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297°: The Spirit, Watchmen

a cura di Valerio Coppola; testi di Valerio Coppola e Paolo Pugliese
revisione testi e impaginazione di Annamaria Bajo; supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

The Spirit

Questa settimana vi presentiamo una recensione di “The Spirit”, la pellicola diretta da Frank Miller e liberamente tratta dai lavori di Will Eisner.
Si può ben dire che al volgere dell’anno il botteghino non sia stato indulgente con la Lionsgate: dopo la pessima performance di “Punisher War Zone”, infatti, anche “The Spirit” si è rivelata una cocente delusione in termini di incassi (oltre a vedersi piovere addosso una certa quantità di critiche non proprio entusiastiche). La prima prova registica di Miller si è infatti da subito posizionata in maniera non eccelsa nella top ten (settima), non riuscendo poi a risalire la china, e anzi proseguendo inevitabilmente un declino che l’ha portata nona al primo finesettimana di programmazione e già fuori dalle prime dieci posizioni con l’anno nuovo. L’incasso totale della pellicola negli Stati Uniti si è invece fermato a meno di 20 milioni di dollari, per altro confermando definitivamente come un azzardo eccessivo la scelta della Lionsgate di far uscire due film come quelli sul Punitore e su Spirit sotto le feste natalizie.

Watchmen

Vicenda al cardiopalma quella della vertenza giudiziaria tra 20th Century Fox e Warner Bros. per la distribusione di "Watchmen". Dopo la mossa della Fox della settimana scorsa, già si profila un nuovo sviluppo: pare infatti che i legali della Warner e delle Fox si siano accordati per lasciare proprio al giudice Gary Allen Feess (competente sul caso) l'ultima parola sulla possibilità, da parte della stessa Warner, di distribuire la pellicola il 6 marzo negli USA, come originariamente previsto, e indipendentemente da come procederà il processo. Questa mossa presenta, per gli appassionati, due facce: da un lato pone l'uscita della pellicola al riparo da un eventuale prolungarsi dei tempi del processo, che potrebbero far slittare la proiezione anche per un lungo periodo; dall'altro, rischia comunque di sortire un simile esito, nel caso in cui Feess ritenga che la Warner non sia in possesso della titolarità per distribuire la pellicola. La decisione vincolante dovrebbe essere emessa dalla corte il 20 gennaio, anche se la Warner starebbe spingendo perché il giudice si pronunci prima di quella data, in quanto vorrebbe capire per tempo se sbloccare i capitali utili per una promozione massiccia della pellicola. Ricordiamo che Feess è comunque un giudice federale americano (dunque la sua autorità ha valore solo all'interno degli USA) e che in Italia la pellicola verrà distribuita da Paramount International.
Sulla questione giudiziaria ha comunque voluto dire la sua, tramite una lettera aperta, il produttore Lloyd Levin, che per quindici anni, insieme a Larry Gordon, ha detenuto i diritti di adattamento del graphic novel e a lungo ha tentato di far divenire il film realtà, andando puntualmente incontro ai ben noti rifiuti, contrattempi e ostacoli che sono stati una sorta di maledizione per "Watchmen". Levin, oltre a fare un accorato appello a considerare il lavoro di tutte le persone che hanno contribuito negli anni alla realizzazione della pellicola, ha voluto ripercorrere alcune delle tappe salienti della vicenda e fornire la sua versione dell'"inghippo" burocratico che ha portato al processo: "Dal mio punto di vista, il punto cruciale di questa disputa è stato nella tarda primavera del 2005. Sia alla Fox che alla Warner fu offerta la possibilità di fare 'Watchmen'. Fu sottoposto alla loro attenzione un pacchetto, contemporaneamente. Includeva una descrizione del progetto e della sua storia, informazioni sul budget, una sceneggiatura, il graphic novel, e menzionava il fatto che un regista di primo livello fosse coinvolto. e a questo punto, la risposta delle due parti non avrebbe potuto essere più differente". Pare infatti che la Fox non dimostrò il minimo interesse, esprimendo invece in maniera abbastanza esplicita un netto disinteresse su tutti i livelli. La Warner, d'altra parte, pur facendo mostra di qualche perplessità, invitò i due produttori a discutere del progetto, e dopo un anno di collaborazione attiva con lo Studio, si arrivò ad un punto in cui la produzione fu sbloccata, e avendo sotto mano uno script molto simile a quello iniziale rifiutato senza appello dalla Fox. A questo punto, Levin fa notare che se i diritti fossero stati affidati alla Fox, oggi non esisterebbe neanche un film su cui litigare, e che se questo oggi esiste è solo grazie alla Warner. Spostandosi su un piano etico, Levin chiede dunque alla Fox di fare un passo indietro, e di rinunciare al conflitto legale avviato sui diritti distributivi di una pellicola per la quale non ha speso la minima energia intellettuale o materiale.
E a degna conclusione di una settimana all'insegna dei colpi di scena, giunge infine al giudice Feess una richiesta dai legali di entrambe le parti affinché venga rimandata la decisione del 20 (in apparente cotraddizione con gli interessi della Warner di velocizzare i tempi). La richiesta sarebbe dovuta a delle trattative private che le due parti starebbero conducendo, e che potrebbero portare a una svolta positiva per tutta la vicenda. Lou Karasik, legale della Fox, ha definito queste ultime discussioni come "produttive", e ha affermato che a questo punto un rinvio della decisione di Feess risulterebbe "davvero d'aiuto" perché si possa giungere a una conclusione positiva.
Intanto, mentre le dispute Fox e Warner continuano a tenere in ansia i fan di Watchmen, la promozione della pellicola sembra invece non prestare troppa attenzione alla faccenda, e continua spedita con l’uscita di un nuovo contenuto e di numerose nuove immagini (tra cui la copertina della rivista Total Film che avete visto qui sopra). Lanciato inoltre un nuovo sito virale, il New Frontiersman (nel fumetto nome di una testata giornalistica conservatrice), che al momento non offre però alcun contenuto.

  
   

Si è fatto risentire anche il regista Zack Snyder, che ha spiegato perché ha ritenuto di non aggiornare la storia ai giorni nostri, mantenendola invece, come nell’opera originale, intorno alla metà degli anni ’80. Oltre a non voler forzare il contesto da Guerra Fredda per farlo diventare da “guerra al terrore”, Snyder ha spiegato le motivazioni più di tipo narrativo alla base della sua scelta: “Non l’ho aggiornato per un paio di ragioni. Penso che [il personaggio di] Nixon sia stato importante per il film. Non è troppo presente nel film, ma [la sua presenza] dice molto su cosa è un villain. Nel graphic novel è scritto con molta ambiguità se sia o no una cattiva persona. È davvero interessante”.
Ed è tornato a intervenire anche il co-creatore del fumetto, Dave Gibbons, che ha prima di tutto spiegato che se anche il film non dovesse trovare riscontro positivo presso il grande pubblico non se la prenderà particolarmente, non considerando per altro il film come l’obiettivo finale per Watchmen: “Non sono stato a trattenere il respiro tutti questi anni pensando: ‘Oh, ti prego, fai che diventi un film, deve diventare un film’. Ma il fatto che lo stiano facendo, e che lo stiano facendo piuttosto bene, per quello sono abbastanza eccitato”. Gibbons ha poi spiegato come a suo avviso il film potrà essere godibile per chiunque, appassionati come spettatori occasionali: “Ha la ricchezza che ha il fumetto. Ho visto i dieci minuti iniziali forse quattro o cinque volte, e ci sto ancora cogliendo dettagli e sfumature che non avevo visto esserci. Penso che i fan lo ameranno. Penso che il normale pubblico cinematografico abbia ormai abbastanza familiarità con i film di supereroi da sapere di cosa stiamo parlando. Sanno le cose che verranno decostruite”. L’autore ha inoltre raccontato il suo lavoro sul set al fianco di Snyder, il quale lo ha incoraggiato a esprimere critiche nel caso gli sembrasse che l’opera originale venisse tradita. Gibbons si è inoltre occupato di fornire interpretazioni visive di scene che non comparivano nel fumetto e che invece figureranno nella pellicola. Infine, Gibbons ha detto la sua sull’ostilità di Alan Moore nei confronti dell’adattamento del suo capolavoro: “Ha avuto qualche brutta esperienza con Hollywood e non vuole ripassarci. Non è che la metta sul piano morale, non ha nessun problema che io partecipi alla cosa. È del tutto indifferente alla cosa. Non ne vuole parlare, non vuole saperne nulla. Mi dispiace perché penso che questo derivi da un certo grado di scontentezza da parte sua”.
Ma le iniziative promozionali sono movimentate anche sul fronte commerciale, con la presentazione di gadget come portachiavi, calendari, berretti, spille, segnalibri, tazze e quant'altro.

  
  
  

È stato inoltre annunciato che "Tales of the Blak Freighter", la storia di pirati che fa da sottotrama a Watchmen e che per la versione filmica è stata convertita in una animazione, ha ricevuto un rating R (vale a dire che anche questa, come il film, non potrà essere vista dai minori di 17 anni senza la presenza di un adulto). Ricordiamo che "Tales of the Blak Freighter" uscirà in DVD in contemporanea con la proiezione di "Watchmen" nelle sale, ma che sarà poi integrabile anche con la visione del film grazie alla sua inclusione nelle future edizioni home video di "Watchmen".

X-Men Origins: Wolverine

La pellicola sul più famoso mutante Marvel continua a ricordarci la sua imminente uscita (tra aprile e maggio) con una presenza pressoché continua nel circuito mediatico e multimediale. Anche questa settimana è stata infatti diffusa una nuova foto ufficiale tratta da “X-Men Origins: Wolverine”.

La pellicola diretta da Gavin Hood ha inoltre conquistato la copertina della rivista Wizard, mentre per promuovere il videogioco tratto dal film sono state diffuse tre nuove immagini ed è stato lanciato il sito ufficiale ad esso dedicato.

  

Intanto, è stato confermato che, come già anticipato qualche tempo fa, delle riprese aggiuntive si svolgeranno a Vancouver tra il 12 e il 24 gennaio. Non è stato specificato l'oggetto di queste nuove riprese.

Thor

Non è un segreto che, per quanto riguarda l'"operazione Avengers" (il megacrossover cinematografico che riannoderà i fili delle pellicole prodotte dai Marvel Studios), la preoccupazione che più pesa sulle teste pensanti coinvolte nel progetto sia il coinvolgimento di Thor e l'integrazione della sua pellicola. Il problema, espresso a più riprese anche dalle persone al lavoro sul franchise di Iron Man (che di tutta l'operazione è stato un po' il trampolino di lancio e continuerà ad essere la spina dorsale), è quello di riuscire a far accordare nella maniera più organica possibile il mondo magico/mitico del dio nordico con quello realistico e tecnologico tratteggiato finora sia da "Iron Man" che da "The Incredible Hulk".
Il sito IESB.net rilancia ora una notizia (a quanto pare proveniente da fonti affidabili) che potrebbe rappresentare un primo passo in direzione di una soluzione al problema. Pare infatti che alla sceneggiatura del film sia stato aggiunto il personaggio di Donald Blake, l'alter ego umano del Dio del Tuono. Secondo IESB, inoltre, il regista della pellicola, Kenneth Branagh, si sarebbe ritagliato una parte da interpretare all'interno del film, come d'altra parte è sua abitudine fare. Al momento nessuna delle due notizie ha ricevuto alcun commento da parte dei Marvel Studios.

Iron Man 2

Lo sceneggiatore di "Iron Man 2", Justin Theroux, ha rilasciato a MTV alcune dichiarazioni sui temi che saranno toccati nella nuova storia, con anticipazioni su ciò che il pubblico potrebbe aspettarsi di vedere nel sequel. Lo sceneggiatore ha sottolineato che il tema più importante del film sarà quello dell'identità dell'eroe, sviluppando le conseguenze della rivelazione di Tony Stark nel finale del primo film. Per Theroux, Tony Stark è il primo supereroe cinematografico senza un'identità segreta e l’argomento da approfondire ed evidenziare sarà proprio la dimensione umana e realistica del protagonista: "[Rispetto al primo] la cosa più ovvia da migliorare – beh, non proprio migliorare, più che altro lavorarci – è che ora lui è un eroe che vive nel mondo reale. È unico [nel panorama del cinefumetto]".
Sul fronte del cast, oltre alla possibile partecipazione rivelata in settimana di Mickey Rourke e Rockwell, anche l'attore Paul Bettany, che nel primo film prestò la voce all'intelligenza artificiale Jarvis, ha confermato che riprenderà il ruolo.

Judge Dredd

Appena il mese scorso era stata resa nota la notizia di un accordo tra lo studio cinematografico DNA Films e la casa editrice inglese Rebellion riguardante un nuovo adattamento cinematografico di Judge Dredd, il granitico giudice/poliziotto/esecutore di una megalopoli del futuro, nonché uno dei personaggi di punta del fumetto britannico. Primo sviluppo concreto e visibile del progetto è stata la recente pubblicazione in rete degli studi preliminari per il look del personaggio e della metropoli in cui agisce. I design inerenti Dredd, alcuni scorci della città ed una squadra di Giudici anti-sommossa, sono stati realizzati da Jock, che ha volutamente tentato di differenziare la nuova versione del personaggio da quella portata al cinema nel 1995 da Sylvester Stallone.

 

Tintin: i gemelli ci sono

Il sito Ain't It Cool riporta la notizia della conferma, nel cast di "Tintin", degli attori Simon Pegg e Nick Frost. I due dovrebbero andare a ricoprire i ruoli dei due detective Dupond e Dupont (o Thompson e Thompson, che dir si voglia). Al momento, però, e ad appena un mese da quello che dovrebbe essere l'inizio della effettiva produzione del film, Pegg e Frost sarebbero gli unici due attori sicuri del cast, insieme a Andy Serkis, destinato al ruolo del Capitano Haddock. Ricordiamo che il progetto di adattamento di Tintin prevede tre pellicole, la prima delle quali sarà diretta da Steven Spielberg, seguito nella seconda da Peter Jackson, mentre per la terza non sono ancora stati fatti nomi. Poco tempo fa, inoltre, erano stati risolti i problemi di finanziamento che sembravano mettere in pericolo la produzione.

Y: The Last Man

Il regista D.J. Caruso è tornato per l'ennesima volta a parlare degli sviluppi dell'adattamento cinematografico di Y: The Last Man, la serie Vertigo scritta da Brian K. Vaughan e disegnata da Pia Guerra. In particolare, Caruso si è concentrato sul lungo processo di scrittura della sceneggiatura: "Sì, ci è voluto un po'. Penso sia una di quelle [occasioni] in cui il materiale originale è roba fantastica, è grande, solo difficile da forgiare nella forma di una sceneggiatura cinematografica. Io ho provato a ragionare come se fosse una trilogia, e penso che [su questo] tutti siano d'accordo, ma allo stesso tempo, anche solo fare bene il primo film e trovare i giusti ritmi e sapere cosa mettere dentro, è stato davvero duro". Il regista ha comunque spiegato di non essere solo nell'impresa, e che con l'aiuto di persone preparate conta di produrre un buon lavoro in tempi ragionevoli: "Abbiamo grandi menti come David Goyer, Carl Ellsworth e Brian K. Vaughan, e io sto lavorando con loro per smontarlo e metterlo giù. E ci siamo quasi. So che è un processo lento, ma penso che con il tempo ce la faremo. Ci arriveremo, e ci arriveremo bene, ma abbiamo avuto un'ottima svolta un paio di settimane fa nella fase finale, e si spera che ci siamo".

Shazam: un passo indietro

Pare che il successo di "The Dark Knight" potrebbe rivelarsi nocivo per qualche altra produzione. Lo sceneggiatore John August ha infatti dato notizia dal suo blog che "Shazam!", il film sul Capitan Marvel della DC Comics, sembra ormai spirato in un niente di fatto. August ha ripercorso le varie fasi di scrittura della sceneggiatura che, prima sotto l'etichetta New Line Cinema, poi sotto quella Warner Bros., avevano portato a definire la storia di Capitan Marvel come una commedia d'azione a tema supereroistico, orientata a un pubblico giovanile (lo stesso August l'aveva definita come un "Big" con i superpoteri). Tuttavia, nonostante questa apparisse in linea di massima la soluzione ideale per il personaggio, anche tenendo conto della sua storia editoriale, nei mesi estivi la Warner ha chiesto ad August uno script più adulto e oscuro, e in cui il villain Black Adam avesse maggior spazio. Già non contento di questa situazione, lo sceneggiatore racconta di essersi comunque messo al lavoro su questa nuova versione dello script (che per contratto era l'ultimo che era tenuto a realizzare), spiegando che a suo dire il cambio di direzione impresso dalla Warner sarebbe appunto da attribuire al colossale successo della pellicola su Batman e al contestuale e sostanziale flop di pellicole indirizzate a un target giovanile come "Speed Racer". August ha infine fatto il punto, raccontando la situazione definitiva che ha trovato di ritorno da un suo viaggio: "Quando sono tornato il progetto era morto. Per 'morto' intendo che non si realizzerà. Penso che non sia proprio nel radar dello studio. Potrebbe tornare in un'altra incarnazione con un altro scrittore, ma posso dire con una certa sicurezza che non sarà la versione che ho sviluppato io".
Allo stato delle cose, in ogni caso, il regista Peter Segal è ancora a bordo del progetto, mentre la Warner non ha annunciato alcuna novità riguardo "Shazam!".

Batman

Oltre alla discreta mole di nomination accumulate da "The Dark Knight" nei giorni scorsi, il film ha fatto incetta di premi anche ai People Choice Awards, cioè i riconoscimenti ufficialmente riconosciuti dal pubblico. I premi vinti sono stati nelle categorie per il miglior film, il miglior film d'azione, il miglior cast, il miglior supereroe e la miglior coppia di personaggi. Ritirando il premio, Christian Bale lo ha voluto dedicare a Heath Ledger.

  

Proprio in occasione di questa cerimonia, il produttore della pellicola Charles Roven è stato sentito a proposito del possibile sequel. Roven ha così ribadito che Nolan e l'altro sceneggiatore, David Goyer, stanno discutendo intensamente per trovare un'interessante storia da raccontare, facendo comunque capire che si è in una fase positiva per quanto riguarda ulteriori sviluppi. A una domanda sulla scomparsa di Ledger e sui riflessi che questo avrà sulla continuazione del franchise (visto che il personaggio di Joker non è morto alla fine di "The Dark Knight"), il produttore ha sottolineato come, nonostante la grande interpretazione di Ledger, la storia di Batman ha una sua forza e si regge da sola, e ha comunque invitato a tenere ben distinti il personaggio e la storia dall'attore (suggerendo implicitamente che, se ci fosse necessità, Joker potrebbe anche essere interpretato da altri attori).
E proprio a Heath Ledger è stato tributato un altro premio come miglior attore non protagonista. Il premio, ritirato per lui da Christopher Nolan, è stato riconosciuto da una manifestazione parallela a quella del pubblico, i Critics' Choice Awards (premi della critica), che hanno anche promosso "The Dark Knight" miglior film d'azione per il 2008.

The Night Projectionist

Variety informa che Myriad Pictures si è accordata con l'editore Studio 407 per produrre un fumetto pubblicato da quest'ultimo. Si tratta di The Night Projectionist, serie scritta da Robert Heske e disegnata da Diego Yapura che racconta della vicenda degli avventori di un cinema durante la festa di Halloween che, invece di trovarsi a vedere una serie di film a sfondo vampiresco, si trovano invece intrappolati nella sala cinematografica in compagnia proprio di vampiri. Myriad Pictures e Studio 407 sono così alla loro seconda collaborazione, dopo "Hybrid" (le cui riprese comunque non sono ancora iniziate).

Superman: senza Lex Luthor?

Latino Review riporta un rumor, che sostiene provenire da fonti affidabili e informate, secondo cui la Warner Bros. si starebbe orientando a non fare di Lex Luthor il villain principale per il prossimo appuntamento cinematografico di Superman, preferendo concentrarsi su un personaggio di maggior impatto scenico, come il più volte citato Brainiac. In effetti, la notizia troverebbe riscontro in ciò che avevano fatto capire gli addetti ai lavori solo un paio di settimane fa, quando avevano spiegato che il nodo maggiore per il prossimo film stava proprio nel trovare un antagonista in grado di reggere la storia, e così facendo avevano indirettamente rivelato di non volersi affidare nuovamente al solo Lex Luthor. E anche il nuovo rumor non rende noto il destino che verrebbe riservato alla nemesi di Superman, vale a dire se non prenderà proprio parte al film o se comparirà in un ruolo di secondo piano. Ricordiamo inoltre che al momento non è ancora ben chiaro se questo prossimo progetto cinematografico su Superman si configurerà come un reboot, o se piuttosto riprenderà le mosse da "Superman Returns", anche se questa seconda ipotesi risulta nettamente minoritaria. Anche il coinvolgimento di Bryan Singer, infatti, regista della pellicola del 2005, è uno degli elementi tutt'altro che certi, così come, a questo punto a maggior ragione, la possibilità di far valere la clausola del contratto dell'attore Kevin Spacey che lo obbligherebbe a tornare nei panni di Lex Luthor.

Goyer sui film DC: tutto in pausa

Una talpa di lusso ha fatto il punto, nei giorni scorsi, sui vari film tratti da personaggi DC che la Warner Bros. (proprietaria dell'editore) avrebbe più o meno messo in cantiere. A parlare è stato David Goyer, al lavoro su diversi adattamenti DC o Vertigo per la Warner, e tra le altre cose sceneggiatore di "The Dark Knight". Secondo Goyer, molti dei progetti più o meno avviati sarebbero stati messi al momento in stand by così da permettere al colosso cinematografico di rimodulare una strategia generale sui supereroi DC, anche tenendo conto del piano organico che i Marvel Studios (di fatto il competitore diretto in questo campo) realizzeranno nei prossimi tre anni: "Un sacco di film DC alla Warner Brothers sono in pausa mentre si cerca di capire, finché non se ne verranno fuori con qualche nuovo piano, metodologia, o cose del genere, quindi è stato premuto pausa su tutto al momento". Goyer ha spiegato come però questo momento stazionario sia più per sfruttare a fondo il trend positivo che per potenziali blocchi della macchina produttiva della Warner: "C'è stato il doppio colpo dell'uscita di 'Iron Man' e 'The Dark Knight', quindi ora più che mai penso che [alla Warner] abbiano capito. Penso che la DC sia stata responsabile del 15% delle entrate della Warner Brothers quest'anno, o qualcosa di eccezionale intorno a quella cifra, così hanno capito che quello fumettistico è diventato un nuovo genere, uno dei generi di maggior successo". Tra i progetti in causa dovrebbero esserci quello su Flash, il rilancio di Superman (appunto) e a questo punto, come è facile immaginare anche dalle notizie di questa settimana, "Shazam!". Altri progetti che da qualche tempo stazionano nel limbo sono inoltre i film su Wonder Woman e sulla JLA, mentre decisamente più avviati paiono essere "Green Lantern" e "Jonah Hex", per i quali all'attuale stadio di avanzamento pare più improbabile un blocco.

Smallville

Nei giorni scorsi è circolato per la rete un rumor che voleva l'attore Tom Welling molto vicino a firmare per una nona stagione di "Smallville": stando alla voce, lanciata dal sempre informato Michael Ausiello, mancherebbe ormai solo la definizione degli ultimi dettagli, ed il contratto potrebbe poi essere firmato. Ricordiamo che al momento la produzione di una nona stagione di "Smallville", stando alle fonti ufficiali, è tutto fuorché certa.
Sentito anche l'attore Michael Rosenbaum (Lex Luthor), che in una recente intervista ha affermato che potrebbe tornare nei panni del personaggio che l'ha reso famoso solo per un paio di episodi conclusivi dell'ottava stagione, e a patto di non doversi nuovamente rasare i capelli.

Brevi

- All’età di 84 anni è morto Pat Hingle, interprete negli anni ’80 e ’90 del Commissario Gordon nei due film di Batman diretti da Tim Burton e in quelli diretti da Joel Schumacher.

- Particolare iniziativa promozionale a Los Angeles per “Coraline”, la pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman e diretta da Henry Selick. In località Melrose, infatti, la facciata di un intero negozio è stata ricoperta di un pannello che riprende alcune immagini, temi e frasi del film.


- Intervistato da MTV a proposito della scelta del nuovo regista Jimmy Hayward per "Jonah Hex", l'attore Josh Brolin lo ha definito "straordinario" e in grado di portare alla pellicola qualcosa di "davvero unico", esibendo un grado di coinvolgimento che fa apparire sempre più probabile la sua partecipazione al progetto nel ruolo del protagonista, nonostante manchino ancora atti concreti per averne la certezza.

- Harvey Weinstein, già produttore di "Sin City", ha affermato di essere in attesa di una scenggiatura di Frank Miller per "Sin City 2", che a quanto pare sarebbe stata quasi ultimata. Una volta ottenuto lo script, ha spiegato Weinstein, il film avrà la massima priorità.

- Dopo la prima scrematura di candidati alle nomination all'Oscar, nelle rose dei sette film che potrebbero arrivare a contendersi i vari premi rimangono in corsa per gli effetti speciali "Iron Man", "The Dark Knight" e "Hellboy II: The Golden Army". Questi ultimi due restano anche nella sezione make-up. Le candidature finali verranno annunciate ufficialmente il 22 gennaio.

- In un'intervista rilasciata alla rivista Empire, il regista Sam Raimi, che a breve dovrebbe iniziare a lavorare seriamente a "Spider-Man 4", ha espresso la sua passione per il personaggio di Morbius, il vampiro vivente, e il suo gradimento per un'integrazione tra supereroi e soprannaturale, tipica di certi prodotti Marvel.

- L'attore Tim Roth, che nel recente "The Incredible Hulk" ha interpretato il ruolo di Emil Blonsky, ha dichiarato che, oltre ad aver firmato per altri due film, avrebbe un certo piacere nel tornare a lavorare con il regista Louis Leterrier per eventuali sequel, su cui però al momento non c'è nulla più che una generica volontà di andare avanti da parte di alcuni dei produttori.

- L'attrice Teresa Palmer, intervistata dall'Herald Sun, ha dichiarato di essere sempre disponibile a interpretare il ruolo di Talia Al Ghul nell'eventuale film sulla Justice League diretto da George Miller, spiegando però di non sapere se effettivamente verrà realizzato questo film, che la maggior parte degli elementi concorrono comunque a far ritenere quanto meno improbabile.

- In una recente intervista il regista Zack Snyder ha manifestato il suo interesse per un’eventuale, e del tutto ipotetica, regia di un adattamento de Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro di Frank Miller, dicendosi comunque conscio del fatto che la Warner e la DC al momento non prenderebbero neanche lontanamente in considerazione la cosa.

Le news di queste due settimane




PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

The Spirit cinema: USA 25/12/2008, Italia 25/12/2008
Punisher: War Zone cinema: USA 05/12/2008, Italia 03/04/2009
Coraline cinema: USA 06/02/2009
Yattâman - cinema: Giappone 07/03/2009
Watchmen cinema: USA 06/03/2009, Italia 06/03/2009
Dragonball cinema: USA 13/03/2009, Italia 10/04/2009
Kick-Ass cinema: USA 04/2009
X-Men Origins: Wolverine cinema: USA 01/05/2009, Italia 30/04/2009
Transformers: Revenge of The Fallen - cinema: USA 26/06/2009
Lucky Luke - cinema: Francia 21/10/2009
Sherlock Holmes cinema: USA 20/11/2009
Red Sonja - cinema: USA 2009
Dead of Night - cinema: USA 2009
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010
Thor cinema: USA 16/07/2010
Green Lantern cinema: USA 2010
Sin City 2 cinema: USA 2010
Conan cinema: USA 2010
Y The Last Man cinema: USA 2010
Jonah Hex cinema: USA 2010
Torso cinema: USA 2010
Tintin - cinema: USA 2010
The First Avenger: Captain America cinema: USA 06/05/2011
Spider-Man 4 cinema: USA 05/2011
The Avengers cinema: USA 15/07/2011
The Losers cinema: USA 2011
Preacher cinema: USA 2011

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