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Mezza fetta di limone, recensione: il primo graphic novel di Labadessa

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Pubblicare un personaggio o una storia che ha già riscosso successo sui social è una mossa probabilmente meno rischiosa che puntare su autori del tutto sconosciuti. Anche Shockdom ha così deciso di seguire questa via, puntando (per la seconda volta) su Mattia Labadessa, grafico campano che è divenuto famoso su Facebook per le sue vignette comiche e dissacranti, raccogliendo più di 400.000 fan. Dopo la raccolta delle sue vignette, la stessa casa editrice pubblica ora Mezza fetta di limone, graphic novel che utilizza lo stesso stile e gli stessi ricorrenti personaggi che il pubblico ha imparato a conoscere sul web.

In poco meno di 200 tavole, Labadessa mette in campo lo stile per cui è stato apprezzato, con un grande disfattismo verso la vita come tema di fondo. Ma c'è un problema: Mezza fetta di limone non è una striscia, né è una singola illustrazione, ma è fatta da due centinaia di pagine, che l'autore non riesce a gestire con una qualità costante.
L'intreccio è molto semplice, un'uscita serale di tre amici diventa il veicolo/pretesto di alcune situazioni assolutamente grottesche e fuori dal comune, che manifestano infine un qualche tipo di morale sulla vita moderna, un insegnamento, o meglio una dissertazione con un qualche genere di critica ad alcuni comportamenti molto comuni, come il non riuscire a intrecciare nuovi rapporti con sconosciuti, la desensibilizzazione alla violenza, ma soprattutto le confortanti routine che bloccano le nuove esperienze, punto focale dell'opera.

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L'onnipresente Uomo Uccello, personaggio protagonista della maggior parte dei lavori di Mattia Labadessa, un volatile rosso antropomorfo, trasognato e abitudinario, è accompagnato in questa avventura dai due amici di sempre: il coniglio Wilson, personaggio nichilista e passivo, perennemente con la canna in mano, e Franco, un uccello nero entusiasta della vita e pronto a goderne fino in fondo. Tutto viene rappresentato dall'autore con 5 colori, il giallo (predominante), il nero, il rosso, l'azzurro e il bianco; questa “oligo-cromia” rende tutto il mondo rappresentato estraniante ed estraniato, mentre i personaggi dalla forma di animali risaltano sostanzialmente dal resto della tavola, in realtà del tutto vuota per circa la metà. Le vignette, dalla forma assolutamente irregolare e tondeggiante, per la stragrande maggioranza dei casi sono gialle, ma lasciano un'importante margine bianco su tutte le pagine, mentre i baloon dei dialoghi sono pressoché assenti, con le parole che si perdono sulla scena.

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Il libro, diviso in tre capitoli, si apre con L'Uomo Uccello nella sua camera, che tra un sogno ad occhi aperti e l'altro, riceve la chiamata dell'amico Wilson che gli propone di uscire. Il solito sabato sera ripetitivo, che però viene infine sconvolto da una disgrazia, l''esplosione di un locale.
Quello che si mostra al lettore, al di là della trama molto semplice, è un serie di voli pindarici sugli argomenti più disparati che il protagonista compie nella sua mente. Quando l'attenzione si focalizza su un soggetto, animato o inanimato, questo prende vita riversando sulle pagine insegnamenti spiccioli, come le due falene che, a più riprese, discutono della caducità della vita e della brevità di quella della loro specie.

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Quello di Labadessa è un lavoro che parla alla pancia della gente, rappresenta ciò che il pubblico adolescente, a cui è rivolto questo titolo, vuole sentirsi dire, su argomenti di interesse prettamente giovanile appunto, riguardante la vita sociale che i ragazzi vivono.
Benché alcuni spunti di riflessione e alcune delle trovate utilizzate per parlarne siano interessanti, rimangono scollegati dal corpus del racconto; ad ogni interruzione dello svolgimento della storia sul piano reale, con il conseguente flash del protagonista o focus su uno degli elementi di contorno, inizia una vera e propria divagazione, basata spesso sull'associazione di idee e nulla di più. La trama di fondo si rivela quindi un pretesto per virare su questi momenti che raccolgono una serie di pagine, o solo qualche vignetta, con una catch phrase, uno slogan, sul futuro, sugli affetti, sul rapporto con l'altro sesso. La sensazione è che ci si trovi davanti ad una pubblicazione di una serie delle classiche strisce umoristiche di Labadessa legate insieme tra loro da nulla più che una banale storiella.

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Shockdom: anteprima di Mezza fetta di limone di Mattia Labadessa

  • Pubblicato in News

Riceviamo e pubblichiamo:

Esce il 28 settembre il nuovo volume di Labadessa. Torna l’ormai celebre Uomo Uccello,fra la paura dell’ignoto e la ricerca di sicurezza nelle confortanti routine quotidiane.

Il fenomeno Labadessa nasce su web un paio di anni fa: un personaggio dal corpo umano e la testa di un volatile, rosso e buffo, viene condiviso freneticamente sulle timeline di Facebook di migliaia di utenti in Italia, ogni tavola racconta impietosamente un pezzo di vita che chiunque di noi può aver vissuto. Seguendo le vicende e i momenti di riflessione dell’Uomo Uccello, narrati sull’inconfondibile accecante sfondo giallo, l’Italia intera ride e riflette, a volte si commuove. Labadessa consacra giorno dopo giorno la propria posizione all’interno di un mondo che non è più semplici meme, ma racconti che sviscerano pensieri e paranoie di un’intera generazione.
 
A distanza di un anno dalla pubblicazione della raccolta Le Cose Così, esce il 28 Settembre in fumetteria e libreria la prima vera opera totalmente inedita del giovanissimo autore napoletano, Mezza fetta di limone. Il protagonista è sempre l’Uomo Uccello che, in compagnia dei due amici Franco e Wilson, racconta col suo personalissimo stile una storia fra la fuga da ciò che non conosce e il rifugio nelle certezze racchiuse nella vita di tutti i giorni, certezze piccole ma immutabili, come la mezza fetta di limone nel drink.
 
L’autore spiega durante l’intervista concessa a Gianmaria Tammaro per La Stampa : «La mezza fetta di limone? Ha tanti significati. Sia visivamente sia concettualmente. Nel libro è la mezza fetta di limone che si mette nei drink, e che in un certo senso sottolinea l’ossessione del protagonista, l’Uomo-Uccello, per le abitudini. E questo è un po’ il tema centrale del libro. La paura dell’ignoto. Visivamente, poi, la mezza fetta di limone ricorda un sorriso o un sole che sorge o tramonta. E nel libro c’è anche questo».
 
“Con questo nuovo volume, Mattia si è messo in gioco, sviluppando e lasciando posto tavola dopo tavola a quella parte più intimista e profonda che già a volte si poteva intravedere nella sua produzione online, già raccolta da Shockdom nel precedente Le Cose Così”, racconta la responsabile editoriale di Shockdom Chiara Zulian. “La storia di Wilson, di Franco e dell’Uomo Uccello – quasi alter ego dell’autore e ancora e volutamente senza nome – fotografa un’intera generazione di ragazzi bloccati, in perenne stallo, costretti da una società che li vuole adulti, indipendenti e dinamici ma senza dare loro le basi e i mezzi per esserlo. I lunghi sabato sera sempre uguali, passati nei locali familiari a compiere gli stessi gesti e le stesse azioni, sera dopo sera; una routine che è per il protagonista l’unica ancora di salvezza e, al contempo, un sintomo dell’immobilità in cui si trova, forse anche per una propria inadeguatezza. Mezza fetta di limone è il primo libro inedito di Labadessa e siamo certi che saprà stupire i lettori, sia chi conosce già questo giovanissimo e promettente talento, sia chi si avvicina per la prima volta ai suoi personaggi”.
 
Mezza fetta di limone è stato presentato in anteprima durante il Festival cosentino Le Strade Del Paesaggio (22-24 Settembre), in occasione del quale Labadessa ha anche ricevuto il premio Andrea Pazienza come miglior autore web.

Titolo: Mezza fetta di limone
Autore: Mattia Labadessa
Collana: LoL
Misure: 17x24
Pagine: 192
Prezzo: 18,00€
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