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333°: Iron Man, Spider-Man, Cowboys and Aliens, X-Men

a cura di Valerio Coppola; testi di Valerio Coppola, Alfredo Goffredi e Marco Orlando
revisione testi e impaginazione Annamaria Bajo;
supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

 
Iron Man 2

Ancora una marea di contenuti e informazioni inerenti "Iron Man 2". In primo luogo, è uscito nei giorni scorsi un nuovo dietro le quinte del film con alcune scene inedite, trasmesso da un canale francese, con alcune interviste al regista Jon Favreau e all'attore protagonista Robert Downey Jr.. Il punto sottolineato da entrambi è stata nuovamente la maggior semplicità nella realizzazione del secondo episodio e la necessità di raccontare la crescita interiore dell'eroe. In particolare, poi, Favreau ha spiegato che il tono che si è ricercato per caratterizzare la pellicola si situa in un certo senso in un punto mediano tra l'oscurità senza speranza dell'ultimo Batman cinematografico e la leggerezza del franchise di "Spider-Man". Il regista ha inoltre promesso un maggior grado d'azione, dicendosi convinto che le conoscenze acquisite nella realizzazione del primo film risulteranno estremamente utili per regalare ai fan un prodotto sempre più avvincente e tecnicamente valido.
In altre interviste, poi, sempre Favreau ha spiegato alcuni aspetti particolari della nuova pellicola, concentrandosi in particolare sui personaggi. Il regista si è prima di tutto detto certo che la relazione fondamentale nel film rimarrà quella tra Tony Stark e Pepper (Gwyneth Paltrow), nonostante la presenza del triangolo amoroso che vede coinvolta anche la Vedova Nera (Scarlett Johansson). Un altro personaggio che vedrà uno sviluppo interessante, a quanto pare, sarà Rhodey (Don Cheadle): "Abbiamo aumentato l'importanza di Rhodey nel film, e ora mi pare che il gatto sia fuggito dal sacco riguardo War Machine, quindi [ormai diciamolo:] è in quell'armatura. [Ma] come diventa War Machine? Qual è la sua relazione con Iron Man?".
Altri aspetti discussi dal regista sono poi stati quelli che riguardano il collegamento tra i due "Iron Man" e gli altri film coinvolti nell'operazione "Avengers Assemble" ("The Incredible Hulk", "Thor", "The First Avenger: Captain America" e, appunto, "The Avengers"). Favreau ha dunque spiegato che per il momento si sta tentando di non mettere troppa carne al fuoco, anche in modo da non svelare troppo degli sviluppi futuri, e che comunque gli accenni a Thor e Capitan America che potranno trovare posto in "Iron Man 2" saranno introdotti pressoché all'ultimo minuto, anche in ragione del fatto che i film sugli altri due eroi sono ancora in fase di sviluppo. Riguardo "The Avengers", invece, il regista ha speso una parola definitiva circa la possibilità ─ ventilata da diverse fonti ─ che alla regia del film-crossover potesse esserci proprio lui: Favreau ha invece negato con decisione questa eventualità, dicendosi inadatto al lavoro, in quanto la sua esperienza lo porterebbe a privilegiare il personaggio di Iron Man nell'economia della storia, mentre un film come "The Avengers" dovrebbe essere più corale. Da questo punto di vista, il regista ha sottolineato l'importanza del ruolo svolto dal presidente di produzione dei Marvel Studios Kevin Feige, nella sua veste di coordinatore e vero deus ex machina di tutti gli incastri narrativi tra le varie pellicole. Inoltre, sempre secondo Favreau, proprio la scelta del regista per "The Avengers" dovrà essere un'operazione molto oculata, in quanto si dovrà trovare qualcuno capace di integrare in maniera organica ed efficace elementi ipertecnologici come quelli di Iron Man e mistici come quelli di Thor, operazione che sarebbe tutt'altro che facile, a dispetto di quanto accade nei fumetti.
Infine, due curiosità. Da un lato, si registra una dichiarazione di Scarlett Johansson che si dice convinta che "Iron Man 2" possa essere considerato anche migliore del primo film. Dall'altro, il mitico Stan Lee, fondatore dell'Universo Marvel e cocreatore di quasi tutti i suoi personaggi classici, ha confermato di avere un cameo anche in "Iron Man 2", interpretando il famoso conduttore televisivo Larry King.
Nel frattempo, inizia anche a saltare fuori qualche prima immagine del merchandise che girerà attorno alla pellicola. Si tratta di due action figure (prodotte dalla Hasbro), raffiguranti rispettivamente le versioni dell'armatura Mark II e Mark VI (la quale pare sostituire la piastra energetica circolare vista nel primo film con una triangolare).
 
 
Infine è stato lanciato negli ultimi giorni anche il sito ufficiale italiano dedicato alla pellicola. Per il momento l'unico contenuto è una galleria fotografica composta di immagini già diffuse da tempo.

Green Lantern

La Warner Bros. ha confermato ufficialmente che la produzione di "Green Lantern" non avrà luogo in Australia, come inizialmente previsto, a causa dell'impennata delle proiezioni dei costi, dovuta agli sconvolgimenti nei tassi di cambio e ad altre variabili economica, sia legate alla crisi, sia strutturali rispetto all'economia australiana. La produzione potrebbe dunque spostarsi, come avevamo già anticipato, in Messico, o forse anche in Canada. Ma stando ad alcune recenti indiscrezioni, l'ipotesi che acquista più forza è quella che vorrebbe la location delle riprese (o almeno di una parte di esse) in Lousiana, Stato federale che si sta dimostrando attivissimo nel tentare di attrarre entro i propri confini le nuove produzioni hollywoodiane e tutto il relativo indotto, e nel quale la Warner ha già portato la produzione di "Jonah Hex". A conferire credibilità a questa ipotesi è stata nei giorni scorsi una dichiarazione di Kevin Murphy, dirigente delle operazioni del Lower Garden District, che ha raccontato di come la Warner abbia già stipulato un contratto (da approfondire nei dettagli) non rimborsabile che prevede l'affitto di alcune location nell'area di New Orleans, sui quali già dal mese di dicembre i tecnici dello studio dovrebbero iniziare la costruzione dei set (per un avvio delle riprese previsto per marzo 2010, fino a luglio o agosto). Al momento, tuttavia, la Warner non ha confermato alcunché, ponendo invece un secco no comment.
Intanto, sul fronte del cast l'attore Doug Jones, noto per le sue performance mimiche di personaggi anche ricreati in CGI (come Silver Surfer), ha commentato un rumor che sosteneva un suo possibile coinvolgimento in "Green Lantern": "Ho sentito un rumor del genere qualche mese fa, ma nessuno mi ha ancora chiamato per questo. Ma se ci fosse un personaggio per il quale vado bene io, sarei pienamente interessato".

Spider-Man 4

Nei giorni scorsi, l'attore Dylan Baker, che negli episodi 2 e 3 di "Spider-Man" interpretò il Dottor Curt Connors (futuro Lizard), ha confermato la sua presenza anche per il quarto film della serie, anche se non ha rivelato quale rilevanza rivestirà nella storia, né se il suo personaggio subirà finalmente la metamorfosi nel letale rettile.
Intanto, intervistato da MTV e messo di fronte a un sondaggio condotto dal sito dell'emittente su quali villain i fan volessero vedere in "Spider-Man 4", il regista della pellicola Sam Raimi ha parlato dei primi due, rispettivamente Lizard e Carnage: "Amo Lizard, ci sono grandi storie nei fumetti Marvel sul Dottor Connors. Ho meno familiarità con Carnage", ha concluso seccamente su uno dei due personaggi più gettonati. Raimi ha poi proseguito spiegando i motivi che portano lui e la sua squadra a scegliere un villain al posto di un altro, che non avrebbero nulla a che vedere con il fatto che sia apparso nei precedenti film (come Curt Connors) o con la possibilità di legarlo ad altre produzioni Marvel (è il caso di Carnage, che potrebbe tornare nello spin-off dedicato a Venom), ma il tutto è incentrato sul personaggio di Peter Parker, e sulla sua crescita, come già ribadito più volte in passato. Il regista ha dunque precisato la questione: "Stiamo cercando di capire la strada che farà Peter ed il villain potrebbe essere un misuratore di questa crescita, qualcosa che deve superare. O magari [Peter] deve crescere per batterlo, perché sembra sempre esserci una storia sulla crescita, su un ragazzo che cresce e impara le cose della vita. Quindi quando avremo identificato con precisione il momento della crescita di Peter, penserò al villain. Ed è quello che stiamo cercando di fare adesso, stiamo cercando un nemico che possa fungere da metro per questa crescita, dunque abbiamo veramente un conflitto drammatico". In merito al numero di nemici, Raimi è tornato ad ammettere che tre in un solo film sono troppi (anche se è noto che la scelta di includere Venom in "Spider-Man 3" fosse fin dall'inizio poco interessante per il regista, provenendo invece dalla Columbia): "Penso che avere tanti villain [in 'Spider-Man 3'] abbia tolto molto a quell'esperienza. [...] Credo di aver imparato l'importanza di andare dritti al punto e avere delle limitazioni [...]. Questo sarà il mio approccio a 'Spider-Man 4': tornare alle basi". Un breve riferimento divertito Raimi lo ha fatto anche all'ormai nota e abituale presenza dell'attore Bruce Campbell anche in "Spider-Man 4", dopo i cameo visti nei primi tre capitoli della serie. Il regista ha sostanzialmente confermato quanto affermato qualche settimana fa da Campbell, dando credito anche alla possibilità che questa volta l'attore avrà una parte più consistente delle volte passate: "Gli ho promesso una bella parte succosa". Tuttavia Raimi ha fatto capire che i rumor che attribuivano a Campbell il ruolo nientemeno che di Mysterio sono da considerare inaffidabili: "Per il momento non so neanche quale sarà [la sua parte]".
Infine, il regista ha speso qualche parola anche circa gli ipotetici capitoli 5 e 6 della serie: "Ogni volta che faccio un film su Spider-Man mi domando: il personaggio mi intriga? Lo amo ancora? Finora la risposta è stata 'sì'. Se dovessi sentirmi sazio, come se non avessi nient'altro da dire o non mi sentissi realmente eccitato nel farlo [non lo girerei], perché […] se non riuscirò a sentire quel livello di coinvolgimento ed eccitazione, penso che ci sarà qualcun altro migliore che possa fare giustizia alla storia". Per quanto riguarda i possibili prossimi capitoli, Raimi ha quindi invitato con ironia a riproporgli la domanda fra un paio d'anni, assicurando comunque che il coinvolgimento di cui parlava è ben presente per "Spider-Man 4".

Cowboys and Aliens

Come vi abbiamo riferito a suo tempo, l'adattamento di Cowboys and Aliens avrebbe all'attivo due nomi che in coppia già hanno decretato il successo del franchise di Iron Man: Jon Favreau alla regia e Robert Downey Jr. come interprete principale. Adesso, parlando del progetto, è stato lo stesso Favreau a mettere alcuni puntini sulle "i", precisando che il suo coinvolgimento non è ancora ufficiale, né da considerare sicuro al 100%, ma facendo capire chiaramente che si farà di tutto perché questa certezza si concretizzi: "Abbiamo discusso l'idea di farmi dirigere [questo film]. A me il progetto piace, e io piaccio [ai produttori]. Dipende tutto dalle date di uscita e dalle finestre di opportunità e dalla disponibilità in termini di impegni". Più nello specifico, la complessità anche tecnica richiesta da una storia come quella di Cowboys and Aliens porterebbe secondo Favreau alla necessità di pianificare con attenzione tutti i tempi di ogni singola fase della produzione, e imporrebbe al regista di avere una parte attiva sin dalle primissime fasi di progettazione e concezione del film (design, set, costumi, ecc.), in modo da poter imprimere da subito lo stile giusto alla pellicola. Ad ogni modo, il regista ha raccontato di aver parlato con pressoché tutti i grossi nomi coinvolti, e di aver tratto da questi scambi impressioni positive: "Quando ho parlato con [Downey], era decisamente una cosa che gli interessava. […] Ho appena iniziato a parlarne con [i produttori Steven] Spielberg e Ron Howard e con [gli sceneggiatori Alex] Kurtzman e [Roberto] Orci. È davvero un grandioso gruppo di produttori e scrittori, e già c'è un grande script. È bello avere del materiale tanto buono". Favreau ha dunque espresso alcune idee di ordine generale rispetto alla pellicola: "Adoro l'idea d uno scontro tra generi. Amo il western, che è qualcosa che non si riesce a fare spesso di questi tempi. [Ma] se hai intenzione di far scontrare dei generi, devi farlo nel modo giusto. L'idea di un western mixato con un film sugli alieni, produce all'improvviso un'idea fresca, e quella miscela sembra renderlo molto affascinante e commerciabile". Per quanto invece riguarda nello specifico lo stile di western da adottare, Favreau pare avere le idee chiare, e tra le innumerevoli possibilità non mostra dubbi su quale prediligere: "Penso che 'Butch Cassidy' esprima il tono giusto, perché c'è dello humor, ma c'è anche coinvolgimento".
Del tono della pellicola si sono soffermati a parlare nei giorni scorsi anche gli sceneggiatori, Kurtzman e Orci, che hanno spiegato come uno dei passaggi più difficili sia stato proprio individuare e stabilire lungo quali linee muoversi fino a giungere all'attuale configurazione: "Non è una commedia. Ciò a cui siamo arrivati è immaginare di guardare 'Gli Spietati', e a un certo punto [vedersi] atterrare gli alieni di 'Alien'". Rispetto al fumetto, invece, gli scrittori hanno rivelato di essersi presi più di una libertà, fino a pervenire a qualcosa di nuovo: "Ci siamo allontanati dal [fumetto]. Ne abbiamo preso gli elementi che amavamo e abbiamo stabilito la nostra particolare storia, della quale non posso parlare troppo".

The First Avenger: Captain America

Mentre ormai "Thor" si scalda i muscoli ai nastri di partenza (le riprese dovrebbero iniziare nelle primissime settimane del 2010), anche sul fronte di Capitan America cominciano a definirsi alcuni primi aspetti (come è normale che sia, dato che le riprese del film dovrebbero iniziare solo un paio di mesi dopo quelle di "Thor", e ancora nessun membro del cast è noto). A fornire qualche nuovo dettaglio in materia è stato nei giorni scorsi Joe Quesada, supervisore della divisione fumettistica della Marvel, impegnato però in prima persona nello sviluppo dei film della Casa delle Idee, insieme a molti dei suoi sceneggiatori di comics. Quesada ha dunque raccontato di aver visto alcuni primi studi inerenti la pellicola, e di aver potuto leggere la prima versione dello script, che a suo dire darà grande soddisfazione a molte persone e si rivelerà qualcosa di piuttosto particolare: "È davvero inaspettato il tipo di film che si rivelerà essere". Tra gli aspetti fondamentali della pellicola, sottolinea sempre Quesada, ci sarà la linea narrativa che porterà direttamente al film successivo, "The Avengers", preparando sostanzialmente il terreno all'unione dei più potenti eroi della Terra (come era in certa misura desumibile anche dal titolo scelto per la pellicola). Infine il supervisore capo della Marvel ha anche assicurato che, nonostante il basso profilo e la discrezione tenuti finora sul fronte del casting, le cose non sono certo statiche, e anzi è già ben definita la lista degli attori che si contenderanno il ruolo di Steve Rogers/Capitan America, anche se tale lista in questa fase è ancora da considerarsi top secret.

Lobo

Akiva Goldsman, coproduttore dell'adattamento cinematografico di "Lobo", ha parlato del regista coinvolto in questo progetto, Guy Ritchie, e ha fatto il punto su quali saranno le prossime mosse della produzione: "C'è qualcosa di iperbolico e genuino nei film di Guy Ritchie. I suoi migliori film sono profondamente stilizzati, eppure sono tutti con i piedi per terra. C'è una grande audacia nella stilizzazione, che può sembrare un ossimoro ma ha perfettamente senso se guardi i suoi film". Il produttore ha poi aggiunto che il coinvolgimento di Ritchie in "Lobo" potrebbe essere interessante anche sotto un altro profilo: "Non abbiamo mai visto la sensibilità di Guy sposata con un progetto con un budget così ampio per gli effetti speciali". Goldsman ha dunque raccontato che i primi passi della preproduzione sono già stati fatti, tanto che già in novembre dovrebbe tenersi una prima sessione di riprese di prova: "Il design del personaggio è praticamente finito, e il test ci consentirà di muovere il secondo passo". Dopodiché, secondo il produttore, si inizierà a parlare del casting.

Wolverine 2

Gavin Hood, regista di "X-Men Origins: Wolverine", si è dichiarato nelle ultime settimane "estremamente interessato" a girare il secondo capitolo sull'artigliato canadese: "Tutto ciò che è successo finora è che lo studio ha commissionato la stesura dello script di 'Wolverine 2'. Se il film verrà fatto o meno dipende da vari fattori, se agli studi piacerà lo script e se troveranno un regista adatto alla sceneggiatura. Potrei essere io? Sicuramente, io sarei estremamente interessato ed esaltato se dovessero mandarlo a me”. Hood ha poi speso qualche parola sul Blu-ray di "X-Men Origins: Wolverine", esprimendo il suo entusiasmo per aver inserito una scena a lui molto cara, nella quale il protagonista sceglie volontariamente di farsi cancellare la memoria. Ricordiamo, inoltre, che di recente un altro nome è stato accostato al sequel di Wolverine: si tratta di Bryan Singer, che ─ come potete leggere anche sotto ─ a più riprese ha espresso il suo desiderio di tornare a lavorare sugli X-Men. Incidentalmente, a far sperare i supporter di Singer potrebbe essere considerato anche il fatto che Christopher McQuarrie è stato assegnato alla sceneggiatura della pellicola, e visti gli ottimi rapporti tra scrittore e regista (insieme hanno lavorato a "I soliti sospetti" e "Operazione Valchiria") i rumor in questa direzione già si sono scatenati. Ovviamente, si è ancora in una fase troppo precoce perché qualunque voce tra queste possa rivelarsi affidabile.
A parlare nei giorni scorsi di "Wolverine 2", poi, è stato anche uno dei creatori del mutante, Len Wein, il quale ha apprezzato l'idea di ambientare il sequel in Giappone, prendendo spunto dalla saga di Chris Claremont e Frank Miller, in modo da far risaltare il lato da "nobile guerriero" di Logan: "Vorrei solo che esplorassero di più i personaggi. Credo che la storia giapponese, se è quella che faranno, […] è la scelta perfetta. Ti mostra tutto un altro lato del personaggio e permette di esplorare aspetti che non sono stati mostrati nei film sinora: il nobile guerriero in opposizione al frenetico assassino".
Ed è stato esattamente su quest'ultimo punto che ha insistito anche la produttrice Lauren Shuler Donner, che ha raccontato come la storia che si svolge in Giappone sia utile soprattutto per approfondire la personalità di Wolverine, rivelando anche che in un primo tempo si era pensato di farne le trama del primo film: "È il più lontano tra i progetti sugli X-Men che bollono in pentola. In effetti è la storia che avevamo iniziato a usare per il primo film di Wolverine, ma [il capo della 20th Century Fox] Tom Rothman ha preferito prima fissare il personaggio con una storia sulle origini. Questo film si concentrerà davvero sulla relazione tra Wolverine e Mariko, la figlia di un signore del crimine giapponese, e su quello che gli accade in Giappone. Siamo fortunati ad avere una storia già delineata a grandi linee [grazie al fumetto]. E volevamo uno sceneggiatore di serie A, quindi abbiamo voluto Chris McQuarrie. Lui è salito a bordo, ha afferrato la storia e si è immerso nell'intera faccenda: ha il Giappone in testa!". La produttrice ha poi spiegato che si tenterà di stabilire un forte realismo anche nella rappresentazione del contesto nipponico, prima di tutto situando buona parte delle riprese proprio in Giappone, e in secondo luogo stando attenti a non ritrarre in modo stereotipato la cultura e il costume del Paese, facendosi assistere in questo anche dal personale e dai dirigenti della divisione giapponese della Fox. Infine, la Donner ha assicurato che il cambio di contesto si rifletterà anche sul tipo di azione che sarà possibile vedere nel film, a partire dalle tecniche di combattimento: "La cose sfiziosa di questa parte della saga è che Wolverine combatterà in uno stile diverso da quanto abbiamo visto finora. […] Ci saranno samurai, ninja, katana, diverse forme di arti marziali […]. Vogliamo raggiungere un nuovo stile di combattimento".

X-Men: First Class

La produttrice delle pellicole sugli X-Men, Lauren Shuler Donner è tornata a parlare di "X-Men: First Class", spiegando di guardare ai film di Harry Potter come modelli: "'Harry Potter' è un po' un modello per noi, non c'è dubbio. Ma vogliamo che sia come i più recenti e più dark 'Harry Potter'. Non deve essere un film per bambini, siamo sempre nel mondo degli X-Men e quindi non possiamo cambiare il tono all'improvviso". Come per il popolare maghetto, anche i giovani X-Men si precipiteranno in avventure che il loro mentore, Charles Xavier, non approverebbe: "Non c'è nulla di più interessante che un bambino birbante, e questo [film] è pieno di bambini impertinenti. Ciclope, per esempio, è un bambino problematico che viene spostato da un istituto all'altro, finché non finisce alla scuola [di Xavier] e ne diventa il leader". Secondo le parole della produttrice, lo script di Josh Schwartz non è ancora finito, e la Fox si sta muovendo con cautela su "First Class" perché crede che le avventure dei giovani mutanti possano dare il via ad un nuovo franchise, preferendo dunque fare tutte le mosse giuste per sfruttare al meglio l'occasione. Da questo punto di vista, inoltre, sarà molto importante la fase del casting, anche perché si dovrebbero scegliere attori giovani in grado di interpretare i personaggi nel corso degli anni, così da mostrarne la crescita attraverso diversi film: "Vogliamo renderla una serie, seguire questi ragazzi a scuola, quindi il casting dei giovanissimi attori sarà di estrema importanza".

Deadpool

Sempre Lauren Shuler Donner, e sempre in qualità di produttrice del megafranchise mutante di stanza alla 20th Century Fox, ha fatto il punto anche su un altro spin-off di prossima realizzazione, "Deadpool". La Donner ha innanzitutto spiegato, rassicurando molti fan del personaggio, che la versione del personaggio vista in "X-Men Origins: Wolverine" non sarà affatto quella che si materializzerà nel film a solo del personaggio: "Voglio ignorare la versione di Deadpool che abbiamo visto in 'Wolverine', e semplicemente ricominciare da capo. Riavviarlo. Perché questo tizio parla, ovviamente, e ammutolirlo sarebbe da pazzi". La produttrice ha dunque messo le mani avanti rispondendo a un timore che in molti hanno espresso da quando si è saputo che l'attore Ryan Reynolds avrebbe interpretato, di fatto contemporaneamente, sia Deadpool che Lanterna Verde: secondo la Donner la cosa non dovrebbe rappresentare un problema, in quanto i due personaggi non potrebbero risultare più differenti di quanto già non siano, e dunque non ci sarebbe il minimo rischio di "confonderli". Per quanto riguarda il carattere generale del film, invece, le linee guida sono abbastanza nette, mentre per elementi come l'antagonista la faccenda sembra ancora in fase di discussione: "Sarà un film oscuro, adrenalinico e molto divertente. È la storia più difficile da raccontare, secondo me. Non ci sono dei villain chiari e definiti, anche se ci sono cattivi grandiosi nel fumetto […]. [Lì] ci sono buone storie, e stiamo guardando quali incorporare". Sul fronte della sceneggiatura, per l'appunto, la Donner afferma che al momento si stanno vagliando tutti i possibili scrittori, e che presumibilmente per novembre si dovrebbe giungere a una conclusione. In ogni caso, questa scelta è una delle più delicate, anche in relazione alle particolarità che caratterizzeranno il film, e che probabilmente faranno la felicità dei fan di Deadpool: "Abbiamo bisogno di qualcuno molto fantasioso, perché vogliamo fare qualcosa di molto innovativo, roba ambiziosa. […] Ci sono parti in cui [Deadpool] infrangerà la quarta parete, e parlerà direttamente con il pubblico in sala. dobbiamo studiare bene come fare questa cosa. Non so se la Fox sarà d’accordo con tutte le nostre decisioni, ma vedremo".

X-Men 4: ipotesi allo studio

È ormai da qualche settimana che l'ipotesi di vedere in futuro un nuovo sequel per la trilogia degli X-Men è tornata in auge, nonostante fosse stata per lungo tempo accantonata come improbabile eventualità. A dare nuovo impulso alla notizia è stato nei giorni scorsi il regista Bryan Singer, che ha per altro spiegato di aver già discusso della possibilità di dirigere un ipotetico "X-Men 4" con la 20th Century Fox, rivelando implicitamente che lo studio sta seriamente valutando la possibilità di un sequel. "Confido ancora nella possibilità di ritornare al franchise degli X-Men", ha detto Singer al Pusan International Film Festival, in Corea del Sud, facendo capire di avere più di un motivo per tornare in sella alla regia di un progetto sui mutanti Marvel: "Adoro Hugh Jackman. Adoro il cast". Per Singer, già regista dei primi due film del gruppo mutante, le serie degli X-Men parlano di tolleranza e strutture sociali, e la sua intenzione sarebbe quella di realizzare nuove storie che abbiano come contenuto questi temi: "[Vorrei ancora] ingannare gli spettatori facendo loro credere che stanno vedendo trucchi pirotecnici, mentre in realtà stanno imparando cose su di loro, mentre ascoltano quello che racconto. […] L’elemento che rende eccitante lavorare sulla fantascienza e sul fantasy è che le storie, se sono buone, raccontano della condizione umana".

Magneto: un percorso a ostacoli

L'attore Ian McKellen, che ha interpretato Magneto nella trilogia cinematografica avviata da Bryan Singer nel 2000, ha parlato del suo coinvolgimento nella pellicola dedicata interamente al suo personaggio: "Deve esserci uno script su Magneto in giro, ma io non l'ho letto, quindi suppongo che non mi coinvolga". L'attore è a conoscenza del fatto che probabilmente Magneto si concentrerà sulla giovinezza dell'antagonista degli X-Men, dunque un suo coinvolgimento è improbabile. Questo nonostante il fatto che nell'ultimo capitolo della trilogia, "X-Men: Conflitto finale" sia lui che Patrick Stewart sono stati ringiovaniti grazie alla tecnica CGI, poiché in quel caso è avvenuto solo per poche scene, mentre secondo l'opinione dell'attore sarebbe impensabile girare un intero film in questa maniera. A McKellen non dispiacerebbe però apparire in un cameo, magari comparendo nelle scene iniziali e finali del film, quasi a incorniciarlo. Un ritorno "limitato" non sarebbe d'altra parte una novità, considerando quello dello stesso Stewart in "X-Men Origins: Wolverine": "[Patrick Stewart] era davvero entusiasta di apparire in 'Wolverine'. È stata solo un'ora di lavoro!".
A spendere qualche parola non proprio ottimistica riguardo il possibile futuro adattamento di Magneto è stata poi la produttrice storica del franchise mutante, Lauren Shuler Donner. La Donner ha innanzitutto confermato quanto detto da McKellen sulla difficoltà di un suo ritorno per tutto il film, a maggior ragione se ringiovanito, dati gli altissimi costi richiesti dalla tecnologia Lola per il ringiovanimento degli attori. Ma non sono state queste le uniche parole pessimistiche della produttrice, che è invece arrivata a esprimere importanti dubbi sulla produzione del film in generale, quantomeno in tempi brevi: "Non sono sicura che quel film sia prossimo ad essere realizzato. Lo studio ha un'abbondanza di storie potenziali, e [alla 20th Century Fox] devono fermarsi un attimo e decidere quali realizzare. E Magneto, credo, è in fondo alla lista. Forse lo faranno nell'arco di cinque anni, chi lo sa?". Un'altra bella gatta da pelare, inoltre, sarebbe rappresentata dalla difficoltà di trovare un giovane attore in grado di confrontarsi e saper realizzare un'interpretazione del personaggio che risulti all'altezza degli alti livelli raggiunti da McKellen: questo, secondo la produttrice, sarebbe uno degli aspetti più delicati da affrontare prima dell'eventuale realizzazione della pellicola. La Donner ha comunque espresso il suo apprezzamento per la sceneggiatura confezionata da David Goyer (in passato accreditato già anche nelle vesti di regista, voce evidentemente troppo prematura).

Quebrada

In merito alla possibile trasposizione in pellicola di Quebrada abbiamo contattato per alcuni chiarimenti l'autore del fumetto Matteo Casali. Prima di fornirci ulteriori dettagli, però, lo scrittore ha ripercorso alcune fasi di un progetto già avviato un paio di anni fa, e poi conclusosi in un nulla di fatto, seppure già diversi pezzi erano ormai pronti sulla scacchiera. Coinvolto in quel progetto era il regista Giacomo Cimini ("La Città nel Cielo"), che nel maggio del 2007 ne aveva curato lo spec trailer. Girato dallo stesso Cimini è anche un breve filmato che riprende la coreografia di una sessione di "combattimento" di Paolo e Giorgio Antonini, che fungeva da allenamento per le scene di lotta del film. È stato inoltre svelato il nome della misteriosa attrice che era stata chiamata a recitare nel ruolo di La Pasión. Si tratta di Caterina Murino, che i più ricorderanno per aver recitato in "007: Casino Royale" (2006) a fianco di Daniel Craig, la quale non compare nel suddetto spec trailer ma che ha collaborato con la produzione del film, partecipazione immortalata da alcune foto di cui potete osservare un esempio qui accanto. Appassionata da sempre de L’Uomo Tigre, la Murino si era detta colpita dal soggetto del film e dal personaggio della luchadora al punto di accettare di prendervi parte. Questo è tutto quello che rimane del primo tentativo di trasposizione in pellicola del fumetto sceneggiato da Casali.
Per quanto riguarda il secondo tentativo, la cui produzione, lo ricordiamo, non è solo nazionale bensì internazionale, unendo l’italiana FilmMaker e la canadese Productions Caramel Inc, si è ancora ad una fase iniziale al punto che, ci dice Casali, le due case non hanno ancora scelto né il regista né lo sceneggiatore. A differenza dalla versione del 2007, infatti, Matteo Casali non è stato chiamato a stendere la sceneggiatura ma è stato comunque contattato per fornire la propria consulenza e cercherà, quindi, di fare in modo che il lungometraggio sia il più aderente possibile al suo fumetto.

Nuovi adattamenti: Gintama, Ghost in the Shell, Frenemy of the State, The Living and the Dead, Indestructible Man

Gli annunci di nuove trasposizioni dalla pagina alla pellicola arrivano ormai a ciclo continuo. Ecco dunque le ultime cinque in ordine di tempo.
Gintama: il manga comico fantascientifico ideato da Hideaki Sorachi si appresta a diventare una pellicola prodotta da Warner Bros, che ha registrato il progetto sotto il semplice titolo di "Gintama". Il manga racconta le vicende di un samurai superstite di una Tokyo antica invasa dagli alieni, che insieme ad alcuni compagni affronta diverse disavventure. Interessante notare come la Warner, dopo Akira, sembri continuare a guardare al mercato fumettistico asiatico per avviare nuove produzioni.
Ghost in the Shell: creato da Masamune Shirow, il manga racconta la storia di un'agente di un'agenzia governativa giapponese specializzata in crimini tecnologici. A produrre la pellicola sarà DreamWorks Pictures, insieme ad Avi Arad, Ari Arad e Steven Paul della Seaside Entertainment. La stesura dello script è stata affidata a Laeta Kalogridis ("Alexander", "Birds of Prey").
Frenemy of the State: il titolo edito da Oni Press racconta le avventure di una giovane ereditiera che per riparare a qualche guaio si ritrova a lavorare sotto copertura per la CIA. Opzionato da Universal Pictures e Imagine Entertainment, il fumetto è scritto dall'attrice Rashida Jones, che realizzerà anche la sceneggiatura del film, coadiuvata da Will McCormack. La Jones ha precisato che non sarà lei a interpretare la parte della protagonista: si cerca infatti un'attrice più giovane, intorno ai 20 anni, in quanto uno dei punti di interesse della storia consisterà nel mostrare anche la maturazione del personaggio e la sua responsabilizzazione.
The Living and the Dead: il graphic novel pubblicato nel 2005 dalla Speakeasy Comics, firmato da Todd Livingston, Robert Tinnel (testi) e Micah Farritor (disegni), narra la storia di un perverso assassino che attira le sue vittime per torturarle e in seguito ucciderle, il tutto come parte della sua contorta arte. L'adattamento cinematografico è stato scritto dagli stessi autori e il film sarà affidato alla regia di Brad Anderson, non nuovo a questo genere di produzioni, avendo girato, tra gli altri, "Session 9" e "The Machinist".
Indestructible Man: è una serie ancora non pubblicata dei Platinum Studios, ma già opzionata dalla divisione televisiva della 20th Century Fox, la Fox 21, per essere adattata sottoforma di serial per la TV. La serie racconta la storia di un agente segreto che scopre di non poter essere ucciso, ma che suo malgrado si rende conto che ciò non significa anche essere invulnerabile. Il tono della storia si muove tra il supereroistico e l'umoristico. Il capo dei Platinum Studios, Scott Mitchell Rosenberg, parteciperà alla realizzazione del serial nei panni di produttore esecutivo.

The Pro

Pare che The Pro, la serie scritta da Garth Ennis e disegnata da Amanda Conner, sia al centro di un progetto di adattamento cinematografico che già disporrebbe di una prima bozza di sceneggiatura e di qualche idea su chi debba interpretare la protagonista, anche se ancora non sembra siano coinvolti produttori hollywoodiani. A parlare del progetto è stato qualche giorno fa Jimmy Palmiotti, che ha affermato di considerare l’attrice Sarah Silverman adatta a rivestire il ruolo della protagonista di "The Pro" perché, a suo giudizio, divertente e dotata della "giusta attitudine". La notizia era arrivata inaspettata, poiché fino ad allora non si era fatta alcuna menzione di un film live action basato su The Pro. Nel blog di Palmiotti, poi, nei giorni seguenti è apparsa una possibile nuova candidata, ovvero Ellen Muth (che molti potranno ricordare per la serie "Dead Like Me"), segnalata espressamente dalla disegnatrice Amanda Conner. Palmiotti e la Conner hanno incontrato Ellen Muth mentre si trovavano in Australia e Nuova Zelanda e le hanno consegnato una copia della sceneggiatura.
The Pro racconta la storia di una giovane prostituta che si ritrova improvvisamente dotata di superpoteri, che utilizzerà in modi decisamente anticonformisti. L'adattamento della storia era stato originariamente pensato per una versione animata, poi abbandonata in favore di un film live action la cui lavorazione, tuttavia, è ancora ferma ad una fase preliminare (tanto che l'unico a parlarne, fino ad ora, resta appunto Palmiotti).

Silver Surfer

L'attore Doug Jones, performer cinematografico di Silver Surfer in "Fantastic Four and the Silver Surfer", ha parlato del tanto vociferato spin-off sull'araldo argenteo, dichiarandosi disponibile a riprendere la parte, nonostante il fatto che il progetto potrebbe non andare in porto: "Ci sono rimasti ancora un paio d'anni prima che scada l'opzione per [girare] due film con me, dal momento che un accordo di tre produzioni è normale quando si inizia con un personaggio che potrebbe potenzialmente dare vita a un franchise. Ma con tutte le voci di reboot dei Fantastici Quattro, non ho idea di dove lasceranno Silver Surfer alla fine. Mi piacerebbe rivisitare il personaggio, amo Norrin Radd". Ricordiamo che del progetto si era occupato per qualche tempo lo scrittore J.M. Straczynski scrivendone una sceneggiatura, ma che quel trattamento sembrava essersi arenato senza rimedio.

Brevi

- Diffuse le prime immagini del nuovo adattamento di Buck Rogers, che come vi abbiamo riferito è stato sviluppato come un contenuto per la rete. Come potete osservare, le immagini in questione si rivelano piuttosto fedeli alle prime strisce del personaggio, in quanto ad ambientazione retrò.


- Rispondendo ad alcune domande su "Kick-Ass" del regista Matthew Vaughn, la sceneggiatrice Jane Goldman ha affermato che allo stato attuale la postproduzione è quasi ultimata, mancando solo alcuni interventi sul fronte degli effetti visivi e della colonna sonora. La Goldman ha inoltre rivelato che a breve dovrebbe uscire un primo trailer ufficiale, sul quale si sta al momento lavorando, anche se non ha potuto essere più precisa in merito ai tempi di uscita.

- L'attore Jason Schwartzman ha rivelato di aver visionato una ventina di minuti di "Scott Pilgrim Vs the World" (in cui interpreta il ruolo di Gideon Gordon Graves), e complimentandosi con il regista Edgar Wright ha definito la pellicola come "diversa da qualunque cosa abbiate mai visto", dicendosi convinto che si rivelerà un prodotto di ottima qualità.

- Dopo l'acquisto dei diritti sulle Teenage Mutant Ninja Turtles da parte di Nickelodeon, il nuovo proprietario delle Tartarughe ha confermato nel proprio comunicato ufficiale che lo sviluppo di un nuovo film incentrato sui personaggi (già partito da qualche tempo), continuerà senza sconvolgimenti in collaborazione con Paramount Pictures, con un'uscita prevista per il 2012.

- Al Comic Con di Baltimora, lo scrittore Brian Bendis ha parlato dei collegamenti tra i prossimi film Marvel e "Thor", ribadendo che ci saranno dei fili conduttori che legheranno tra loro le varie pellicole (I due "Iron Man", "The Incredible Hulk", "Thor", "The First Avenger: Captain America", fino al crossover finale, "The Avengers"). L'autore degli ultimi importantissimi eventi Marvel è dunque sceso nello specifico sullo script del Dio del Tuono, ammettendo di averlo letto e di reputarlo "molto, molto buono".

- Diffuse alcune immagini della nona stagione di "Smallville" tratte dalla puntata intitolata "Roulette", in riferimento al personaggio femminile che potete vedere nelle immagini (interpretato da Steph Song) in compagnia di Oliver Queen (Justin Hartley). Inoltre, oltre ai già annunciati membri della JSA nella puntata "Society", è stato rivelato che l'attore Steve Bacic interpreterà il ruolo di Dark Archer nella puntata intitolata "Disciple".



- Con riferimento ai suoi innumerevoli cameo nei film Marvel, Stan Lee ha rivelato che il regista Kenneth Branagh lo ha invitato a tenersi pronto anche per "Thor", seppure non gli ha rivelato in cosa consisterà. Lee ha spiegato che sarebbe pronto a comparire in ogni singola pellicola Marvel, se alcune di queste non fossero girate in altri continenti (come è stato il caso di "X-Men Origins: Wolverine").

- Parlando del più che problematico adattamento di Torso, Brian Michael Bendis (autore del fumetto insieme a Marc Andreyko) ha dichiarato che la situazione si è praticamente azzerata, e che si dovrebbe ripartire da capo (tanto che i diritti sono tornati ai due autori). Bendis ha comunque sottolineato che il progetto in generale è "non ancora morto", scherzando sul fatto che questo potrebbe essere il titolo per il sequel a Gloria e Fortuna, il suo graffiante spaccato a fumetti sull'industria hollywoodiana.

- Parlando della tormentatissima vicenda cinematografica di Wonder Woman, mai veramente approdata ad un punto fermo, l'attrice Eliza Dushku si è detta consapevole del fatto di essere una favorita dei fan per il ruolo della principessa amazzone, e che non disprezzerebbe affatto la parte. Tuttavia, con i piedi ben saldi a terra, l'attrice ha sottolineato come non ci sia proprio nulla di concreto riguardo quel progetto e come, se anche ci fosse, l'attenzione attorno al personaggio è tanta che sarebbe difficile per lei avere la parte.
 
Le news di queste settimane
 


PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

Watchmenhome video: Italia 15/09/2009
X-Men Origins: Wolverine – home video: USA 15/09/2009, Italia 14/10/2009
Whiteoutcinema: USA 11/09/2009, Italia 02/10/2009
Lucky Lukecinema: Francia 21/10/2009
Sherlock Holmes cinema: USA 25/12/2009
Red Sonjacinema: USA 2009
Dead of Nightcinema: USA 2009, Italia 03/2010
The Losers cinema: USA 09/04/2010
Kick-Asscinema: USA 16/04/2010
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010, Italia 30/04/2010
Jonah Hex cinema: USA 06/08/2010
Scott Pilgrim cinema: USA 2010
Green Lantern cinema: USA 17/06/2011
Sin City 2 cinema: USA 2010
Conan cinema: USA 2010
Y The Last Man cinema: USA 2010
Magdalena – cinema: USA 2010
The Witchblade – cinema: USA 2010
Spider-Man 4 cinema: USA 06/05/2011, Italia 06/05/2011
Thor cinema: USA 20/05/2011, Italia 17/06/2011
The First Avenger: Captain America cinema: USA 22/07/2011
Preacher cinema: USA 2011
The Avengers
cinema: USA 04/05/2012


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Redazione Comicus
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