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337°: Sherlock Holmes, Iron Man, Jonah Hex, X-Men First Class

a cura di Valerio Coppola; testi di Valerio Coppola, Alfredo Goffredi e Marco Orlando
revisione testi e impaginazione di Annamaria Bajo;
supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

 
Con il volgere dell'anno nuovo, sostanziali novità riguarderanno la gestione di Movie Comics. Dopo quasi un anno e mezzo, infatti, mi appresto a lasciare le redini della nostra rubrica cinematografica, presa in carico nell'agosto del 2008. La persona nelle cui mani mi pregio di (ri)consegnare Movie Comics rappresenta la miglior garanzia per voi lettori di un livello qualitativo sempre all'altezza delle aspettative: si tratta infatti di Carlo Coratelli, creatore delle nostre rubriche su cinema e animazione (la cui conduzione rimane separata), al quale siamo felici di dare il bentornato. I miei personali auguri di buon lavoro a Carlo, dunque, che con la sua alta competenza non potrà che migliorare il livello qualitativo di Movie Comics.
Rubo ancora un po' di spazio per rivolgere un veloce ringraziamento per l'esperienza che mi avvio a concludere, per la fiducia accordatami, e per la collaborazione, ai redattori che hanno prestato anche occasionalmente il loro aiuto, ai supervisori, e in particolare ad Annamaria Bajo, senza la quale Movie Comics non potrebbe arrivare a voi.
Nella speranza di aver reso ai lettori un servizio soddisfacente, mi accomiato dunque con questa nuova puntata, l'ultima del 2009. Potrete leggere la prossima puntata, sotto la nuova gestione, alla conclusione del periodo delle feste, in gennaio. La rubrica tornerà inoltre a cadenza settimanale.
Buona lettura.

Valerio Coppola



Marvel Studios: cambi al vertice e strategie future

Settimane interessanti le ultime due per i Marvel Studios, soprattutto a guardare ai piani alti. Innanzitutto, va segnalata l'uscita di scena di David Maisel, nella compagnia dal 2004 e figura fondamentale nell'ascesa della Marvel sulla scena hollywoodiana: oltre a svolgere importanti ruoli di coordinamento, a Maisel va riconosciuto il merito di aver reperito i primi, importanti fondi che hanno permesso allo studio di avviare le sue produzioni in proprio e dunque di potersi svincolare dalla relazione di dipendenza con i grandi marchi cinematografici, così da poter acquisire una propria autonomia. Maisel (che conserverà il ruolo di produttore esecutivo nei prossimi "Iron Man 2", "Thor" e "The First Avenger: Captain America") abbandonerà dunque la carica di capo dei Marvel Studios, e questo avverrà in concomitanza con l'effettivo passaggio di Marvel Entertainment sotto la proprietà Disney. Così, a coordinare le attività degli studios della Casa delle Idee sarà chiamato Kevin Feige, già da anni alla testa del comparto creativo della compagnia in qualità di presidente della produzione, e che fondamentalmente aggiungerà poche competenze a quelle attuali, limitandosi a riferire direttamente al presidente di Walt Disney Company Rich Ross, e facendo dunque da cinghia di trasmissione con la casa madre. Ricordiamo inoltre che già nei mesi scorsi Feige era stato affiancato da Louis D'Esposito, che in qualità di copresidente dei Marvel Studios ricopre funzioni più di tipo tecnico e finanziario. A guardare nel complesso tutti i movimenti di questa riorganizzazione dei quadri dirigenti, l'impressione generale è quella di una razionalizzazione dei piani alti della compagnia: con i Marvel Studios alle dirette dipendenze di Disney, una figura come quella di presidente ricoperta da Maisel, quando già Feige e D'Esposito si occupano di tutte le questioni operative, risulterebbe di fatto ridondante, in considerazione del fatto che la sua funzione direttiva sarebbe comunque limitata da quella esercitata dalla direzione Disney. L'addio di Maisel si potrebbe dunque spiegare semplicemente come l'eliminazione di uno scalino superfluo nella catena di comando. Se questa novità produrrà effetti importanti, e quali questi potrebbero eventualmente essere, resta tutto da vedere.
Del futuro cinematografico (ma non solo) della Marvel ha invece parlato l'amministratore delegato della Disney Bob Iger, vero cervello dietro la recente acquisizione della Casa delle Idee. Iger ha fatto capire di avere piani ambiziosi per il marchio della Marvel, e di voler impegnare attivamente le energie Disney per fornire alla sua sottodivisione il giusto impulso, in modo da "puntare sul nome Marvel un riflettore molto più brillante di quanto oggi non sia". Secondo Iger, infatti, sebbene il marchio della Casa delle Idee sia già molto conosciuto, sarebbero ancora in attesa di essere sfruttati grandi e ulteriori potenziali di crescita, che in riferimento alla situazione cinematografica sarebbero stati molto attutiti, negli anni scorsi, dalla dipendenza della Marvel dalle altre major hollywoodiane: una situazione che non avrebbe permesso al marchio Marvel di presentarsi sul mercato con un disegno complessivo. Nonostante ciò, tuttavia, Iger ha affermato che Disney non vede come un problema il fatto che i diritti cinematografici del pezzo da novanta della Marvel, ossia Spider-Man, siano al momento accasati alla Sony/Columbia Pictures. Questo in considerazione di due motivi: in primo luogo, poiché la Marvel dispone di una larghissima schiera di personaggi oltre Spider-Man da poter proporre al pubblico; in secondo luogo, perché proprio questi personaggi, seppur meno conosciuti, se ben trattati possono conoscere importanti fortune anche commerciali. In questo senso, Iger cita il lavoro fatto con Iron Man, diventato un personaggio di prima grandezza anche e soprattutto grazie al lavoro svolto dal regista Jon Favreau e dai suoi collaboratori. Ma il capo della Disney si spinge anche oltre, suggerendo la possibilità di sviluppare personaggi anche di secondo piano, magari introducendoli prima al grande pubblico attraverso operazioni meno costose di una produzione cinematografica (come ad esempio serie televisive), appoggiandosi ai mezzi e alle infrastrutture di cui Disney già dispone. E, in tal senso, Iger dichiara che se si impostano correttamente le dovute operazioni, non sono affatto da escludersi "possibili sorprese" in merito a franchise su personaggi meno conosciuti.

Sherlock Holmes

Nel corso della settimana entrante, e specificatamente il 25 Dicembre, uscirà nelle sale cinematografiche italiane (come in quelle americane) lo "Sherlock Holmes" diretto da Guy Ritchie e tratto dalla serie a fumetti firmata da Lionel Wigram. Protagonista della pellicola, nei panni del famoso detective, sarà l'attore Robert Downey Jr., nel pieno di una seconda primavera professionale. Nei giorni scorsi, dunque, l'attore non ha mancato di spendersi per la promozione del film, sul quale per altro la Warner Bros. non ha mai nascosto di puntare molto, in vista di un possibile franchise da sviluppare nel lungo periodo attraverso la produzione di svariati sequel, se il pubblico dovesse premiare questo primo episodio. E proprio su questa volontà di rendere quello di "Sherlock Holmes" un franchise presente a lungo nei prossimi anni, lo stesso Downey ha espresso alcune sue valutazioni, ricordando come nonostante la fame del personaggio da tempo Hollywood non producesse nulla di significativo su di lui, e come proprio queste condizioni possano rivelarsi favorevoli per una sua fortuna futura. Sarebbe stata proprio la volontà di sfruttare appieno il personaggio, infatti, ad avvicinare Downey al produttore Joel Silver (che per inciso è affiancato dalla moglie dell'attore, Susan Downey) e a farlo interessare al progetto. Un altro elemento fondamentale per dare il via alle danze, nella visione dell'attore, sarebbe stato la figura del Dottor Watson, ovvero la "spalla" di Sherlock Holmes, e l'attore che avrebbe dovuto interpretarlo (la parte è infine andata a Jude Law): "Quello, per me, era davvero il punto. La cosa che ho capito è stata che Holmes e Watson sono stati il primo duo d'azione: sfido chiunque a trovare un precedente. Così ho pensato: 'Wow, questa è davvero una cosa da fare in due'. E se anche la sceneggiatura [sviluppava] la relazione [tra i due], ne sono sicuro, inizialmente era costruita in modo da reintrodurre una [nuova] generazione a Sherlock Holmes. […] Ma […] siccome è stato il mio primo istinto, ho detto: 'Beh, questo film deve essere su due persone'". A detta di Downey, l'importanza di Watson risiede anche nel fatto che nei romanzi (come anche si è tentato di fare nel film), la figura di Holmes è vista e descritta attraverso gli occhi del suo compagno, che in un certo senso rappresenta anche la controparte del loro creatore, Arthur Conan Doyle (il cui materiale ha ovviamente affiancato il fumetto di Wigram come fonte originaria). Proprio per questi motivi, dunque, la scelta dell'interprete di Watson era un passaggio piuttosto delicato, e la soluzione finale individuata in Jude Law è dovuta a una capacità dell'attore di sapersi rapportare con il personaggio, il materiale originale e, non ultimo, lo stesso Downey.
Infine, Downey ha brevemente parlato della figura di Moriarty, la classica nemesi di Sherlock Holmes, che però in questo film non comparirà se non dietro le quinte (il villain principale sarà invece Lord Blackwood, interpretato da Mark Strong). L'attore ha dunque spiegato che la scelta di non mettere subito in scena il "cattivo" più importante si spiega con la volontà di non togliere da subito tutti gli sfizi al pubblico, e ha a che fare proprio con l'intenzione di dare uno sviluppo futuro al franchise, introducendo Moriarty in seguito. A tal proposito, Downey ha commentato anche il rumor circolato nei mesi scorsi secondo cui interessato alla parte sarebbe stato Brad Pitt: effettivamente, stando alle parole dell'attore, qualche chiacchierata sull'argomento c'è stata, e Pitt non avrebbe escluso un suo ipotetico interesse, anche se va sottolineato che al momento non è stato deciso proprio nulla, e che si tratta di semplici scambi di opinioni tra colleghi. Ad ogni modo, torna a sottolineare Downey, molto dipenderà proprio dall'andamento del film in uscirà il prossimo venerdì.

Iron Man 2

Giorni ricchi di novità per "Iron Man 2" e in particolare per la sua campagna promozionale: sono infatti stati diffusi, nei giorni scorsi, un nuovo poster avente per protagonista il villain Whiplash (Mickey Rourke), e soprattutto il primo, attesissimo trailer del film, nel quale è possibile vedere in azione soprattutto Iron Man e Whiplash, ma anche la Vedova Nera, War Machine e Nick Fury (questi tre in comparsate molto veloci, a indicare la volontà della Marvel di non disperdere da subito l'alto livello di attesa per questi personaggi). Apparse in rete anche altre due immagini, che riportano altrettanti articoli fittizi riguardanti Tony Stark, in quello che è ormai chiaramente l'avvio di una campagna virale per promuovere la pellicola, sul modello di quanto già tentato (con successo) nel caso di "The Dark Knight" lo scorso anno. Diffusa inoltre una nuova istantanea tratta dalla pellicola, e avente per protagonista Tony Stark al lavoro nel suo laboratorio.
 
 
E intanto, è stato il supervisore capo di Marvel Comics, Joe Quesada, a rivelare su Twitter di aver potuto visionare la pellicola per intero (in una versione non ancora definitiva, con tutta probabilità soprattutto sotto il profilo degli effetti visivi e della colonna sonora): nel veloce commento rilasciato sul sito di microblogging, Quesada non si è però dilungato più di tanto, limitandosi a esprimere i suoi decisi complimenti al lavoro svolto dal regista Jon Favreau.
A parlare più nello specifico della pellicola è stato invece il suo attore principale, Robert Downey Jr., che appunto torna nella parte di Tony Stark/Iron Man. Downey, che com'è noto è stato coinvolto attivamente già nelle fasi preliminari di stesura e sviluppo del sequel, ha dunque spiegato il modus operandi seguito nel lavoro: "Il mio approccio ─ con Jon [Favreau] d'accordo, e la Marvel [produttore della pellicola, ndr] a supportarci ─ era che una volta che hai raccontato piuttosto bene una storia sulle origini, è allora che le cose di solito iniziano a diventare fiacche, e una o due o tre cose iniziano a ripetersi di continuo. Quindi abbiamo reso le sfide di Tony Stark molto al di fuori della normale sfera delle [sue] attività. Nella stessa misura di qualunque altra cosa, per lui si tratta più che altro di un secondo lavoro, la seconda volta. E la cosa grandiosa, inoltre, è che l'universo Marvel è pazzesco: è davvero sconfinato. Questo è il grande bilanciamento da operare. Sarebbe molto facile sconfinare in contesti intergalattici, [ma] nulla sarebbe più ancorato alla realtà". La preoccupazione maggiore, insomma, sarebbe stata quella di fornire al protagonista situazioni avvincenti e nuove, stando però attenti a non esagerare e a non perdere mai di vista l'agganciamento all'atmosfera di realismo che già caratterizzò il primo film. Downey si è inoltre detto entusiasta del rapporto instaurato tanto con la Marvel quanto con il regista Jon Favreau, che gli avrebbero permesso proprio di sentirsi partecipe al massimo di questo progetto, facendogli apportare e sviluppare punti di vista come quelli appena descritti.
Di questo coinvolgimento degli attori nella produzione del film, per altro, ha parlato di recente anche l'attore Jeff Bridges, interprete nel primo film di Obadiah Stane/Iron Monger. Bridges ha infatti ricordato come di fatto non esistesse una sceneggiatura definita per molte scene, e di come invece gli attori si trovassero di fatto a seguire un canovaccio di massima da dettagliare attraverso l'improvvisazione. Questo, secondo l'attore, è un metodo che è facile trovare in produzioni di ridottissime proporzioni, mentre in superproduzioni come fu "Iron Man" è difficile che gli investitori e i produttori lascino aperte tante incognite: in questo modo, dunque, anche l'atmosfera sul set divenne qualcosa di surreale, con la consapevolezza di un grande budget e la libertà creativa di piccole produzioni.
Tornando al sequel, intanto, anche sul fronte del merchandising continuano le novità. In primo luogo, Marvel e SEGA hanno rilasciato un nuovo trailer del videogioco ispirato ad "Iron Man 2", in uscita per tutte le piattaforme nel mese di aprile. Per chi invece fosse interessato a qualcosa di più materiale, la Hasbro (che ha un contratto di lungo corso con la Marvel) ha presentato nei giorni scorsi una serie di prodotti la cui uscita è legata ad "Iron Man 2". Oltre a una maschera da Iron Man e a un guanto-giocattolo dell'armatura del Vendicatore, verranno messe sul mercato tre serie di action figure: la prima, dedicata ai personaggi del fumetto, presenta figure come la classica armatura di Iron Man e la Dinamo Cremisi; la seconda è invece incentrata sui personaggi apparsi nei due film, e si compone delle varie versioni dell'armatura di Iron Man, di quella di Iron Monger e di quella di War Machine; infine, la terza serie di action figure è ispirata ad alcuni concept di ulteriori armature, come quella per le operazioni sottomarine.
 



 
Jonah Hex: nuove riprese

Stando alle ultime notizie, a meno di sei mesi dalla sua uscita nelle sale statunitensi verranno realizzate alcune riprese aggiuntive per "Jonah Hex", prossimo titolo DC a sbarcare al cinema, diretto da Jimmy Hayward e interpretato da Josh Brolin, John Malkovich, Megan Fox, Will Arnett e Michael Fassbender. A quanto è possibile desumere, le nuove scene (che saranno realizzare nella seconda metà di Gennaio) dovrebbero riguardare un flashback. A tale conclusione è facile giungere in base al casting call emesso nei giorni scorsi e riguardante appunto le nuove riprese: "Cassie - moglie di Jonah Hex (Josh Brolin). Nativa americana. Attraente, giovane, sexy"; "Travis - 9 anni (per interpretarne uno più giovane)… Deve essere un incrocio tra Josh Brolin e la nativa americana Cassie"; "Jeb Turnbull - figlio di Quentin Turnbull (John Malkovich). 30-35 anni. Secco, con accento del sud. […]"; "Presidente Andrew Johnson - Tra i 50 e i 60. Somigliante, se possibile"; "Consigliere - per il Presidente Johnson. Più giovane, una versione anni 1870 di un personaggio 'sinistrorso'"; "Defunto - tra i 20 avanzati e i 30 anni. Aspetto spaventoso […]". Pare dunque che si tratti di un fuori programma che approfondirà il passato di Hex.
E intanto, Josh Brolin è stato ospite a The Tonight Show with Conan O'Brien, dove ha parlato anche di "Jonah Hex". In particolare, Brolin ha raccontato qualche retroscena riguardante la scelta di John Malkovich come interprete del villain, rivelando che la prima scelta dello studio non sarebbe caduta esattamente su di lui, e che il suo sponsor principale sarebbe stato invece Brolin stesso, che evidentemente è poi riuscito a convincere lo studio: "Questo è [un] ruolo rabbioso che pensavo che John avrebbe potuto mettere a segno. Lo studio aveva tirato in ballo un Gary Oldman, o qualcosa del genere. Io ho detto che la faccenda con Gary Oldman o con altri attori affini è che quando si arrabbiano… di solito sono piuttosto diretti nella loro rabbia, puoi sentire la furia che arriva, e a quel punto ti guardano […]. Con John, puoi sentire la rabbia che inizia ad affacciarsi, e a quel punto John potrebbe guardare qualcosa, come se ad esempio lì ci fosse un barboncino. E John potrebbe tirar su il barboncino e iniziare ad accarezzarlo. Non ti guarderebbe, e potrebbe iniziare a recitare un poema di [Wystan Hugh] Auden o qualcosa del genere. E per me questo è di gran lunga più spaventoso di qualcuno che ti strilla in faccia".
Infine, l'attore ha raccontato anche di alcune difficoltà nell'amoreggiare con Megan Fox (sua compagna sul set di questo film), a causa delle protesi facciali che doveva indossare per il ruolo di Hex, le quali rendevano alquanto complicate varie manovre di lingua.

Red

È ancora Warren Ellis a parlare dell'adattamento di Red. Lo scrittore ha confermato che rispetto al fumetto da lui realizzato insieme al disegnatore Cully Hamner, il film introdurrà sostanziali cambiamenti, a partire dal cast principale, che verrà sensibilmente ampliato. La maggior parte dei cambiamenti (cast compreso), argomenta Ellis, sarà dovuta alla necessità di aggiungere un po' di polpa alla storia, che se mantenuta come nell'originale, non sarebbe riuscita a riempire la durata auspicabile per un film: "È meglio considerare Red come una storia breve che viene adattata in un film". Infine, Ellis conferma che anche il tono generale della storia e molti suoi aspetti subiranno importanti cambiamenti, pur puntualizzando che a suo giudizio il prodotto finale risulterà comunque buono: "Il film non è brutale come il fumetto. Il fumetto è piuttosto brutale. Ma è anche piuttosto breve. Quando io vendo i diritti di una serie, loro comprano [anche] il diritto di adattarla in qualunque modo credano possa andare. Io posso accettare che loro volessero un film più leggero, e, come ho già detto, la sceneggiatura è molto godibile e ben congegnato. Non lo hanno adattato male, per intenderci. La gente a cui è piaciuto il graphic novel dovrà accettare che è un adattamento, e questo per definizione significa che sarà una bestia diversa dal fumetto. Il film ha lo stesso DNA. Conserca pezzi che sono molto chiaramente presi dal fumetto, così come, naturalmente, la trama generale. Ma sì, è più leggero, e più divertente".
È stata inoltre comunicata la data di uscita del film per il mercato statunitense: il 22 Ottobre 2010.

Green Lantern

Una polemica che non sembra trovar pace è quella sollevata da alcuni per il fatto che Ryan Reynolds si prepari a prestare il proprio volto, nei prossimi anni, sia a Hal Jordan/Lanterna Verde, sia a Wade Wilson/Deadpool. Ancora una volta, quindi, l'attore si è visto costretto a tornare sull'argomento, cercando di spiegare perché a suo modo di vedere tutta la faccenda non sia altro che un falso problema: "C'è una differenza davvero grande tra i [due] personaggi, e penso che la gente dimentichi che io sono un attore. Questi sono ruoli che incidentalmente finiscono entrambi sotto l'ombrello dell'universo fumettistico", ha continuato l'attore, facendo quindi presente che il fatto che entrambi i personaggi provengano dai fumetti non li rende meno diversi rispetto a due ruoli in generale, come per un attore avviene tutti i giorni. Reynolds ha inoltre preso in considerazione la questione anche dal punto di vista di chi teme che la sua interpretazione risulti troppo simile per entrambe le parti: "Penso che ci fosse qualche preoccupazione per il fatto che potrei rendere Lanterna Verde come una specie di buffone à la Wade Wilson, [ma] questo non è proprio il caso. Se fosse stato ciò che volevano [alla Warner Bros.], perché avrei dovuto fare un provino per il film?".
Sempre riguardo "Green Lantern", poi, nei giorni scorsi è saltata fuori un'altra piccola curiosità appartenente alla "sfera degli Elseworlds": Quentin Tarantino ha infatti rivelato che in una fase in cui il film ancora non godeva neanche di una sceneggiatura, gli fu offerta la regia, che lui però rifiutò. Tarantino si dice infatti non interessato, diversamente da come sarebbe stato vent'anni fa, a dirigere un film su un personaggio tratto dai fumetti (pur essendone un grande fan), affermando di preferire lavorare su soggetti originali creati da sé, eventualmente anche su un supereroe.

Thor

A ormai pochissime settimane dall'avvio delle riprese di "Thor", per la regia di Kenneth Branagh, si segnalano ancora novità abbastanza sostanziose riguardanti il cast della pellicola: è stato infatti annunciato che l'attrice americana Rene Russo (famosa per "Arma Letale") interpreterà la parte di Frigga, moglie del padre degli dei Odino (Anthony Hopkins), e matrigna di Thor (Chris Hemsworth).
E a proposito di casting, anche qualche mugugno aveva accolto il mese scorso l'annuncio secondo cui l'attore Ray Stevenson avrebbe interpretato il pingue Volstagg. Alcuni dei dubbi sollevati, in particolare, riguardavano il fisico dell'attore, decisamente diverso da quello obeso del personaggio che si appresta a portare sul grande schermo. Come con realismo c'era da aspettarsi, però, la Marvel non intende rinunciare a troppe delle libbre di Volstagg, e la scelta di un attore dal fisico prestante è con ogni probabilità da imputare (anche) alla necessità di avere una certa agilità in scena. A quanto pare, però, un dimagrimento almeno parziale ci sarà. A parlarne, nei giorni scorsi, è stato lo stesso Stevenson in una breve intervista con la rivista Empire, descrivendo in primo luogo come il personaggio verrà costruito dal punto di vista estetico, a partire dalla speciale "tuta di grasso" che l'attore dovrà indossare: "Ho provato il costume, e lo hanno un po' abbellito: è come se [Volstagg] fosse più magro, ma più rotondo. […] Ha ogni oncia della verve e del vigore falstaffiano [che lo contraddistinguono], e un po' di pancia alcolica per suggerire quell'enorme appetito, ma non è quella sorta di figura a forma di misirizzi [pupazzo ovoidale il cui baricentro gli impedisce di rovesciarsi, facendolo tornare sempre in posizione eretta, ndr] che ha nei fumetti. È Falstaff con i muscoli [Falstaff è un personaggio teatrale introdotto da William Shakespeare, cavaliere caratterizzato da atteggiamento sbruffone, grande ingordigia e considerevoli dimensioni, e che è stato una delle fonti di ispirazione proprio per la creazione di Volstagg, ndr]. Ho questo fantastico sottocostume pieno di schiuma che si flette insieme a me. Non vedo l'ora!". Pare dunque che i preparativi per l'inizio delle riprese (il mese prossimo), almeno per quanto riguarda Volstagg, siano ormai ultimati.

Spider-Man 4: ridda di rumor

A ormai poche settimane dall'inizio delle riprese, si può dire che il mistero attorno alla sceneggiatura e ai personaggi di "Spider-Man 4" è ancora fitto, dato che sul piano ufficiale di sicuro c'è solo la conferma del regista Sam Raimi e degli attori Tobey Maguire (Peter Parker/Spider-Man), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson) e ─ abbastanza certo ─ J.K. Simmons (J. Jonah Jameson); una parte importante dovrebbe inoltre avere l'attore Bruce Campbell, titolare nei precedenti tre capitoli di semplici cameo. A parte questi elementi, però, come si diceva, le certezze in materia sono poche, e come sua tipica inclinazione internet riempie il vuoto con rumor più o meno probabili (e nessuno dei quali confermato). Gli ultimi in ordine di tempo, rilevanti se non altro per i nomi citati, provengono dal sito Movieline, e vogliono che il villain di turno nel quarto film dell'Arrampicamuri sia l'Avvoltoio (Vulture). Ad interpretarlo, secondo il sito, dovrebbe essere una figura ormai celebre del cinema internazionale, ovvero John Malkovich. Secondo Movieline, poi, l'attrice Anne Hathaway, interpreterà, come già ventilato, il ruolo di Felicia Hardy, anche se non in veste della Gatta Nera, bensì di una nuova villain appositamente creata per la pellicola, chiamata Vulturess (evidentemente una versione femminile dell'Avvoltoio). Come già detto, nulla di tutto ciò pare essere confermato, e d'altra parte alcune di queste voci appaiono piuttosto fantasiose già a una prima impressione.
Oltre alle varie voci che si rincorrono, poi, nei giorni scorsi è tornato sulla scena delle speculazioni anche il nome di Gwen Stacy, già comparsa nel terzo film in una parte piuttosto di secondo piano, a dispetto della sua importanza nella continuity fumettistica. È stato così chiesto a Bryce Dallas Howard, l'attrice che prestò il volto al personaggio, se il ruolo di Gwen verrà ampliato o se invece è da considerare un capitolo già chiuso. Indicativamente, la Howard ha affermato di essere del tutto all'oscuro delle intenzioni dei responsabili dei film, che non le avrebbero quindi fatto sapere alcunché: "Dipende davvero da Sam [Raimi] e dagli sceneggiatori e dalla gente che ha fatto un lavoro così straordinario nel progettare il franchise e nello scegliere le migliori storyline per il pubblico, e io sono in primo luogo una fan". L'attrice ha dunque fatto intendere di essere pronta a tornare nei panni di Gwen Stacy, se le fosse chiesto, affermando di aver avuto un'esperienza positiva sul set di "Spider-Man 3".
Un piccolo inciso finale. Nei giorni scorsi è girata in rete una voce secondo cui la produzione di "Spider-Man 4" sarebbe stata sospesa in seguito a non meglio precisati problemi: questa voce risulta infondata, e lo sviluppo della pellicola proseguirà come da programma alla ripresa dei lavori, dopo la consueta pausa di fine anno.

The First Avenger: Captain America

Tra i prossimi film Marvel annunciati, l'unico ancora privo di notizie riguardanti il cast è quello su Capitan America, previsto per Luglio 2011. I pretendenti al ruolo del protagonista non mancano di certo, soprattutto visto il successo che i cinefumetti in generale stanno riscuotendo. Gli ultimi due candidati (in quanto si sono dichiarati interessati alla parte) in ordine cronologico sono Zachary Levi e Kellan Lutz. Il primo ha parlato dell'evenienza in tono abbastanza scherzoso, ricordando di essere stato ad un passo dall'aggiudicarsi il ruolo di Fandral in "Thor" (parte andata poi a Stuart Townsend, per via degli impegni pregressi di Levi), e auspicando che la Marvel, sentendosi in colpa per la mancata occasione, gli offra il ruolo di Capitan America o almeno quello di Bucky. Più serio Lutz, in questo momento all'attenzione del grande pubblico per la sua partecipazione a "New Moon", sequel di "Twilight": "Mi piacerebbe molto essere Capitan America, un giorno". Ovviamente tutte queste voci vanno inserite nella schiera di attestati di interesse più o meno seri che negli ultimi tempi si stanno moltiplicando, a testimonianza del crescente interesse intorno al progetto e alla figura di Capitan America, portatrice di un sicuro bagaglio di successo, non fosse altro che per la sua potenza simbolica.
Fuori dal pozzo dei rumor e delle chiacchiere fini a se stesse, poi, il supervisore capo della Marvel Joe Quesada ha comunicato (sempre attraverso Twitter) di aver visionato l'intero script di "The First Avenger: Captain America" (realizzato da Christopher Markus e Stephen McFeely), e di averlo trovato "fantastico", dicendosi incapace di attendere che le cose inizino ad evolvere. E per questo non dovrebbe mancare molto, visto che il regista Joe Johnston, concluso il lavoro su "The Man Wolf", può ormai dedicarsi a tempo pieno allo sviluppo della pellicola Marvel.

The Avengers

Con l'attesa per "Iron Man 2" che monta di settimana in settimana, uno degli elementi più al centro dell'attenzione è il personaggio della Vedova Nera, interpretata da Scarlett Johansson. Se si aggiunge il fatto che "Iron Man 2" è uno dei film che porterà al crossover cinematografico "The Avengers", molti si chiedono legittimamente se anche il personaggio della spia russa troverà spazio nel supergruppo dei Vendicatori (come d'altra parte è già nei fumetti). A rispondere ad alcuni di questi interrogativi è stata la stessa Johansson, la quale, pur facendo intendere che al momento una decisione definitiva non è ancora stata presa, non ha nascosto un interesse in tal direzione da parte della Marvel, né tanto meno da parte sua: "Spero che accada. Non so se è ciò che finirà per succedere, ma lei è decisamente una grande parte degli Avengers". Come spesso accade in questi casi, infatti, si tratterà più che altro di testare la reazione del pubblico a questo personaggio in occasione dell'uscita di "Iron Man 2": "Spero che se i fan supporteranno il personaggio, la vedremo di nuovo".
E a proposito di popolari personaggi in forse, come vi avevamo informato qualche settimana fa, l'attore Jeremy Renner è in odore di potersi aggiudicare la parte di Hawkeye nei prossimi film targati Marvel, con la concreta possibilità che il suo ruolo aumenti d'importanza fino a consolidarsi nella pellicola "The Avengers". Lo stesso attore statunitense ha però nei giorni scorsi rilasciato alcune dichiarazioni che, confermando i contatti con i Marvel Studios, tendono però a ridimensionare la questione: "I tipi della Marvel sono davvero brillanti. Sono eccezionali. Il mio amico Zak Penn sta scrivendo 'The Avengers', ma questo [film] si concretizzerà solo fra qualche anno. L'unica ragione per cui questa [storia] è saltata fuori è che stanno pensando a un piccolo cameo di [Clint] nelle vesti di Hawkeye. Questa è l'unica ragione per la quale ho parlato con loro di questo". L'attore ha proseguito poi parlando nello specifico dei film nei quali potrebbe apparire Clint Burton: "Hanno pensato che fosse un'idea abbastanza buona. Ancora non sono neanche sicuri se mettere [Clint] in 'Thor', quindi potrebbe essere anche più in là. Mancano due anni. Devono ancora fare 'Capitan America' e 'Thor' […]. Ma ne sarei onorato. Penso che sarebbe divertente". Passando nello specifico al personaggio, Renner ha infine ribadito che il proprio interesse nei suoi confronti è dovuto al fatto che Clint sia un uomo normale, senza poteri ma con grandi abilità, con il quale risulta più facile relazionarsi rispetto a un personaggio più fuori dagli schemi. In conclusione, è evidente che alla Marvel si stanno ancora prendendo le misure per vedere come e quando introdurre Occhio di Falco, mentre anche l'eventuale coinvolgimento di Renner si trova appeso a queste valutazioni: "Il ruolo è lì. Vedremo se [la faccenda] si risolverà".

X-Men: First Class

Non del tutto inaspettata, è comunque stata una bomba un paio di giorni fa la notizia che Bryan Singer sarebbe tornato a dirigere un film sui mutanti Marvel, e in particolare il prequel sui primi passi dei giovani X-Men alla scuola di Charles Xavier (il titolo della pellicola, da tempo noto, è "X-Men: First Class"). E a seguire gli sviluppi, si potrebbe quasi avere l'impressione che l'annuncio sia stato sufficiente a rimettere in moto tutta la macchina: a ruota, infatti, è stato comunicato che anche un nuovo scrittore è salito a bordo del progetto per realizzare una nuova sceneggiatura (una prima bozza era già stata stesa da Josh Schwartz): il nuovo arrivato è Jamie Moss, sceneggiatore con all'attivo lo script di "La notte non aspetta".
A quanto si apprende, inoltre, Singer e la 20th Century Fox avrebbero già discusso le linee generali da seguire per la trama del film, e a spiegare il concetto di base è lo stesso Singer dalle pagine di Variety: "Si tratta degli anni formativi di Xavier e Magneto, la formazione della scuola e a che punto la loro relazione prende una brutta svolta. C'è un elemento romantico, e alcuni dei mutanti di 'X-Men' compariranno nella storia, anche se non voglio dire quali. Ci saranno un sacco di nuovi mutanti e un villain grandioso". A quanto pare, dunque, il film potrebbe seguire, per tutta la sua durata o solo in parte, i primissimi anni di Xavier e Magneto, che almeno inizialmente dovrebbero comparire intorno ai loro vent'anni: in questo caso, potrebbero rivelarsi non più valide, imprecise o incomplete le vecchie anticipazioni fatte dalla produttrice Lauren Shuler Donner, che volevano il film incentrato sulla prima classe di Xavier (comprendente personaggi come Ciclope, Jean Grey, la Bestia, ecc.). Il coinvolgimento di Singer e il nuovo approccio, d'altra parte, farebbero pensare anche a un cambio di passo circa il tenore del film, inizialmente concepito come una pellicola rivolta a una fascia di pubblico giovane, in età adolescenziale. La nuova direzione del progetto metterebbe invece in scena un film più legato ai tre precedenti e all'altro prequel incentrato su Wolverine, iscrivendosi a pieno titolo nell'operazione "Origins" che la Fox ha già avviato con il film sull'artigliato e che si propone di proseguire anche con Magneto. Anche Singer, da parte sua, sottolinea il valore di un'operazione che racconti al pubblico il percorso compiuto per arrivare alla storia raccontata nella trilogia degli X-Men: "Che si tratti di 'Batman', del 'Signore degli Anelli', o di 'Star Trek', se i personaggi sono buoni, tu vuoi vederli nella loro crescita anche se conosci [già] il loro destino. Io mi metto nella posizione dei fan, e penso che questa storia è qualcosa che vorrei vedere, e così sarà per loro".

Deadpool

L'attore Ryan Reynolds continua a fornire aggiornamenti sull'andamento dello sviluppo preliminare di "Deadpool", prossimo spin-off mutante che lo vedrà protagonista, e che a quanto pare sta vivendo fasi di concitati preparativi. Stando alle parole di Reynolds, infatti, la produzione starebbe ormai per risolvere la questione dello scrittore da mettere al lavoro sulla sceneggiatura, un elemento particolarmente delicato per un progetto come quello su Deadpool: "Sarà deciso entro pochissimo tempo. Ci sono stati un sacco di incontri, e ci siamo incontrati con un sacco di diversi scrittori, ognuno dei quali aveva un approccio fantastico e lievemente diverso rispetto agli altri. Quindi lo stiamo decidendo proprio adesso. Speriamo [di concludere] presto". anche nello specifico delle fonti da considerare, poi, bisognerà fare attenzione a cosa si andrà a selezionare: "Si vogliono trovare le migliori versioni di quello che c'è nei fumetti, ma […] Deadpool ha una delle [continuity] più incostanti. È dura, visto che la serie è stata chiusa e riaperta così tante volte. Si devono selezionare e scegliere davvero tanti elementi che siano i migliori, per poi integrarli tra loro e creare il film dei sogni". Una volta chiariti questi aspetti, poi, sarà relativamente semplice passare agli stadi successivi: "Penso che in questa fase tutti siano concentrati nell'arrivare alla sceneggiatura giusta, al tono adeguato e nel coinvolgere il migliore scrittore, e penso che da lì [poi] il mondo sia la tua ostrica. Se riesci a far bene lì, avrai anche un regista fantastico". A tal proposito, l'attore ha espresso quello che sarebbe il regista ideale, nei suoi desideri, facendo il nome di Quentin Tarantino, anche se ha subito precisato di rendersi conto dell'improbabilità di una simile ipotesi, anche considerando il fatto che Tarantino è solito lavorare su film originali concepiti da lui. Infine, un altro degli elementi di cui ci si potrà occupare in seguito senza tante preoccupazioni sarà il costume del personaggio, che secondo Reynolds funziona già bene nella sua versione originale e non necessita di particolari cambiamenti. Ad ogni modo, rispondendo a una domanda precisa, l'attore ha spiegato che al momento non è stato fatto alcuno studio in merito, e dunque di non aver fatto nessuna prova costume.
In generale, comunque, l'attore ha ribadito di sentirsi molto legato al personaggio, e di tenere in particolar modo alla sua prossima incarnazione cinematografica: "Con il ruolo di Deadpool sono stato a contatto per quasi otto anni, ormai. Vogliamo parlare di quanto è gratificante? Il fatto che adesso sia anche solo considerato come un [possibile] franchise è veramente uno dei vanti della mia intera carriera. Quando hai voluto qualcosa tanto a lungo e così tanto, avere qualcuno che dice: 'Sì, lo faremo', è un momento davvero impagabile".

Akira

Una produzione che sembra incontrare qualche difficoltà ad andare in porto con tranquillità è "Akira", adattamento dell'omonimo manga partorito dalla mente e dalla matita di Katsuhiro Otomo. Tra gli annunci di naufragio del progetto, le seguenti smentite e alcune voci contrastanti, al momento pare che la Warner Bros. abbia affidato la sceneggiatura alla coppia di scrittori ormai collaudata formata da Mark Fergus e Hawk Ostby, anche se ancora questa notizia non ha trovato conferme uffciali. Non è neanche chiaro, per di più, se secondo questa ipotesi i due siano al lavoro su una sceneggiatura del tutto nuova, oppure si stiano occupando della riscrittura del primo trattamento, realizzato da Gary Whitta. E proprio a quest'ultimo è stato chiesto di recente qualche chiarimento sul proprio lavoro e qualche aggiornamento sul film. Whitta ha però spiegato di essere lontano dal progetto ormai da qualche mese, soffermandosi però a descrivere il tipo di lavoro che aveva svolto: "Non ci lavoro da circa un anno. [...] La versione sulla quale avevo lavorato io prevedeva di tornare alla fonte e realizzare la versione del manga. avremmo adattato tutti e sei gli episodi del graphic novel". Dunque il film avrebbe coperto tutti e sei i volumi componenti Akira, proponendosi di realizzare un adattamento più esteso rispetto alla trasposizione animata del 1988. Altro punto interessante rivelato da Whitta, inoltre, è stato il coinvolgimento diretto, anche se non sistematico, dello stesso Otomo nelle prime fasi di stesura dello script: "Abbiamo ricevuto delle note da lui, e siamo stati in contatto, ma non abbiamo mai avuto un incontro formale o cose del genere. La sceneggiatura su cui ho lavorato io era ad uno stadio davvero molto preliminare. Abbiamo fatto un paio di bozze dello script, ma, almeno finché ci sono stato io, non siamo mai arrivati al punto di svolta in cui ritengo che [Otomo] avrebbe davvero potuto metterci le mani". Per quel che riguarda il periodo successivo alla sua uscita, invece, Whitta afferma di non conoscere il benché minimo elemento di novità.

Batman

Con il regista Christopher Nolan ancora assorbito dal lavoro sul suo ultimo film, "Inception", un buon 99% delle voci che circolano in rete riguardo la prossima pellicola su Batman si può tranquillamente considerare un vacuo esercizio speculativo: nulla è certo, insomma. Ciò che è ormai dato per assodato, finora, è di fatto solo il ritorno di Nolan dietro la macchina da presa, anche se a onor del vero anche in questo caso mancano conferme ufficiali. A dar forza a questa possibilità, però, è stato nel luglio scorso l'attore Gary Oldman (interprete di James Gordon), e in seguito, con diverse dichiarazioni più o meno volanti, Michael Caine (Alfred Pennyworth). A fornire ulteriori rassicurazioni in merito, adesso, è arrivata anche qualche parola di Morgan Freeman, interprete nei due film precedenti di Lucius Fox. Parlando con MTV, Freeman ha infatti fatto capire di aver avuto l'impressione che Nolan abbia già iniziato a meditare su come sviluppare il prossimo capitolo batmaniano, anche se l'attore ha poi precisato di non avere notizie certe al riguardo: "Io so ─ semplicemente lo so ─ che Chris sta lavorando al numero tre. Non è possibile che non lo stia facendo. [Ma] non è che aspetti davanti al telefono. Non so niente di preciso in merito". Ciò di cui invece l'attore si è detto certo è che, indipendentemente dalla storia che Nolan e i suoi collaboratori archittetteranno, a tornare saranno sia il personaggio di Fox che quello di Alfred. Infine, spostandosi su un piano più fantasioso, Freeman ha citato un personaggio che gli piacerebbe vedere incluso nella serie, facendo intuire di averci già pensato per un po': "Io vorrei vedere Catwoman. Ho anche un'idea [per il casting], ma siccome è solo un'idea me la terrò per me".
E riguardo la serie batmaniana, nei giorni scorsi è saltato fuori un piccolo retroscena rispetto al secondo episodio, "The Dark Knight": l'attore Matt Damon ha infatti confermato che il suo nome era stato per qualche tempo in ballo in relazione al ruolo di Harvey Dent, poi andata ad Aaron Eckhart. A quanto pare, però, l'ipotesi tramontò molto presto per problemi di tempistiche e di precedenti impegni dell'attore, tanto che non ebbe mai luogo neanche un incontro tra Damon e Christopher Nolan.

Brevi

- Dopo Red Mist e Big Daddy, nuovo poster promozionale su un terzo protagonista di "Kick-Ass", vale a dire Hit Girl (interpretata da Chloe Grace Moretz). Anche questo nuovo poster si sviluppa sullo stesso moedello dei due precedenti. "Kick-Ass" è la pellicola diretta da Matthew Vaughn e tratta dalla serie scritta da Mark Millar e disegnata da John Romita Jr.


- La casa di produzione Screen Germs ha annunciato l'anticipazione dell'uscita statunitense di "Priest", pellicola diretta da Scott Stewart e tratta dal manwha di Hyung Min-Woo. Lo spostamento è dal 1 ottobre 2010 al 27 Agosto 2011. L'operazione si è resa possibile grazie al rinvio di "Resident Evil: Afterlife" al 14 Gennaio 2011, spostamento che ha "liberato" le sale per la fine del prossimo agosto.

- Il regista Edgar Wright ha postato online una prima immagine semiufficiale del cast del suo prossimo film, "Scott Pilgrim Vs the World".


- Vi abbiamo parlato qualche tempo fa di "Buck Rogers in the 25th Century", una nuova serie live action sul personaggio portato sulle strisce a fumetti da Dick Calkins, prodotta direttamente per il web. Della serie, di cui qualche tempo fa uscirono le prime immagini, è stato ora diffuso il primo teaser.

- È uscito ieri in Giappone il primo di due film tratti dal manga Nodame Cantabile, di    Tomoko Ninomiya. Il film, diretto da Hideki Takeuchi e interpretato da Hiroshi Tamaki e Juri Ueno, è stato diviso in due parti, la seconda delle quali uscirà, sempre in Giappone, il prossimo 17 aprile. Non è al momento prevista alcuna distribuzione internazionale. Ad ogni modo, per chi fosse interessato, è possibile visionare le immagini in anteprima finora diffuse.
 
- In un recente articolo, il Los Angeles Times ha riportato che l'attore Josh Brolin dovrebbe affiancare Will Smith nel prossimo "Men In Black", non è ben chiaro in che ruolo. Nomi ancora da confermare per il terzo episodio della serie sono quelli dell'attore Tommy Lee Jones e del regista Barry Sonnenfeld, mentre la sceneggiatura è stata scritta da Etan Cohen.

- Lo scrittore Mark Sable ha affermato di aver recentemente parlato con la sceneggiatrice che si occuperà di adattare il suo Unthinkable, avendola trovata molto adatta al lavoro. Sable ha anche fatto i nomi degli attori che gli piacerebbe vedere nel film, citando Jeremy Renner, John Slattery e John Simm per la parte del protagonista.

- Diffuso in rete un nuovo filmato estratto dal film pilota per la serie televisiva "Human Target".

- Scarlet Fire Entertainment adatterà The Hunter, titolo supereroistico edito da Dare comics e scritto da Adam Hamdy. Quest'ultimo scriverà anche la sceneggiatura e produrrà la pellicola assieme a Steven Pearl e Allan Loeb della Scarlet Fire.

- "Watchmen" e "Sherlock Holmes" sono entrati nella rosa dei quindici candidati per accedere alla selezione di tre finalisti per gli Academy Awards (gli Oscar), nella sezione degli effetti visivi.

- Come forse ricorderete, qualche tempo prima dell'uscita al cinema di "X-Men Origins: Wolverine", una versione incompleta del film fu messa in rete, aprendo un caso di non piccole proporzioni. Adesso, l'FBI ha arrestato a Los Angeles un uomo sospettato del furto: il suo nome è Gilberto Sanchez, e la polizia federale ha reso noti anche alcuni degli alias da lui utilizzati in rete. Non è al momento chiaro come Sanchez, ammesso che sia il colpevole, sia entrato in possesso della copia del film. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi processuali.
 

Le news di queste settimane
 


PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

Sherlock Holmes cinema: USA 25/12/2009
Dead of Nightcinema: USA 2009, Italia 03/2010
The Losers cinema: USA 09/04/2010
Kick-Asscinema: USA 16/04/2010
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010, Italia 30/04/2010
Jonah Hex cinema: USA 18/06/2010, Italia 01/10/2010
Priest cinema: USA 27/08/2010
Redcinema: USA 22/10/2010
Scott Pilgrim cinema: USA 2010
Green Lantern cinema: USA 17/06/2011
Spider-Man 4 cinema: USA 06/05/2011, Italia 06/05/2011
Thor cinema: USA 20/05/2011, Italia 17/06/2011
The First Avenger: Captain America cinema: USA 22/07/2011
Preacher cinema: USA 2011
The Avengers
cinema: USA 04/05/2012


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Redazione Comicus
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