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Focus On: Supernatural

SUPERNATURAL
Network: THE CW
Produzione: Warner Bros.
Prima messa in onda USA: 13/09/2005
Prima messa in onda ITA: 04/01/2008
Stagioni: 7 (in corso)
Episodi: 22 a stagione (16 nella terza)

L'impatto che Buffy the vampire slayer ha avuto sulla serialità televisiva americana è indubbio: al di là di come la si pensi sulla serie, la commistione del teen drama con le tematiche horror, per quanto non originale di per sé, è stato nei fatti canonicizzato da Joss Whedon. E quando la serie ha terminato la propria corsa nel 2003, il genere ha avuto una ripresa generalizzata, tanto nel solco del lavoro di Whedon quanto seguendo strade più consuete. Ed è in quest'ultime che nasce Supernatural.

Il creatore del telefilm Erik Kripke proveniva dalla non certamente brillante prova cinematografica di Boogeyman (2005), film con cui la serie condivide lo spunto iniziale (la ricerca dell'omicida demoniaco della madre) e la focalizzazione sulle interazioni fra i personaggi più che la trama in sé. La struttura è piuttosto semplice, il classico “mostro della settimana” ricalcato sui vari cliché del genere impiantato sulla flebile trama principale (i due fratelli sulle tracce tanto del demone che gli uccise la madre quanto del padre anche lui cacciatore), con episodi sostanzialmente auto-conclusivi e senza evoluzioni degne di nota. Già dalla seconda annata viene data maggiore attenzione alla trama generale, seguendo il progetto di Kripke che prevedeva la conclusione della serie con la quinta stagione. Cosa che, visto il successo crescente del serial, non è accaduta, portando i fratelli Winchester ad affrontare minacce sempre più apocalittiche di stagione in stagione, affidandosi ad uno schema praticamente fisso in cui Sam e Dean si trovano sempre a nascondere qualcosa l'un l'altro con conseguente sfiducia reciproca, separazione e ricongiungimento. Anche le svolte più interessanti (Dean che finisce all'inferno, la guerra civile fra gli angeli) diventano cliché della serie, svuotandola di qualunque forza fino ad incartarsi nella sesta stagione, la prima senza il contributo diretto del suo creatore.

Giunti alla settima stagione, i personaggi sono ormai delle maschere così come le minacce affrontate rispondono a variazioni dell'ampiamente già visto, restando immobili nelle caratterizzazioni e congelati nei ruoli. Al momento non è dato sapere se questa sarà la conclusione della serie (probabilmente no), ma è certo come gli sceneggiatori non intendano spostarsi dalle strade già battute, appoggiandosi totalmente ad un meccanismo funzionale senza provare a percorrere strade nuove. Anche lo spirito auto-ironico mostrato in precedenza (con trovate come il reality show Ghostfacers e l'esistenza di una serie di romanzi basati sulle vite dei due fratelli scritti da un profeta) è andato quasi del tutto perso, restando affidato in buona parte alla simpatia di Jensen Ackles, vero cuore della serie. La realizzazione rimane comunque tecnicamente di ottimo livello, ed al momento questa stagione appare più compatta e coerente rispetto alla precedente, pur restando un anonimo intrattenimento che non lascerà alcun segno dopo di sé.

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