Derrière le rideau
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Derrière le rideau, letteralmente traducibile come “dietro la tenda”, è uno dei tre brevi fumetti presentati al Napoli Comicon 2015 dall’Associazione Lettori Torresi, ALT!, nata nel 2012 a Torre del Greco con lo scopo di promuovere la letteratura e il fumetto nel napoletano. Un piccolo librettino con sì e no una ventina di pagine compresi gli artwork e gli extra finali. Uno spillato di ridotte dimensioni e dal prezzo contenuto, che però ha un sapore deciso, ben strutturato.
Perché quando hai a disposizione poche pagine come in questo caso, o punti molto sulle illustrazioni o provi a ingegnarti particolarmente con la trama, perché non hai lo spazio per raccontare a fumetti una storia troppo elaborata. E quindi Salvatore Cervasio, sfrutta bene l’arte dello storytelling, e ci apre uno spiraglio sulla vita di due amanti, una singola serata, un’ultima tragica notte al Gentleman Excelsior, un locale di burlesque collocato in quella che potrebbe essere l’America a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, con tanto di gangster in gessato anni ’20. Ad un certo punto non importa più quello che c’è stato prima, la vita dei due precedentemente a questo istante, perché comunque è qui, che in un modo o nell’altro, si chiuderanno i giochi.
Un uomo, innamoratosi della ballerina Marlene, la star del locale, la quale ricambia i sentimenti, decide di presentarsi un'ultima volta al suo cospetto durante un'esibizione, consapevole del destino a cui va incontro, avendo sfidato apertamente il volere del boss mafioso che considera la giovane di sua proprietà. Un disperato quanto romantico tentativo di fuga d’amore, di salvezza dell’amata, una dolorosa speranza tanto accecante quanto vana. L’accettazione del proprio fato, la drammaticità ineluttabile, la rassegnazione affranta ma sorniona, la consapevolezza di una dualità di risoluzione: la morte o l’amore, conferiscono tragicità alla sceneggiatura.
Questo, in poche pagine, è l’epilogo di una vita che ci viene restituito come una sorta di sogno che prende vita tramite i pensieri dei due personaggi principali, solo raramente interrotti e accompagnati dai balloon. Una storia archiviata, sbiadito frammento di un passato ormai accantonato ma che ancora suscita forti sentimenti. Un amore dannato, bello e pericoloso quanto effimero, destinato ad essere presto interrotto ma non scordato.
Una sceneggiatura solida che si basa su di uno sfuocato background, non rivelato se non in modo essenziale, tramite dei fumosi flashback. Un metodo narrativo molto introspettivo, che ricorda sensibilmente quello adottato da Frank Miller in Sin City. Questo emerge narrativamente dal fumetto.
Anche la parte grafica svolge il suo ruolo egregiamente. Marcella Onzo opta per un disegno molto minimale, poco realistico, ricorrendo ad anatomie e figure semplici e abbozzate, schematiche, sommarie, che, corredate da colori tenui, vintage, seppiati, spenti e smunti, danno una forte idea di vissuto, di evanescente, quasi fosse una reminiscenza onirica.
Un piccolo lavoretto quindi, questo Derrière le rideau, che sfrutta al meglio l'edizione austera e la foliazione ridotta, confezionando una lodevole storiella con un fascino tutto suo, caché derrière un rideau, per l’appunto. Da scoprire.