Menu

Black Orchid

Cosa accade quando due giovani e geniali artisti inglesi, Neil Gaiman e Dave McKean, amici più che colleghi, si affacciano per la prima volta nell’universo DC Comics/Vertigo? Accade Black Orchid, miniserie di tre numeri edita, negli USA, a cavallo fra il 1988 e il 1989. Siamo quindi negli anni ’80, era di grande rinnovamento e revisionismo per il fumetto statunitense, basti pensare all’Animal Man o alla Doom Patrol di Grant Morrison, fra gli altri.

A Gaiman viene proposto di lavorare su un personaggio secondario, creato una decina di anni prima da Sheldon Mayer: Orchidea Nera, uno dei tanti giustizieri mascherati che bazzicavano a Gotham City o Metropolis.
L’autore, che si era già messo in luce con Violent Cases (sempre in duo con McKean), accetta la sfida e in una manciata di pagine del primo numero uccide la protagonista della sua storia, riplasmandola poi in maniera innovativa quanto differente dalla versione precedente: Black Orchid diventa così una vera e propria donna-pianta, creata in laboratorio e clonata in serie.

black ord1

Con il solo incipit della storia Neil Gaiman ha anche rovesciato lo stereotipo del fumetto supereroistico nel quale, alla fine, l’eroe riesce sempre a sconfiggere i cattivi, salvandosi da situazioni difficili grazie al suo ingegno. Qui no, qui l’eroe muore davvero in maniera, peraltro, brutale. Con questa mossa strategicamente impeccabile, lo scrittore si sgrava del passato e si pone nella condizione di poter dare spazio al suo estro creativo non lesinando, tra l’altro, una sottile critica alle storie degli eroi in costume, tutte molto simili fra loro. Il racconto inizia quindi con un vero e proprio anti-climax che lascia piacevolmente basiti e rovescia le regole del gioco.

Black Orchid, come tante storie, racconta di un viaggio, sia in senso fisico che interiore: la protagonista, oltre a dover scappare da una minaccia incombente, nella speranza di trovare un luogo ameno e sicuro, deve anche ricostruire il proprio passato e la propria identità basandosi su ricordi ondivaghi.

black ord2

Gaiman scrive Black Orchid in maniera introspettiva, adulta ed essenziale: pur mancando la liricità onirica che contraddistinguerà in seguito il suo Sandman, il racconto è dotato di buona intensità, anche grazie a una discreta dose di azione. Da evidenziare, inoltre, come l'autore non rifugga la violenza ma anzi la esalti e celebri, cosa inimmaginabile in un fumetto mainstream fino a pochi anni prima. Ciò consente al lettore di sentirsi coinvolto nella storia della sfortunata protagonista, alla ricerca di sé stessa e di un senso alla propria esistenza, quella di una pianta che si sente umana ma non così tanto da poter dimenticare le proprie… radici. Il finale della storia è aperto, cosa che lascia positivamente spiazzati.

Grande merito va all’autore per aver saputo collocare sapientemente la sua storia nel mondo dei personaggi DC: apprezzabili sono i camei di Poison Ivy, Swamp Thing e Batman, i quali impreziosiscono la storia in maniera funzionale, senza apparire mai di troppo.

black ord3

Se Black Orchid risulta un'ottima lettura, grande merito va anche alla parte grafica: le matite e i colori di Dave McKean donano vera e propria linfa vitale ad una storia che esplode in un orgasmo di colori. Lo stile pittorico dell’artista oscilla, sempre in maniera funzionale, da un realismo quasi fotografico a un impressionismo onirico. Conseguentemente, ciò consente alla narrazione di scorrere in maniera fluida e sorprendente,anche grazie a una costruzione della pagina molto accademica e chiara, ancora lontana dal delirio visivo di Arkham Asylum, che il disegnatore realizzerà poco tempo dopo assieme a Grant Morrison.

Black Orchid è una pagina apprezzabilissima del fumetto degli anni ottanta, pur mancando, volutamente, di particolare gravità: la mini è una storia figlia del tempo nel quale è stata scritta, densa di malinconia, in un periodo di incipiente cambiamento nel modo di “fare fumetto”.

Dati del volume

  • Editore: RW Lion
  • Autori: Testi di Neil Gaiman, disegni di Dave McKean
  • Formato: B+al, 16,8x25,6 , 160 pp., a colori
  • Prezzo: €14,94
  • Voto della redazione: 8
Torna in alto