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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

SDCC '12: Captain Canuck ha uno sceneggiatore

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Dopo l’annuncio al Comic-Con dell’anno scorso, i lavori su Captain Canuck, film tratto dall’omonimo fumetto con protagonista il supereroe canadese, sembravano essersi fermati. Finalmente, The Hollywood Reporter segnala che la sceneggiatura del film è in via di sviluppo a opera di Arne Olsen, scrittore canadese artefice di Power Rangers – Il film.

Prodotto dallo studio Mind’s Eye Entertainment, il film si basa su una serie a fumetti creata nel 1975 da Richard Comely e sviluppato, dal secondo numero, da George Freeman.

Stop dei film DC al cinema?

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Man of Steel, il film di Superman diretto da Zack Snyder, è l’unico film tratto dai fumetti DC attualmente in produzione. Lo annuncia il Los Angeles Times in un interessante articolo che analizza le recenti disavventure filmiche della DC Comics e il successo a singhiozzo della compagnia nel settore.

Nel pezzo appare chiaro come l’unico vero e solido successo sia stato l’aver ingaggiato Christopher Nolan: i vertici DC ora non sanno come replicare la formula usata, sempre che ce ne sia stata una, visto che, secondo gli insider, il processo creativo del regista "È simile a una scatola nera sulla quale i dirigenti non possono mettere bocca".

Stando alle attuali condizioni, non usciranno film targati DC per altri tre anni (salvo, appunto, il Superman di Snyder e l'ormai imminente Batman di Nolan)
Nessun altro film sembra infatti essere stato approvato e i pochi progetti in via di sviluppo sono ancora in fase di scrittura o, peggio, alla ricerca di una linea narrativa da seguire. Nessun annuncio di attori, registi o sceneggiatori legati a una pellicola (eccetto per JLA e Wonder Woman ndr), nessuna data d’uscita.

Lo ha confermato il presidente della divisione cinematografica della Warner Jeff Robinov, aggiungendo di essere al lavoro per colmare la grave lacuna: "La mia speranza è che nel prossimo mese saremo pronto a stendere un piano organizzativo per prossimi film DC".

Paperman: parla il regista

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Dalle immagini promozionali e dalla proiezioni al festival d'animazione di Annecy, Paperman sembra essersi imposto come uno dei lavori più innovative e pionieristici dell’ultimo decennio, grazie alla sua particolare commistione di disegno animato e grafica computerizzata.

In un’intervista con Cartoon Brew, John Kahrs, ex-animatore Blu Sky e Pixar e dal 2007 in Disney, per la quale ha supervisionato l’animazione di Rapunzel – L’intreccio della torre, ha rivelato la genesi del cortometraggio. Due le motivazioni che hanno spinto il regista a lavorare sul corto, la cui realizzazione ha occupato il team di animatori per più di un anno: dopo l’incarico come supervisore di Rapunzel, Kahrs ha capito come gran parte del lavoro degli animatori non arrivava puro sullo schermo e ha deciso di riportare quel tipo di disegno in primo piano, attraverso la CGI; inoltre, per una ragione molto pratica, le animazioni su Ralph Spaccatutto non sarebbero iniziate prima di un anno, dando quindi modo a gran parte della produzione di potersi concentrare su un altro progetto.

Paperman, una storia d’amore e sull’alienazione dell’individuo nella New York degli anni quaranta, segnerà il debutto di  un nuovo programma d’animazione chiamato Meander. Ideato da Brian Whited, Meander è un software di disegno a base vettoriale che permette all’artista di manipolare la linea dopo averla disegnata, dando alla sequenza lo stile grafico peculiare dell’animatore che vi ha lavorato (specifica che tenda a perdersi con l’animazione computerizzata): "È come dipingere su una superficie in CGI e la cosa bella è che il disegno appare davanti a loro, non devono aspettare che venga renderizzato. Sta davanti a loro e possono vedere tutto quello che stanno facendo".

Tra le fonti di ispirazioni citate compaiono il lavoro di Milt Kahl, celebre animatore responsabile del personaggio di Roger in La carica dei 101, film che faceva uso della tecnica della xerografia per bypassare il processo di ripulitura dell’animazione, risparmiando così tempo e denaro. L’unica conseguenza di questo processo era la perdita di definizione nel disegno a causa dei molteplici tratti a matita lasciati sul personaggio: ciò che l’animatore disegnava era ciò che compariva sullo schermo. Uno stile che sembra venire ripreso in Paperman: "Una delle cose di cui sono fiero è il fatto che il corto è una celebrazione della linea" ha dichiarato il regista, "Kahl non voleva che la linea venisse cancellata, voleva che l’energia originaria, la velocità del tratto e l’espressività della linea rimanessero intatte".

Il corto, stando alle dichiarazioni rilasciate dalla produttrice Kristrina Reed, già al lavoro sul primo film Disney-Marvel, è il primo passo verso un papabile lungometraggio realizzato interamente con questa tecnica.

Non resta che attendere qualche mese, quando Paperman verrà proiettato davanti alle copie cinematografiche di Ralph Spaccatutto, per giudicare con i nostri occhi la qualità del cortometraggio.

Christopher Nolan parla del film della Justice League

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Mentre si avvicina l’uscita di The Dark Knight Rises, gli occhi di tutti sono già puntati al futuro: quello del personaggio, orfano di Christopher Nolan, e quello dello stesso regista, a tutt’oggi avvolto nel mistero.

Nolan ha infatti ribadito che il suo allontanamento da Gotham è definitivo: "Batman sopravvivrà a tutti noi e la nostra interpretazione è soltanto la nostra interpretazione. Ovviamente, la consideriamo conclusa, ma la cosa bella di Batman è che vivrà abbastanza a lungo da poter essere interpretato dalle generazioni future. La Warner dovrà decidere cosa fare nel futuro, noi abbiamo detto la nostra sul personaggio".

Se la sua partecipazione ad altri lungometraggi dedicati al supereroe di Gotham sembrava quindi fuori questione da tempo, molti speravano in suo coinvolgimento, sulla falsariga di quanto avvenuto con Man of Steel, dove Nolan ha ricoperto il ruolo di produttore, al film della Justice League, in cui Batman sarebbe parte di un cast corale che include i più famosi eroi DC. L’ Associated Press riporta invece le categoriche parole del regista sull’argomento: "Non ho altri piani per Batman e, certamente, non sono coinvolto con alcun film della Justice League".

Sfumata questa (remota) possibilità, la Warner si trova ora a dover prendere delle decisioni sul progetto, che sembra ora rivitalizzato dal successo della pellicola dedicata ai Vendicatori. Un primo tentativo concreto era avvenuto nel 2007, quando George Miller (Happy Feet, Mad Max) era stato ingaggiato per portare sullo schermo le avventure dello squadrone DC.

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