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Netflix: ecco il cast della serie tv di Jupiter's Legacy

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Domani, venerdì 15 febbraio, Netflix rilascerà la prima stagione di The Umbrella Academy, adattamento live-action del fumetto cult dalla penna di Gerard Way, ma questa non è l'ultima serie sui supereroi che la piattaforma streaming ha in programma.

Infatti, è stato recentemente annunciato che la serie Jupiter's Legacy, basata sugli omonimi fumetti di Mark Millar e Frank Quitely, ha trovato il suo protagonista: ad interpretare Sheldon Sampson, a.k.a. the Utopian, sarà Josh Duhamel.

Nel mondo di Jupiter's Legacy ci sono supereroi attivi fin dagli anni Trenta, a capo dei quali c'è proprio Sheldon, assieme a sua moglie Grace Sampson, a.k.a. Lady Liberty, e suo fratello Walter Sampson, a.k.a. Brain-Wave. La squadra così composta è nota col nome di The Union. Leslie Bibb sarà Grace, mentre Ben Daniels sarà Walter.

Tuttavia, l'eredità cui fa riferimento il titolo è quella alla quale i protagonisti danno vita interagendo con i rispettivi figli, che sono cresciuti in un mondo diverso dal loro, pertanto con prospettivi differenti. Elena Kampouris sarà Chloe, figlia di Sheldon e Grace, mentre Andrew Horton sarà il di lei fratello Brandon. Mike Wade e Matt Lanter completano il cast iniziale rispettivamente nei panni di Fitz Small, cuore ed anima della Union, e George Hutchence, ex membro che ha voltato le spalle ai suoi vecchi amici diventando un super cattivo.

Jupiter's Legacy è stato inizialmente pubblicato dall'etichetta Millarworld, acquistata poi da Netflix nel 2017. Da allora, la piattaforma ha pubblicato nuovi fumetti di Millar, quali The Magic Order e Prodigy.

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(Via EW)

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IDW annuncia la serie a fumetti di Narcos

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IDW Publishing ha annunciato che la serie Netflix Narcos avrà una propria serie a fumetti a partire da questo aprile. Lo sceneggiatore Ryan Ferrier (G.I. Joe: Silent Option) e l'artista Vic Malhotra (The X-Files) realizzeranno una storia originale in 4 numeri ambientata durante gli eventi della prima stagione dello show prodotto da Gaumont.

La miniserie si concentrerà sugli agenti della DEA Steve Murphy e Javier Peña mentre scavano nell'impero della droga di Pablo Escobar, alias El Patrón.

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Polar, la recensione del film Netflix tratto dall'omonimo graphic novel

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Se non ti ucciderà il lavoro, sarà la pensione a farlo.
Sono queste le premesse di Polar, adattamento cinematografico dell’omonimo graphic novel scritto da Victor Santos nel 2012. Diretto da Jonas Åkerlund, questo noir d'azione è prodotto dalla Constantin Film e dalla Dark Horse Entertainment ed è stato diffuso su Netflix lo scorso 25 gennaio.

Protagonista della pellicola è Mads Mikkelsen (Hannibal, Doctor Strange), che veste i panni del temibile Black Kaiser, assassino di professione ormai alla soglia del pensionamento per politica aziendale. L’uomo, il cui vero nome è Duncan Vizla, dovrà lottare per la sua vita, minacciata nientedimeno che dal suo stesso datore di lavoro, intenzionato a eliminarlo per riscattarne la consistente pensione.
Tuttavia, i suoi ex colleghi non sono i soli con cui il Black Kaiser dovrà misurarsi, in quanto con l’età si affastellano anche i rimorsi per gli errori commessi nella sua lunga e sanguinosa carriera e la strada della redenzione non è di facile percorrenza.

Sebbene la trama in sé non presenti elementi di novità rispetto alla stragrande maggioranza dei film di azione incentrati su sicari di professione, la resa di Polar lo rende comunque gradevole alla visione. L’ex dottor Lecter è perfetto nel ruolo, complice anche l’esperienza maturata nel rivestire i panni di villain veri e propri o, nel migliore dei casi, di antieroi. Mikkelsen si dimostra in grado di reggere il film da solo, dando una rinnovata profondità alle scene che lo vedono protagonista anche quando è in perfetto silenzio e comunicando la letalità del personaggio addirittura mediante la singola presenza scenica. Altro pilastro è il personaggio di Vanessa Hudgens, Camille, la cui rivelazione finale, pur nel suo essere scontata, spiega molti dei contrasti interiori del Black Kaiser.

Attorno a loro orbitano una serie di personaggi ai limiti fra il trash ed il paradossale, talmente colorati e coloriti nei modi e nei fatti da stridere nettamente con il grigiore che invece avvolge i protagonisti. Sono proprio elementi della fotografia come i colori – ma non solo – a ricordare i lavori di Quentin Tarantino, motivo per il quale Polar ha una vibe molto precisa con la quale è necessario entrare in risonanza per poterlo apprezzare. Se si è disposti ad approcciarsi al prodotto senza eccessive pretese di realismo, elemento che già di per sé non è tipico del film di azione medio, esso è in grado di regalare due ore di intrattenimento con ottime scene di combattimento e qualche spunto di comicità.

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Con il suo appeal decisamente fumettistico, Polar è l’ideale per chi non si scandalizza davanti ad una rappresentazione cruda della violenza e, al contempo, gradisce l’azione per il puro gusto della stessa, senza per forza ricercare un significato più profondo.
Abbandonate ogni pregiudizio e preparatevi alla lotta, il Black Kaiser non vi deluderà.

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Resident Evil diventerà una serie tv per Netflix

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Circa due anni fa, Constantin Films aveva annunciato l'intenzione di sviluppare un reboot del loro franchise Resident Evil con James Wan a bordo come produttore. Johannes Roberts ha firmato per scrivere e dirigere quel film lo scorso scorso. Ma ora sembra che lo studio stia pianificando di adattare la famosa serie di videogiochi Capcom per un media diverso. Deadline, infatti, riporta che la Constantin sta lavorando a una nuova serie TV Resident Evil per Netflix.

Il sito indica che lo studio è attualmente alla ricerca di uno showrunner e che il loro obiettivo è "espandere l'universo di Resident Evil e approfondirne la mitologia". La nuova serie farà luce sui "meccanismi interni" della Umbrella Corporation, la corrotta società farmaceutica che ha scatenato il T-virus nel mondo e si è trasformando innumerevoli umani in zombi.

Non è chiaro come la serie influenzerà il reboot del film di Roberts o se i due progetti saranno ambientati nello stesso universo. Paul W.S. Anderson ha diretto i primi sei film di Resident Evil, in cui ha recitato Milla Jovovich nel ruolo di Alice dal 2002 al 2016. Sebbene il suo personaggio sia stato creato appositamente per i film, Alice ha interagito con alcuni volti noti dei videogiochi. Le pellicole hanno guadagnato oltre 1 miliardo di dollari al botteghino diventando, così, il franchise di maggior successo al cinema basato su un videogame.

(Via SHH)

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