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The Avengers - La recensione

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theavengers_250412Se le cinque precedenti pellicole erano piccoli pezzi di un puzzle più grande, The Avengers di Joss Whedon è l'espressione di un mosaico completo, che lo rende un perfetto blockbuster e forse il miglior film tratto da un fumetto. Insomma, per il genere dei comicbook movie siamo di fronte alla pellicola definitiva.

Le aspettative, altissime, sono state superate con intelligenza da un film che in 140 minuti per niente pesanti riesce a condensare al suo interno umorismo, ottime scene d'azione accompagnate da sequenze memorabili (la battaglia finale con l'esercito alieno ne è un fulgido esempio), in cui il regista non appare mai confuso ma anzi dimostra di sapere utilizzare sapientemente ogni personaggio, ogni sequenza, miscelando gli aspetti più seri con quelli umoristici, costruendo scene drammatiche e facendo qualcosa che a molti poteva sembrare fino a ieri impossibile: creare un gruppo.

Whedon infatti motiva ogni personaggio, riuscendo a tracciare la strada che porterà alla formazione dei Vendicatori inserendo quegli elementi che ogni fan ha potuto conoscere attraverso le pagine dei fumetti. Ecco così il classico scontro tra supereroi, i battibecchi tra caratteri differenti fino alla coesione finale, ma anche singole scene come quelle nella parte centrale che vedono protagonisti Loki e una Vedova Nera che neanche in Iron Man 2 era stata delineata così bene. Accanto a questo, Whedon costruisce un Capitan America stoico e tutto d'un pezzo, leader carismatico che nel mezzo della battaglia impartisce ordini, ma anche un uomo in cui è forte la percezione dell'essere fuori dal tempo, prigioniero di un epoca per lui differente. Il regista riesce così a caratterizzare Steve Rogers dopo pochi dialoghi e fornendo un veloce flashback collegato al film precedente che emoziona e mette i brividi.

Whedon sa utilizzare quindi i personaggi, ma sa anche ricrearli ex novo. È il caso di un Hulk mai così perfetto sullo schermo, sia nella sua versione umana, con un Mark Ruffalo che fin dalla prima comparsa dimostra di essere assolutamente la scelta migliore per il ruolo (riuscendo a non fare rimpiangere Edward Norton) che in quella del gigante verde, assolutamente imperdibile e irresistibile, soprattutto per alcune sequenze durante la battaglia con gli alieni.
Non sono da meno gli altri, con un ottimo Jeremy Renner che soprattutto nella seconda parte riesce a racchiudere al suo interno tutte le caratteristiche della sua controparte fumettistica, un Agente Coulson che (per più di un motivo) trasmette più che mai affetto nello spettatore, e un Chris Hemsworth ancora una volta perno e collegamento tra Asgard e la Terra, di cui vengono sottolineati fortemente i sentimenti verso il fratellastro.

Loki è in The Avengers, forse ancora più che in Thor, il villain definitivo. Machiavellico, ingannevole, diabolico più che mai, viene tratteggiato da Tom Hiddleston ormai con una eleganza e naturalezza che ne racchiude la forza di uno degli attori più talentuosi degli ultimi anni. A lui, Whedon regala alcune scene tra le migliori della pellicola, in cui è possibile quasi toccare con mano la minaccia che incombe, ma anche la sua invidia per il Dio del Tuono e la sua visione distorta del potere.

Il tutto in una pellicola veloce ma mai banale, che sa fermarsi a ragionare sulle singole scene, guidando l'insieme verso l'entusiasmante mezz'ora finale, una battaglia terribile e spaventosa ma mai caotica, come tutte le sequenze d'azione, coreografate in maniera perfetta.
 
Dal punto di vista tecnico, ottimi gli effetti speciali, buono ma non eccelso il 3D che si può intravedere maggiormente nelle sequenze finali, mentre la colonna sonora di Alan Silvestri si fa apprezzare, soprattutto quando riprende il tema del film di Capitan America nelle scene con la leggenda vivente, ma è lecito dire che ci si poteva aspettare qualcosa di musicalmente più epico per il gruppo.

The Avengers è tutto questo. La summa di decenni di storie, una pellicola che soddisfa, che sa intrattenere, soddisfare, e divertire.   

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