Attenzione: la seguente news potrebbe contenere spoiler!

Il group editor Matt Idelson insieme agli scrittori Grant Morrison, J. Michael Straczynski, Scott Lobdell e Mike Johnson hanno presenziato il panel dedicato a Superman e “famiglia”.

Morrison, l’autore di Action Comics che ripartirà dal #1, ha raccontato al pubblico che il suo Superman sarà più giovane e più accessibile al pubblico. Se l’Uomo d’Acciaio della serie All-Star è un personaggio maturo e più avanti con gli anni rispetto l’attuale continuity, quello di Action Comics sarà “in erba”,  alla prese con il suo inconfondibile costume e con problemi terra-terra.
Nella testata ammiraglia scritta dall’artista George Perez e disegnata da Jesus Merino si assisterà a storie incentrate su retroscena degli ultimi cinque anni.

Straczynski ha spiegato che il secondo volume di Superman: Earth One sarà focalizzato su Clark Kent e sul suo coinvolgimento a 360 gradi nella vita di Metropolis.

Lobdell a proposito del suo Superboy ha spiegato che Connor sarà rapito all’inizio della storia e analizzato per ricostruirne la natura dal gruppo conosciuto con l’acronimo N.O.W.H.E.R.E. Piuttosto che rielaborare il personaggio dalle origini ha continuato l’autore, si assisterà ad una spiegazione più approfondita dei suoi poteri.

La serie Supergirl di Johnson sarà in sintonia con la filosofia dei nuovi 52 titoli in arrivo per fine estate e ci presenterà una Kara rinverdita e più fresca, alle prese con il mistero di come sia finita sulla Terra.

Le domande dal pubblico hanno fatto emergere come al solito diverse curiosità.
Steel (Acciaio) sarà già presente a partire dal numero 1 di Action Comics e presente per tutta la prima run di sei numeri ha rivelato Morrison, ma con un ruolo inusuale così come dalla prima uscita ci sarà già un accenno alla Legione dei Supereroi, mente per ora non ci sono progetti per Krypto.
Johnson ha dovuto ammettere che nella sua serie non avremo un vero e proprio reset ma molte cose di Supergirl cambieranno radicalmente.
Lobdell ha invece reso noto che per il primo anno di Teen Titans il super-cattivo di riferimento sarà proprio Superboy, mentre non ci sono piani per Superboy Prime e che la serie scritta da lui e disegnata da Brett Booth sarà per diversi motivi avvicinabile a  Young Justice.

Lex Luthor sarà quasi un “bravo ragazzo” nella sua Action Comics ha poi detto Morrison, uno scienziato al lavoro per il governo, mentre  Straczynski ha aggiunto che vedremo presto in azione questo personaggio nella sua ”Terra Uno” che è decisamente, ha concluso, un libro per un pubblico adulto a differenza degli altri.

N.O.X. è la squadra speciale della U.E. per gli affari sporchi, formata da elementi di varie nazioni europee per difenderne l’interesse comune. Il primo episodio è incentrato sull’Uzbekistan e lo strategico crocevia della piana di Fergana.
Se la sceneggiatura di Alessandro Bottero è buona, le tavole di Matteo Giurlanda pulite e curatissime, è il soggetto invece a zoppicare.

Sempre più frustrati dall’opportunistica politica dei vari paesi europei, ultima la guerra libica in corso, fa quasi sorridere una task force che agisca a favore di un fantomatico interesse comune. La divisione che contraddistingue i paesi della U.E. si riflette invece in scaramucce e gelosie tra gli elementi della squadra, difficilmente credibili e accettabili per un gruppo di “super-professionisti” che dovrebbe mostrare una coesione ed affiatamento quasi disumano.
Quest’ultima mini Star Comics non sembra cogliere nel segno come le altre e pretendendo di esserne la più concreta e realistica oggi in edicola, risulta invece a nostro avviso la più surreale.

I grandi personaggi, per spessore, fama e tradizione, si prestano ad ogni interpretazione e alla massima versatilità; sui Titani, per esempio, ha lavorato il fior fiore degli autori, scrivendo pagine indimenticabili. Ma questa nuova versione, è qualcosa davvero di imprevedibile e una piacevole scoperta.
Piccoli Titani (Tiny Titans), infatti, che fa il verso ai Giovani Titani (Teen Titans) dove in lingua originale si gusta anche la divertita assonanza e somiglianza del titolo, è un albo leggero e spassoso.

Art Baltazar e Franco Aureliani sono gli autori di questo nuovo, riuscitissimo baby DC Universe, dove dei piccoli Robin, Kid Flash, Wonder Girl, Speedy, Cassie, Cyborg, Aqualad, Beast Boy e altri ancora, sono i protagonisti di una scuola elementare unica nel suo genere, avente il compito di formare i giovani assistenti dei grandi supereroi della Terra.
Il volume raccoglie i primi sei numeri della serie americana che presenta in brevissimi racconti autoconclusivi le marachelle e le avventure quotidiane di questi piccoli, adorabili “super-monelli”. La vivacità delle vignette e la forza comica e ironica delle gag è rafforzata dalla scelta felice di aver inserito alcuni personaggi del corrispettivo Universo DC adulto in ruoli chiave, come Deathstroke quale preside della scuola, Doctor Light quale insegnante di scienze e un sempre irresistibile Alfred nel suo ruolo naturale, ovvero maggiordomo di Batman e del “signorino” Robin.

Ogni breve episodio è strutturato sul modello della striscia a fumetti sia nell’impostazione della sceneggiatura che nel tratto e nella realizzazione grafica. Si sta parlando di una serie che ha raccolto diversi riconoscimenti e vinto un Eisner Award come “miglior pubblicazione per ragazzi” nel 2009. Ma il volume è per tutti, per il lettore adulto e per il fan accanito dei grandi personaggi della DC Comics. Proprio quest'ultimo, anzi, potrà gustarlo maggiormente nella sua leggerezza e ironia, e per i richiami e i riferimenti alla continuity principale, che non sono pochi.

Si tratta nel complesso di un fumetto ben riuscito nel suo intento divertente, con una sapiente realizzazione delle sceneggiature e dei disegni, a dimostrazione di quanto la semplicità possa esser frutto di grande inventiva e capacità.

Yoric Malatesta è un diverso; è affetto da sindrome di Asperger, una forma di autismo "ad alto funzionamento". Il suo quoziente intellettivo è sopra la media, eppure a causa del suo disturbo è uno scorbutico incapace di relazionarsi con il prossimo: “un mostro incomprensibile”, verrebbe da direbbe alla Blaise Pascal, e dunque emblema dell’uomo nella sua squisita complessità.
Rita Porretto e Silvia Mericone dimostrano che la lista degli investigatori tipo, di  quelli che funzionino nella fiction, non è esaurita: c’è ancora spazio per questo Dr. Morgue (dottor Obitorio). Il suo protagonista infatti svolge il mestiere di  “coroner”,  ovvero di medico legale, perito della polizia in casi di morti sospette, nella città canadese di Montreal.

Yoric è una personaggio spigoloso e ruvido per per i comprimari della storia così come per il lettore. Sembra accusare una particolare ostilità verso le donne, anche se in generale le sue relazioni sociali sono pressoché nulle, ma mostra un interesse particolare nei confronti di una prostituta sua amica; è freddo e duro verso il prossimo, ma il nostro “spaccamorti” sembra avere un dialogo e una sensibilità speciale verso i cadaveri; gli esseri umani vivi non suscitano in lui praticamente alcun interesse e sentimento, ma una volta inerti e svuotati dell’alito vitale diventano un libro aperto e degni di un rispetto e di un tatto inusuali da parte del protagonista.

Un altro eccellente progetto nasce e decolla in Star Comics, almeno a giudicare dal primo numero. Un  albo che ci offre un noir a tutti gli effetti, ambientato in Canada, come anticipato, e incentrato su delitti ed esecuzioni di matrice antica, le impiccagioni, con una disquisizione colta e intrigante sui nodi scorsoi.
Ottimi il soggetto e la sceneggiatura, coadiuvati dai disegni e alle tavole ficcanti di Francesco Bonanno, autore del progetto assieme alle due scrittrici.
Peccato per l’uscita bimestrale e la miniserie annunciata di sole sei uscite. Per il resto il lettore gode e il fumetto italiano ringrazia.