Spider-Man Collection 12: Allo scoccare di Mezzonotte, recensione: L'uomo Ragno e i suoi fantastici amici degli anni '90
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La collana Spider-Man Collection pubblicata da Panini Comics sta alternando volumi che presentano il ciclo di J. Michael Straczynski a storie provenienti da diversi periodi della storia editoriale dell’Uomo Ragno. Tuttavia, la maggior parte di questi ultimi, ovvero 1/3 finora dell’intera proposta, ristampa cicli di inizio anni ’90: un numero considerevole considerando i 56 anni di vita del personaggio. I motivi principali di questa scelta possono essere vari:
1) le storie dell’epoca non sono state quasi mai più riproposte e quindi risultano alla stregua di una novità editoriale;
2) il pubblico che le leggeva all’epoca, ormai cresciuto e con buona disponibilità economica, è ben contento di una loro ristampa in volumi;
3) sono sì storie “classiche” ma appartenenti a un periodo recente e dunque ancora appetibili per un pubblico giovane.
Su Comicus abbiamo recensito tutte le proposte fatte in tal senso finora, ovvero Il ritorno dei Sinistri Sei, Il bambino dentro e La vendetta dei Sinistri Sei. Non potevamo, dunque, esimerci dal parlare di Allo scoccare di Mezzonotte uscito poche settimane fa. C'è da dire, a onor di cronaca, che esclusa Il bambino dentro – pietra miliare per il personaggio – le altre storie, compresa l’ultima, sono piacevoli e divertenti, ma di sicuro non indimenticabili.
Allo scoccare di mezzanotte è una saga composta da sei episodi scritta da Al Milgrom e disegnata da Mark Bagley proposta in soluzione quindicinale come intermezzo al ciclo scritto da David Michelinie. L’editor Danny Fingeroth, infatti, aveva richiesto un’avventura in cui all’Arrampicamuri venissero affiancati alcuni degli eroi in ribalta in quel momento. E infatti, in ordine sparso, troviamo: Moon Knight, Darwhawk, Nova, Night Thrasher e il Punitore. Il gruppo così assortito si ritroverà a combattere contro l’organizzazione definita l’Impero Segreto che ha trasformato in un cyborg Mezzanotte, ex alleato di Moon Knight creduto morto da quest’ultimo. L’odio che Mezzanotte prova verso il suo ex-amico e la voglia di diventare leader dell’organizzazione lo rendono ambizioso e pericoloso e il gruppo di eroi, unito per necessità, dovrà affrontare a più riprese l’Impero Segreto e i suoi alleati vedendosela brutta.
Milgrom scrive una vicenda corale che, al netto di qualche piccola ingenuità, funziona bene offrendo una sceneggiatura ricca d’azione. Mark Bagley, qui all’incarico che darà una svolta alla sua carriera, dimostra già una consapevolezza notevole e uno stile riconoscibile e dinamico.
Il volume, oltre all’avventura sopracitata, contiene anche le due storie che precedono e le due che seguono la saga di Mezzanotte, entrambe scritte dallo sceneggiatore regolare di Amazing Spider-Man David Michelinie. Entrambe le vicende di apertura e chiusura del tomo sono indipendenti e slegate dalla saga principale. Le prime due storie, disegnate da Bagley, mostrano Nova e Spidey affrontare la Tri-sentinella e hanno un loro perché in quanto mostrano il componente dei New Warriors, protagonista anche della saga principale, stringere un legame più forte con Spider-Man. Meno giustificata, invece, le presenza delle due storie di chiusura, disegnate questa volta da Chris Marrinan, che hanno come unico legame logico il fatto che Spider-Man faccia team-up con un altro personaggio dell’epoca, ovvero Cardiac. Tuttavia, il loro inserimento sembra davvero superfluo e atto ad aumentare la foliazione di un volume comunque già corposo.