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La Maledizione della Ragazza Pirata

Per descrivere La Maledizione della Ragazza Pirata di Jeremy A. Bastian, immaginate di prendere Alice di Lewis Carol, mischiarlo al Peter Pan di A. Berrie e aggiungerci un pizzico del cinismo del Pinocchio di Carlo Collodi, il tutto finalizzato a raccontate una storia di pirati come se fosse un romanzo di Robert Louis Stevenson. Ci siete? Be', ora probabilmente vi siete fatti un'idea sommaria del primo volume di questo fumetto indipendente pubblicato negli States da Archaia. Certo, non è sufficiente a comprendere appieno il mondo messo su carta da questo geniale artista indie, ma vale davvero la pena fare un piccolo sforzo.

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Bastian lascia da parte ogni freno inibitorio e parte in quarta per un viaggio nella fantasia più pura. L'intreccio di questa prima parte delle avventure della Ragazza Pirata è davvero quanto di più semplice e lineare possa esserci: ci troviamo, infatti, davanti a una pura storia di viaggio, la ricerca del padre pirata da parte di una vivace ragazza. Da Port Elisabeth in Giamaica, prende il via un percorso che si trasforma in un'avventura in luoghi misteriosi, con la compagnia di personaggi bizzarri e assurdi in una deliziosa cornice settecentesca.

In fondo, non c'è bisogno di aggiungere altro sulla trama, che vi lasciamo il piacere di scoprire più dettagliatamente in fase di lettura, ma tanto vi basti perché i punti di forza de La Maledizione della Ragazza Pirata sono essenzialmente altri: il carisma della protagonista, giovane, bella, audace ma incoscientemente pura nel suo agire, così come il Peter Pan di Berrie e l'Alice di Carol. In generale, è lo spessore di ogni minimo personaggio a conferire alla vicenda quel tocco in più.

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Ma sono sopratutto i disegni di Bastian il fiore all'occhiello del volume. Il suo tratto, che riporta alla mente i lavori del celebre illustratore romantico dell'800 J.J. Grandeville, è sottile quanto dettagliato e perdersi nelle sue tavole è un puro piacere per gli occhi. Nelle costruzioni sempre varie e originali della singole pagine, si resta incantati anche per minuti a raccogliere ogni minimo dettaglio, ogni singolo tratteggio. Mai come in questo caso la visione di ogni singola tavola arricchisce la parte narrativa, al contrario semplice e diretta. E la folle creatività e visionarietà dell'artista si concentra tanto sugli sfondi tanto nell'anatomia decadente dei personaggi che la protagonista incontra di volta in volta.

Un discorso a parte merita l'edizione Panini 9L, davvero curata e di pregio. Si parte dalla copertina cartonata con venature, fedele all'edizione originale. I bordi dell'ottima carta, leggermente ocra, sono zigzagati e conferiscono un'ulteriore punta di originalità al tutto. Sfogliando il volume sembra quasi di tenere in mano un vecchio libro appartenuto a un qualche pirata dei mari. Da segnalare anche l'eccellente lavoro di lettering a opera di Gianluca Pini.

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In appendice, una ricca gallery di splendidi omaggi all'opera con artisti che vanno da Mike Mignola a Gail Potocki, passando per David Petersen. In chiusura, un poster aprile, interno al tomo, che è una storia nella storia se letta con i commenti ai disegni che compongono la gallery.
Non fatevi, insomma, spaventare dai 24€ in copertina, li vale davvero tutti.

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