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Sock Monkey Treasury

Finalmente in Italia giunge per la prima volta la collezione definitiva delle storie di Sock Monkey, opera commerciale derivata dalla più caustica e undergruond Maakies di uno dei più grandi cartoonist americani, Tony Millionaire, in una fantastica edizione che ricalca quella Fantagraphics originariamente pubblicata in patria.
Siamo di fronte ad un vero gioiello dell’arte sequenziale con splendide tavole che toccano vette artistiche sublimi e apparentemente uniche grazie all'abilità di Millionaire che sta proprio nel riuscire a coniugare un impatto visivo stupefacente con la capacità di trasmettere grande pathos, tramite i suoi disegni, oltre che atmosfere coinvolgenti e ammalianti.

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Il volume raccoglie le storie autoconclusive di Zio Gabby, la sock monkey protagonista dell’opera, e del suo amico Sir Corvo, un volatile di pezza, che cercano di esplorare il mondo facendo conoscenza di tutto ciò che è loro ignoto, sperimentandolo direttamente sulla loro pelle, nel bene e nel male, dando vita ad avventure bizzarre dall’esito incerto, che mescolano generi e stili diversi.
L’autore prende come personaggio principale un giocattolo tipico della tradizione americana, realizzabile anche a mano imbottendo una vecchia calza con del cotone, e lo pone al centro di racconti di formazione che instillano man mano in maniera sempre più profonda la coscienza del proprio essere e delle indelebili lezioni di vita nel protagonista, mostrandoci la realtà in un’ottica deformante e tragicomica. Ma spesso ci si riferisce a queste storie come ad un prodotto per bambini, dandone una connotazione erronea e limitandone ingiustamente il pubblico. Ma leggendolo è evidente come non sia minimamente consistente tale classificazione.

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Perché i temi trattati, in primis la vita, l’esplorazione, l’interazione interpersonale, l’amicizia, la morte e la libertà solo per citarne alcuni, vengono affrontati con grande attenzione al realismo, senza filtrare i contenuti per alcun tipo di target, tantomeno quello infantile, ma trasmettendo i messaggi con una lucidità e una schiettezza che stupiscono anche il lettore più preparato. Il mondo in cui agiscono e prendono vita questi pupazzi è spietato come quello reale in cui ci muoviamo noi tutti i giorni. Non c’è alcun perdono per gli errori anche più insignificanti; ogni azione genera una conseguenza che porta all’inevitabile concatenarsi di eventi che alla fine restituiscono quanto apportato al sistema in modo imprevedibile. L’unica differenza evidente che subito il lettore percepisce è che l’ambiente di azione di questi personaggi, il mondo in cui si barcamenano, non è minimamente un luogo adatto alla loro innocenza, alla loro ingenuità prettamente infantile, di chi ignora anche gli aspetti più basilari e di un’esistenza che non ha ancora sperimentato, di chi gioca senza sapere le regole, e che quindi agisce ignaro delle conseguenze. L’esempio più lampante è quello della morte dell’uccellino e del conseguente tentativo di suicidio di Zio Gabby nella storia A Baby Bird o della liberazione delle formiche nel cortile in Heaven, che porta le stesse ad essere divorate dai corvi.

Decisioni sbagliate quindi che stordiscono il lettore proprio per la mancanza di comprensione delle proprie azioni e per l’efferatezza della risoluzione finale dell’evento, che il più delle volte termina in tragedia senza che però ci sia una stigmatizzazione o una condanna morale dell’accadimento.

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Il comparto grafico è semplicemente straordinario. Millionaire si spinge a un realismo di tratto e di composizione della tavola estremo per dare maggior spessore e potenza alle sue storie. Sebbene spesso alcuni disegni sfiorino il surrealismo, l’intento rimane quello di incantare l’osservatore, sbalordirlo e imprimere nei ricordi dello stesso alcune immagini di impatto incredibile come la già citata scena di suicidio del protagonista, al contempo disturbante e magnifica, grottesca ma splendida artisticamente parlando. La cura maniacale per i dettagli caratterizza poi gran parte delle suo composizioni e degli oggetti rappresentati come i paesaggi più disparati, velieri, lampadari, animali, edifici. Uno stile quasi barocco per quantità e ricercatezza dei dettagli, con illustrazioni in cui l’horror vacui impera incontrastato, in un chiaro scuro tratteggiato simile alla produzione litografica di Gustave Doré.

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Sull’edizione c’è veramente poco da dire in quanto rasenta la perfezione. Curatissima fin nei minimi dettagli come l’originale versione Fantagraphics che rende omaggio a quest’opera in maniera eccellente, con la traduzione e la supervisione di Micol Beltramini, sempre attenta a opere particolari e bizzarre come tutte quelle della linea Psycho Pop che dirige. Ottima la scelta di mantenere i titoli originale per preservare i bellissimi font utilizzati. Un’opera immancabile nelle librerie di ogni appassionato.

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Sock Monkey: Tony Millionaire e Matt Danner puntano alla realizzazione di un ibrido live action/CGI

  • Pubblicato in Screen

Tony Millionaire e l'animatore Matt Danner stanno cercando un finanziamento per la realizzazione di un film ibrido a metà tra il live action e la Computer Grafica della famosa opera Sock Monkey creata dallo stesso Millionaire e che uscirà a breve per l'etichetta Psycho Pop di Edizioni BD in un'edizione estremamente curata che abbiamo avuto il piacere di sfogliare a Lucca.

La sceneggiatura è opera di Danner che si ispira al personaggio creato dal collega catturando le atmosfere tristi, inquietanti e retrò dell'opera cartacea. Sul set sono state utilizzate ben 5 diverse bambole per realizzare le scene live-action che sono state poi montate utilizzando l'apporto della CGI per creare un'atmosfera surreale. Potete vedere qui sotto uno sneak peak del film.

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