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I Puffi 2 da oggi al cinema

PUFFI-2-itaGli appassionati degli omini blu da oggi troveranno al cinema I Puffi 2, pellicola live action basata sui personaggi creati da Peyo. Di seguito un articolo dedicato alla pellicola e, nella gallery, il trailer e alcune clip dal film.

Sinossi:

Nel sequel del film d’animazione e live action campione di incassi, I Puffi, il malvagio stregone Gargamella crea una coppia di dispettose creature simili ai puffi, i Monelli, con cui spera di catturare la loro magica “essenza blu”. Ma quando scopre che solo un vero puffo può dargli ciò che cerca e che solo un incantesimo segreto conosciuto da Puffetta può trasformare i Monelli in veri puffi, Gargamella rapisce Puffetta e la porta a Parigi, dove è conosciuto e ammirato da milioni di persone come lo stregone migliore del mondo. Toccherà a Grande Puffo, Tontolone, Brontolone e Vanitoso tornare nel nostro mondo, incontrare i loro amici Patrick e Grace Winslow e salvarla! E Puffetta, che si è sempre sentita diversa dagli altri puffi, instaurerà un legame speciale con i Monelli, Pestifera e Frullo, o si lascerà convincere dai Puffi che il loro amore per lei è Vero Blu? Tornano nel cast Neil Patrick Harris, Jayma Mays, Sofia Vegara, Hank Azaria nel ruolo di Gargamella mentre Katy Perry dà la voce a Puffetta nella versione originale. Brendan Gleeson si unisce al cast nei panni di Victor Winslow.

Diretto da:  Raja Gosnell
Sceneggiatura di:  J. David Stem & David N. Weiss and Jay Scherick & David Ronn
Storia di:  J. David Stem & David N. Weiss & Jay Scherick & David Ronn
Basato sui personaggi e sui lavori di: Peyo
Prodotto da: Jordan Kerner
Produttori Esecutivi:  Ezra Swerdlow, Ben Haber, Paul Neesan

Cast:
Neil Patrick Harris (Patrick Winslow)
Brendan Gleeson (Victor Doyle)
Jayma Mays (Grace Winslow)
Sofia Vergara (Odile)
Hank Azaria (Gargamel)

Puffi:
Katy Perry (Puffetta)
Jonathan Winters (Grande Puffo)
Christina Ricci (Vexy)
JB Smoove (Hackus)
George Lopez (Quattrocchi)
Anton Yelchin (Tontolone)
John Oliver (Vanitoso)

I Puffi 2

Dal 19 settembre tornano al cinema I Puffi, gli inimitabili personaggi animati tutti blu che dopo l’esordio cinematografico del 2011 tornano al cinema con I Puffi 2. Il film, in live action e CGI, assicura tanto divertimento ed azione e si lega ad un tema già presente nei Puffi prima del loro sbarco al cinema: l’origine di Puffetta. Puffetta infatti era stata creata da Gargamella per ingananre i Puffi e sarà accettata villaggio solo quando Grande Puffo le insegnerà a trovare la bontà che è in lei. Come dice il saggio capo dei Puffi ne I puffi 2, “No importa da dove vieni, è importante chi scegli di essere”. In questo secondo capitolo cinematografico, Gargamella rapisce Puffetta e la porta con sé a Parigi, con lo scopo di ottenere da lei la vera “essenza blu” che caratterizza i Puffi. Grande Puffo, Tontolone, Vanitoso e Brontolone partono alla volta della Ville Lumière per salvarla: con chi sceglierà di stare stavolta Puffetta?  

I Puffi sono nati nel lontano 1958 dalla fantasia di Peyo, il celebre fumettista nato a Bruxelles (suo padre era inglese, sua madre belga) nel 1928. Pierre Culliford (questo il suo vero nome) decise di coltivare la propria passione per i fumetti ad appena vent’anni; più tardi, nel 1947, iniziò a collaborare con il quotidiano La Derniere Heure, poi nel 1949 con il quotidiano Le Soir, mentre nel 1952 entrò a far parte della redazione della rivista Spirou, un settimanale a fumetti fondato nel 1938 e accolto da una clamorosa popolarità. Come pseudonimo Culliford scelse il nome Peyo, perché gli ricordava il nome Pierrot, come la famosa maschera del Cinquecento. È in questo periodo che Peyo diede vita alle sue prime creazioni di successo: Johan e Pirlouit, protagonisti di bizzarre avventure su uno scenario medievale.

Ma l’anno fondamentale per l’attività di Peyo è il 1958: il 23 ottobre di quell’anno, per la prima volta fanno la loro comparsa le piccole e vivaci creature blu oggi famosissime in tutto il mondo. All’inizio, i Puffi erano dei personaggi secondari all’interno dei fumetti con protagonista Johan, pubblicati in quel periodo con il titolo John & Solfamì (rispettivamente lo scudiero del re e il buffone di corte). La fortuna dei Puffi, tuttavia, fu talmente immediata che ben presto essi si guadagnarono una propria pubblicazione indipendente, grazie al sodalizio fra Peyo e il giornalista Yvan Delporte, a partire dal 25 luglio 1959; il primo racconto era intitolato I Puffi neri. Il nome originale dei Puffi, ovvero Schtroumpfs, nacque assolutamente per caso: un giorno, a pranzo, Peyo chiese ad un amico di passargli la saliera, ma per errore disse invece “Passe-moi le schtroumpf”, inventando così la parola schtroumpf, che diventò un tormentone nei discorsi fra Peyo e i suoi amici. Il termine venne tradotto poi in italiano come “puffo”, per l’assonanza con l’aggettivo “buffo”; in Italia i Puffi debuttarono nel 1963 sulla rivista Tipitì, ma con il nome Strunfi, mentre l’anno seguente comparvero sul Corriere dei Piccoli con il nome di Puffi.

Nel 1965, i Puffi approdarono per la prima volta anche al cinema con il film d’animazione Le avventure dei Puffi. Raccolse maggior successo, invece, il secondo lungometraggio sui Puffi, intitolato Il flauto a sei puffi, del 1976, tratto dall’omonima storia a fumetti ambientata nel Medioevo; il regista del film fu lo stesso Peyo, mentre la colonna sonora fu composta dal noto compositore Michel Legrand. Poco tempo dopo, i gadget e i giocattoli dei Puffi sbarcarono in America, dove ottennero vendite strepitose; il produttore della NBC, Fred Silverman, ebbe l’intuizione di sfruttare la loro popolarità, e così, dopo averne acquistato i diritti, commissionò una serie animata prodotta da Hanna-Barbera, che debuttò sugli schermi americani nel 1981 registrando ascolti altissimi (la serie proseguì fino al 1990 e diventò un cult pure nel resto del mondo, Italia compresa). Sull’onda del fenomenale successo televisivo, nel 1983 il film Il flauto a sei puffi approdò anche negli Stati Uniti. La serie animata dei Puffi era basata in realtà sui primi episodi televisivi in bianco e nero delle avventure delle creaturine blu: un ciclo di mini-film a cui Peyo aveva lavorato all’inizio degli Anni ’60 per la televisione francese.

Una delle caratteristiche peculiari dei Puffi è il loro inconfondibile linguaggio: i Puffi, infatti, sia nella versione originale sia in quella italiana, amano utilizzare il proprio nome e i suoi derivati con una pluralità di significati. In italiano, per esempio, una conversazione tra Puffi sarà contrassegnata dalla massiccia presenza di parole quali “puffare” e “puffoso”, utilizzate di volta in volta nei contesti più diversi, senza una chiara distinzione di significato. Questa modalità di espressione ha suscitato perfino l’interesse di Umberto Eco, grande studioso di semantica, che al linguaggio dei Puffi ha dedicato addirittura un saggio accademico.

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