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Superior Spider Man 1

Dopo gli avvenimenti narrati in Amazing Spider-Man 600, nel corpo di Peter Parker è impiantata la mente del Dottor Octopus, ma allo stesso tempo il villain conserva tutti i ricordi dell’originale Uomo Ragno, compresa la sua attitudine eroica. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità insomma: questa regola varrà anche per Otto Octavius.

In questo numero 1 sono contenute le prime tre storie dell’edizione originale, che danno un assaggio di ciò che i lettori dovranno aspettarsi da qui in avanti: abbiamo uno Spider-Man rinnovato, sia nel look, che nello spirito; uno Spider-Man diverso da quello a cui ci eravamo abituati, ma non per questo meno interessante.

Il Dottor Octopus analizza subito, da incallito scienziato qual è, i punti deboli del suo predecessore, reimpostando radicalmente molti aspetti della vita di Peter Parker/Spider-Man.
Si nota, innanzitutto, un fare più arrogante e distaccato del personaggio nei confronti del mondo che lo circonda: gli avversari diventano carne da macello da sconfiggere brutalmente, i civili mere pedine che possano consentire a Spider-Man di dimostrare la sua superiorità acquisita, Mary Jane Watson, amore della vita di Peter Parker, un bel corpo da possedere.

Il nuovo Uomo Ragno si dimostra diverso anche nell’affrontare le minacce che gli si parano davanti: adesso tutto è gestito con un tatticismo scientifico e un utilizzo della tecnologia che assume un’importanza cardinale. Lo stesso nuovo costume diventa un’arma piena di trucchi e sorprese: le nuove lenti avranno tante diverse funzioni, il simbolo al centro del petto un pulsante per attivare diverse modalità di battaglia, i guanti e gli stivali saranno muniti di artigli in grado di graffiare e contestualmente impiantare naniti nel corpo dell’avversario. La stessa città di New York sarà pattugliata da centinaia di Spider-Bot, che analizzeranno le potenziali minacce 24 ore su 24.

Nelle storie Superior Spider-Man affronta una nuova e strampalata versione dei Sinistri Sei e il redivivo Avvoltoio, il primo e l’originale Adrian Toomes, un tempo collega e amico del Dottor Octopus. In queste battaglie l’eroe non mancherà di mostrare molti dei suoi cambiamenti.

Ai testi ritroviamo Dan Slott, oramai sceneggiatore della serie principale di Spider-Man da diversi anni, il quale continua la sua personalissima evoluzione del personaggio, evoluzione che ha sorpreso tutti, generando anche fortissime critiche e proteste: l’autore sembra in pieno controllo di ciò che sta realizzando e in queste storie si dimostra capace di tessere una trama convincente e sorprendente, che non manca di divertire il lettore.

La parte grafica è curata da Ryan Stegman, recente bella scoperta in casa Marvel, promosso dalla serie spin-off Scarlet Spider alla testata ammiraglia. Il lavoro dell’artista è molto buono, la pagina è costruita in maniera equilibrata tra classico e moderno: se da un lato l’impostazione di base è molto accademica, dall’altro alcune pagine sono impreziosite con sequenze molto dinamiche che ben si adattano a un personaggio come quello dell’Uomo Ragno. L’artista, inoltre, cura molto bene i dettagli, tanto che la storia, eliminando i testi, potrebbe essere tranquillamente e pienamente compresa solo osservando i disegni.

Il nuovo Uomo Ragno è un personaggio a tutto tondo e il cambiamento fra il prima e dopo influirà su ogni aspetto della sua vita. Il lettore si troverà di fronte ad un eroe piuttosto atipico, che ha finalmente facoltà di fare tutto ciò che la rigida eticità di Peter Parker non permetteva: innanzitutto il nuovo Arrampicamuri riesce a gestire al meglio la dualità fra la vita civile e quella in costume (e ciò porterà a un riavvicinamento con MJ), secondariamente apparirà come un essere più forte, più deciso, più determinato nello sfruttare al meglio le sue potenzialità e i suoi poteri.

A volte, la natura da villain di Octopus sembra prendere il sopravvento, ma, proprio in quel momento, l’eroicità di Peter Parker, superstite nella mente del personaggio, reindirizza Spider-Man sul giusto sentiero, facendogli compiere la scelta giusta. Questa dualità quasi schizoide è uno degli elementi fondamentali della serie e rappresenta, simbolicamente, la continua lotta fra bene e male che alberga in ogni essere umano, nella speranza di fare sempre la scelta migliore: tutti noi vorremmo essere superiori, fare sempre la cosa giusta, nel modo giusto, al momento giusto, ma spesso ci troviamo a soccombere alle nostre imperfezioni, al nostro egoismo o mero senso di salvaguardia di se stessi.

Spider-Man torna anche ad essere, sotto certi aspetti, un eroe alle prime armi, non sempre sicuro di fare la mossa giusta: lo si vede, a volte, molto indeciso sul da farsi, su come gestire le diverse situazioni che gli si presenteranno davanti. Nel corso delle storie però Otto Octavius sembra sempre più a suo agio nei panni dell’eroe e, progressivamente, si discosta sempre di più dal precedente Uomo Ragno, con delle decisioni sorprendenti, delle quali lo stesso Peter Parker, rimasto nella mente del personaggio quasi come una sorta di grillo parlante, non manca di stupirsi.

La sensazione è che questo nuovo Uomo Ragno funzioni bene, che abbia un senso: il personaggio è credibile e interessante. Paradossalmente appare anche più umano di prima, nel suo essere meno perfetto e impeccabile.
Inoltre, questa nuova serie è pensata e impostata per attirare molti nuovi lettori e, a giudicare dai dati di vendita oltreoceano, l’esperimento è riuscito: dopotutto è un dato di fatto, riscontrabile in molti fumetti degli ultimi anni, che il rendere un personaggio più dark lo renda quasi sempre più appetibile.

Il lettore più purista e affezionato al vecchio Tessiragnatele potrebbe avvertire un forte senso di fastidio, quasi di scandalo, come se il suo personaggio preferito venisse spogliato di tutto ciò che era, come se si assistesse impotenti a uno stupro metaforico: il cambiamento però, a volte, è necessario e funzionale a dare nuova linfa a personaggi che, avendo tanti anni di vita editoriale alle spalle, si trovano in situazioni torbide e stagnanti.

In appendice troviamo un assaggio del numero 12.1 della serie Scarlet Spider, che vede ai testi Chris Yost e alle matite Victor Olazaba. In questa storia vediamo Kaine Parker/Ragno Rosso, recentemente diventato il protettore di Houston, Texas, alle prese con un giro di prostituzione minorile da sradicare. La serie è sostanzialmente un buon riempitivo: l’intenzione dello sceneggiatore di porre l’eroe a confronto con vicende legate all’attualità di uno Stato molto segnato da vicende criminose appare apprezzabile. I disegni sono sufficientemente buoni.

In conclusione, questa fase della vita dell’Uomo Ragno sarà molto discussa perché in sostanziale antitesi con le precedenti, ma, almeno all’inizio, sembra partire con il piede giusto. Nei prossimi mesi, continuando a leggere Superior Spider-Man, potremo farci un’idea più completa per un giudizio più definitivo.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Dan Slott e Chris Yost Disegni di Ryan Stegman e Victor Olazaba
  • Formato: spillato, 17x25, 80 pp., a colori
  • Prezzo: 3,30 €
  • Voto della redazione: 7
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