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Batman Inc. 03 (Batman World 18)

Torna Batman Incorporated, dopo la brusca frenata dovuta al rilancio del 2011, che impose uno stop alla serie, proprio nel momento in cui si veniva a conoscenza di chi fosse il nemico dietro all’organizzazione terroristica su scala mondiale denominata Leviatano.

Grant Morrison riprende a narrare la guerra senza esclusione di colpi tra Batman e i suoi agenti su scala mondiale contro Talia Al Ghul. La partita decisiva sarà giocata proprio a Gotham City: è nella città del Cavaliere Oscuro infatti che Leviatano ha deciso di stabilire la sua dimora, iniziando una vera e propria rivoluzione anarchico-criminale.

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Il terzo volume della serie, che propone i primi tre episodi di Batman Incorporated Vol.2 (più lo speciale #0), si apre in medias res, mostrando un Bruce Wayne emotivamente devastato fra le lapidi di villa Wayne rivolgersi ad Alfred, esclamando “Dì agli altri che è finita, Alfred. Batman. Tutto quanto. Questa pazzia è finita.”, poco prima di essere arrestato da Gordon in persona. Girando pagina torniamo, in flashback, a un mese prima di quell’evento: assistiamo a una delle più grottesche cacce all’uomo da parte del Dinamico Duo, un inseguimento che si svolge all’interno di un mattatoio, fra sangue e carcasse. Piccolo dettaglio da non dimenticare: sulla testa di Damian Wayne/Robin pende una taglia di 500 milioni di dollari bandita dalla sua stessa madre. Proprio Talia è protagonista assoluta della seconda storia, nella quale assistiamo a squarci del suo passato fatto di agio, ma anche molta solitudine e noncuranza, aspetti che hanno poi alimentato il suo notevole rancore nei confronti degli uomini della sua vita, in particolare “il detective”, padre di suo figlio. Nel terzo episodio torniamo al presente e alle indagini di Batman fra le strade della sua città: per riuscire a carpire le migliori informazioni su Leviatano nel sottobosco criminale, Bruce Wayne dovrà rispolverare una delle sue molte identità segrete, vale a dire quella di Matches Malone.
La storia dello speciale numero 0, in coda, parte dalla fine della saga pubblicata su Batman #667-69 del 2007, a opera dello stesso Morrison, che raccontava dell’ultima riunione del Club degli Eroi, che si può considerare il primo esperimento (fallito) da parte del Cavaliere Oscuro di creare una rete di agenti a livello mondiale e che ha sicuramente ispirato il Pipistrello nella creazione della Batman Incorporated, oltre alle terribili visioni sul futuro alle quali il nostro protagonista ha assistito nel suo viaggio nel tempo raccontato nella miniserie Il Ritorno di Bruce Wayne.

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Quando si parla dei lavori di Grant Morrison, bisogna avere sempre ben presente il quadro generale dell’opera, poiché lo sceneggiatore scozzese è un abile prestigiatore della nona arte e riesce a nascondere verità e indizi nei vicoli più bui delle sue trame, rispolverando elementi della continuity passati e dimenticati, riuscendo poi, quasi magicamente, a far combaciare i tantissimi tasselli delle sue storie in maniera perfetta o quasi. Da quando Morrison ha preso in mano il personaggio di Batman, nel 2006, questi ha vissuto alcune delle sue più intense quanto bizzarre avventure: è morto e risorto, ha viaggiato nel tempo, ha scoperto di avere un figlio il quale è poi diventato il nuovo Robin, ha combattuto contro tre versioni malvagie di sé e contro il Dr.Hurt, che si è scoperto essere suo padre, per poi invece rivelarsi essere un suo antenato divenuto immortale grazie a un patto con un demone, solo per citarne alcune. L’ultimo, o così pare, lascito di Morrison all’eredità del Cavaliere Oscuro è dunque Batman Inc., serie che avrà la durata di 13 numeri (più un conseguente “special”): qui tutti i proverbiali nodi verranno al pettine. Come sempre l’autore si dimostra a suo agio nello scrivere avventure visionarie, grottesche e colorate, quasi pulp, condite con altissimi livelli di violenza alla Tarantino (bagni di sangue, animale e umano, fra mucche uccise in serie da colpi di oggetto contundente in fronte, un uomo lanciato nel vuoto da 450 metri di altezza per poi spappolarsi al suolo) e un’ironia tipicamente britannica nei dialoghi che produce una certa dicotomia nel tono della serie, rendendo la stessa da un lato molto originale, ma dall’altro poco in linea con l’attuale trend in DC Comics, fatto di grande consapevolezza ed epicità. Morrison è a suo agio, il lettore probabilmente un po’ meno: innanzitutto, per comprendere al meglio la storia sarebbe necessario recuperare tutto ciò che Morrison ha scritto su Batman negli ultimi 6 anni (probabile quindi che un lettore neofita si perda e stanchi nella lettura, il che va contro il “manifesto” della DC inerente all’iniziativa New52), inoltre questa storia sembra andare avanti troppo per le lunghe, diventando un sentiero tortuoso e impervio, con continue, quanto inutili deviazioni, fermate e ripartenze.

Ai disegni a Yanick Paquette e Scott Clark, che avevano disegnato buona parte della prima stagione di Batman Inc. subentra (anche se, aveva disegnato anche alcuni numeri del precedente Volume) come regular Chris Burnham, artista che cerca di imitare lo stile di Frank Quitely, con risultati però assai più mediocri. Le anatomie e le posture dei personaggi a volte sono assolutamente irrealistiche, i volti sono un po’ tutti uguali fra loro, con occhi troppo grandi e mascelle troppo squadrate. La pagina è costruita in maniera assolutamente classica, ma banale, tranne quando il disegnatore decide di inserire sequenze molto veloci in piccolissimi riquadri che quasi costringono a procurarsi una lente di ingrandimento per capirci qualcosa. Alla fine il risultato non è tragico, ma penalizza fortemente una narrazione già di per sé complessa.

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Il numero 0 è invece disegnato da Frazer Irving, disegnatore dallo stile minimale, del quale è apprezzabile più che il tratto, troppo confuso, il sapiente uso del colore che arricchisce un piatto altrimenti povero. Se è vero che questa storia di origini ha trama densissima e ritmo forsennato, di certo i disegni di Irving non aiutano a comprenderla al meglio, ma rendono il tutto troppo compresso, togliendo quasi respiro al lettore.

In conclusione, Batman Incorporated è una serie molto complessa, è tutt’altro che un fumetto di evasione, da leggere con estrema attenzione. La storia in sé ha un nucleo valido e trovate molto particolari, originali, a tratti divertenti, ma viene rimpolpata con una trama eccessivamente arzigogolata e confusa. Morrison eccede mettendo davvero troppa carne al fuoco e rendendo quindi il pasto un po’ indigesto.

Dati del volume

  • Editore: RW Lion
  • Autori: Testi di Grant Morrison Disegni di Chris Burnham e Frazer Irving
  • Formato: brossurato, 16,8x25,6, 96 pp., a colori
  • Prezzo: 9,95 €
  • Voto della redazione: 4
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