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Love – La Volpe, recensione: la forza delle emozioni universali

la volpe

Il fumetto è un medium complesso, articolato, le cui narrazioni vivono della giustapposizione delle sue unità compositive. E quando un racconto, anche semplice, è nelle mani di due sapienti autori, il fumetto può esprimersi nella sua dirompente forza narrativa anche quando vengono elise alcune delle sue unità compositive. La Volpe, titolo della saga di Love creata da Frèdèric Brrèmaud e Federico Bertolucci, si allinea con i capitoli precedenti nella medesima volontà narrativa: raccontare per immagini.
Chiaramente, il fumetto è “racconto per immagini”, ma l’esplorazione dell’universo faunistico realizzato dalla coppia di autori in tutta la saga, necessitava di una marcata preponderanza dell’immagine come strumento comunicativo. Nessun dialogo, nessun suono, Brèmaud e Bertolucci, abbracciano quasi interamente le tre unità aristoteliche della narrazione.

Love a Volpe 2

La Volpe racconta un breve periodo della vita del predatore dalla rossa pelliccia. Abitante, insieme ad altre specie, di una piccola isola vulcanica in un non precisato mare del nord, la volpe protagonista viene sorpresa durante una battuta da caccia dall’eruzione di magma e lapilli, gas e cenere. Gli animali dell’isola cercano di fuggire, si nascondono, lottano per la sopravvivenza. Eppure la volpe è l’unica che sembra andare incontro alla morte.

Sembra facile gridare al capolavoro con ogni capitolo della serie Love, ed in effetti, lo è. Ogni elemento narrativo, ogni sequenza e giustapposizione di vignette è misurata per essere incastrata alla perfezione. Data l’assenza di ogni tappeto sonoro, la narrazione deve essere chiara, precisa, e lo straordinario lavoro di Brèmaud e Bertolucci la imbriglia in sequenze dalla straordinaria leggibilità.

Love a Volpe 1

L’atmosfera che si respira durante la lettura non è di solo semplice “documentario sugli animali”, nonostante l’evidente verosimiglianza con quel tipo di linguaggio mediale, ma di un racconto ancestrale, le cui narrazioni ed emozioni vivono nella parte più profonda di ogni lettore. La naturalità ancestrale è il fulcro del racconto: sopravvivenza, paura, amore. Sentimenti primordiali, proprie tanto della specie umana quanto di quella animale. La volpe protagonista non è mera pedina nelle sapienti mani degli autori, quanto vero e proprio microcosmo simbolico dell’emotività, su cui il lettore riversa la propria.

Love a Volpe 3

Saldapress ristampa questo racconto con una lussuosa veste grafica cartonata e ricca di bozze e sketch di Bertolucci per un folto e interessante dietro le quinte della lavorazione: non solo un “bestiario” di prove per gli animali protagonisti o corollari, ma anche layout e matite delle tavole di alcune sequenze importanti del racconto. Dunque, se si ama il medium fumetto, è impossibile non amare il lavoro sull’intera saga di Love. Brrèmaud e Bertolucci riescono a catturale il lettore sin da subito, con immediatezza e straordinaria potenza visiva. La Volpe è un tassello commovente e coinvolgente in cui ognuno di noi ci si può ritrovare. E non siamo canidi dalla pelliccia rossa.

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