The Walking Dead – tranquilli, nessuno spoiler – sono le storie il centro di tutto. E, in questo, Robert e la squadra Skybound restano imbattibili”.

Come anticipato, il volume 32 dell’edizione brossurata – la prima pubblicata in Italia dasaldaPressa partire dal 2005 – sarà l’ultimo. Questo significa che il Compendium 4, attesissimo dai lettori e in uscita nei primi mesi del 2020, sarà l’ultimo di quella edizione; e che il Libro 16 sarà l’ultimo  dell’edizione cartonata. Ma saldaPress ha annunciato ufficialmente anche il destino dell’edizione bimestrale, che si concluderà col numero 70, e il numero di volumi che comporranno la nuova edizione, che verrà lanciata a fine luglio: THE WALKING DEAD RACCOLTA conterà in tutto otto volumi, da più di 500 pagine ciascuno. Un’occasione perfetta per iniziare a leggere il capolavoro creato e scritto da Robert Kirkman, disegnato all’inizio daTony Mooree per oltre 15 anni da Charlie Adlard.

Un’occasione per tuffarsi in una saga straordinaria, proprio nel momento in cui entra nella leggenda, mettendo la parola fine al termine della sua ultima tavola".

The Walking Dead #193 è previsto per il 3 luglio.

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