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I film del 2011: Captain America The First Avenger

Captain America, il vendicatore a stelle e strisce, si appresta a sbarcare nei cinema il 22 luglio 2011, in quello che si annuncia come uno degli adattamenti cinematografici più attesi per quanto riguarda gli eroi della Casa delle Idee, non solo per il fatto che ritrarrà quello che da molti viene ritenuto come il personaggio simbolo di un'intera nazione, ma anche perchè nuovo anello di congiunzione verso la pellicola evento del 2012, ovvero il film crossover The Avengers.

Ma come affrontare la sfida di portare sul grande schermo uno dei personaggi simbolo della Casa delle Idee, che negli anni ha visto avvicendarsi numerosi autori sulla propria testata, conoscendo nel periodo più recente una nuova giovinezza editoriale grazie al lavoro effettuato da Ed Brubaker? Per fare ciò i Marvel Studios e la Paramount hanno affidato il compito di costruire le linee guida della pellicola agli sceneggiatori Christopher Marcus e Stephen McFeely, i quali hanno messo in soffitta la bozza realizzata solo qualche anno prima da David Self (la quale prevedeva una pellicola divisa in due differenti fase storiche) e tracciando così la rotta verso un film di avventura vecchio stile ambientato totalmente nell'era buia della seconda guerra mondiale e del nazismo a cui serviva solamente un regista, scelta ricaduta alla fine su Joe Johnston.

Conosciuto perlopiù dagli appassionati per avere diretto l'adattamento cinematografico su Rocketeer, considerato da molti come uno tra i migliori film sui fumetti (nonostante la negativa accoglienza del box office), Johnston è stato l'autore di numerose pellicole di intrattenimento come Jumanji e Jurassic Park III e da subito ha fatto capire che la sua intenzione principale era quella di realizzare una pellicola sulle origini di Steve Rogers e del suo alter ego, mettendo al centro la trasformazione, sia fisica ma anche e soprattutto psicologica, affrontata da un ragazzino pregno di forza di volontà, pronto a combattere per il suo Paese ma scartato per il suo fisico: "Non sarà il Capitan America che vi aspettate. È qualcosa di differente. È influenzato dal comic book ma va in una direzione completamente diversa. È la storia sulle origini di Capitan America. È un film d'epoca, con riferimenti al presente, ai giorni nostri, ma è principalmente la storia di come Steve Rogers è diventato Capitan America. La grande cosa di Capitan America è che lui è un supereroe senza superpoteri. Questo è il perché di come questa storia, tra centinaia di altre storie di supereroi, mi ha attratto. Non può volare, non può attraversare muri, non può fare nessuna di queste cose. È un uomo qualunque a cui è stato dato il dono di trasformarsi in un superuomo. Questa cosa come lo influenza? Cosa significa per lui emotivamente e psicologicamente? Era un tizio che pesava [45 chili], era gracilino, e ora si è trasformato istantaneamente in un adone. Potrete pensare che ora ha tutto ciò che vuole. Bene, lui non ha ogni cosa. Le regole sono cambiate al punto che la sua vita è diventata più complicata e rischiosa. Per me, questa è la parte interessante della storia. Avrà alcune grandi sequenze d'azione e alcuni elementi che non abbiamo mai visto prima d'ora. Ma al cuore di tutto questo c'è la storia di un ragazzo che come unica cosa voleva adattarsi a tutto questo. Accade questa cosa e lui alla fine non si adatta. E deve provare ad essere un eroe essenzialmente per salvare un amico. Alla fine non voglio dire molto, ma lui si adatterà. Ma è l'avventura di farlo diventare così che è interessante. E anche divertente".

Ma la sfida non era ancora finita, visto che la scelta più importante doveva ancora venire, ossia quella dell'attore che avrebbe impersonato la leggenda vivente, un compito non facile che ha visto sfilare un elenco di nomi davvero lungo, da Ryan Philippe a Mike Vogel, da Garrett Hedlund a Wilson Bethel fino alla decisione di affidare il ruolo a un volto conosciuto dai fan per avere impersonato il ruolo di Johnny Storm nei due adattamenti dei Fantastici Quattro: Chris Evans.
Dopo una iniziale diffidenza, in molti hanno accolto questa scelta come perfetta, soprattutto per le prime immagini che hanno ritratto l'attore nei panni del Capitano, e che lo vedono al fianco di un cast costellato da grandi nomi, nei ruoli di amici e nemici della leggenda vivente. Accanto a Evans infatti vedremo la bella Hailey Atwell nei panni di Peggy Carter, mentre Sebastian Stan sarà la leggendaria spalla Bucky Barnes, Stanley Tucci, Tommy Lee Jones e Toby Jones nei ruoli rispettivamente del Dottor Erskine, del generale Chester Phillips e di Arnim Zola, e infine Hugo Weaving nella nemesi per antonomasia, il letale Teschio Rosso.  
Attore reso celebre dalla trilogia di Matrix, Weaving affronta il secondo ruolo fumettistico della sua carriera, dopo avere interpretato la parte di V nella trasposizione cinematografica di "V for Vendetta" e a differenza di quel film vedremo il volto dell'attore per buona parte del lungometraggio, per poi vederlo trasformato nel personaggio che tutti conosciamo anche grazie alle lunghe sedute di trucco prostetico a cui si è dovuto sottoporre durante la lavorazione. Nella pellicola, il Teschio Rosso cercherà di portare a termine i suoi folli piani di conquista attraverso l'organizzazione Hydra, cercando di mettere le mani su un antico artefatto che i fan dell'universo Marvel ben conoscono.

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