Menu

Alejandro González Iñárritu si scaglia contro i cinecomic, "Sono un genocidio culturale"

Appena ieri vi abbiamo riportato un intervento di James Gunn che difendeva l'arte dei cinecomic e la passione necessaria alla loro realizzazione, contrassegnando a queto genere una dignità non seconda a nessun altra categoria di film, tantomeno a quelli più "impegnati". Ora invece è il regista Alejandro González Iñárritu, recentemente vincitore di 4 Oscar per il suo Birdman, film anch'esso a tema supereroistico in qualche modo, a scagliarsi in maniera violenta contro i cinecomic che ultimamente spopolano sempre più in quel di Hollywood, definendoli addirittura un "veleno" per la cinematografia moderna e un "genocidio cuturale" in un'intervista rilasciata a Deadline.

"Penso che non ci sia niente di sbagliato nell'essere fissati con i supereroi quando si ha 7 anni, ma penso che ci sia una malattia nel non crescere. La società e gli hedge fund hanno una forte presa su Hollywood e tutti vogliono fare soldi su tutto ciò che significhi cinema. Quando si spendono 100 milioni di dollari e se ne ottengono 800  o addirittura 1 miliardo di dollari, è molto difficile convincere la gente. Ditegli, mettiamo 20 milioni e ne otterremo 80. Ora, questo è un business incredibile, cazzo, ma dicono: '80 milioni di dollari? Voglio 800 milioni di dollari.' Fondamentalmente, lo spazio per esporre bei film è finito. Questi cinecomic stanno prendendo il posto di tutte le altre cose".

"A volte mi piace guardarli perché sono basilari e semplici e sono accompagnati benissimo dai popcorn. Il problema è che a volte pretendono di essere profondi, sulla base di un qualche mito greco. [...] Odio questo aspetto perché non appartiene minimamente a quei personaggi. Sono come veleno, è un genocidio culturale, perché il pubblico è così sovraesposto a trame e esplosioni che non hanno nulla a che vedere con l'essere uomo".

"Supereroi… già solo la parola mi dà fastidio. Ma che cazzo vuol dire? Il supereroe è un concetto falso e fuorviante. Inoltre il modo in cui associano la violenza a questi personaggi è definitivamente repubblicano. Se osservate la mentalità di tutti questi film, coinvolge sempre i ricchi, i potenti, coloro che vogliono fare del bene, che uccidono i cattivi. Da un punto di vista filosofico non mi piacciono per niente. E alla fine sono film che non dicono nulla".

Iñárritu attacca in modo spietato i cinecomic, pur avendo tratto enorme successo da un film che comunque senza il concetto di supereroe non sarebbe potuto esistere. E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con Gunn o con Iñárritu?

Torna in alto