Guardiani della Galassia 1
- Scritto da Raffaele Caporaso
- Pubblicato in Recensioni
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Sin dai primi annunci fatti sull’iniziativa Marvel Now!, oramai risalenti a più di un anno fa, apparve chiaro che la casa editrice volesse dare un ruolo di protagonista alla serie su Star-Lord e soci, poichè (per chi segue un po’ le vicissitudini dell’universo Marvel cartaceo) è altrettanto noto che le dinamiche di continuity stiano assumendo un aspetto più cosmico e universale. Per troppi anni infatti la Marvel ha trascurato le sue testate “cosmiche” concentrandosi più su quelle “terrestri” e facendo divenire le prime un prodotto un po’ più di nicchia, sottovalutandone la potenzialità in ambito mainstrem. Esattamente il contrario di quanto fatto nell’ultimo decennio dalla Distinta Concorrenza che ha puntato fortemente sulla testata Lanterna Verde (e sulle serie comprimarie di questa), anche grazie all’immenso talento dello sceneggiatore Geoff Johns.
La nuova serie Guardiani della Galassia trascende il fumetto supereroistico classico, approcciandosi in maniera manifesta al genere fantascientifico e al fumetto d’avventura, creando un clima che non può non ricordare le atmosfere della saga cinematografica Star Wars. Gli stessi protagonisti sono, in definitiva, degli anti-eroi, con la missione di proteggere la Terra dalle minacce provenienti dallo spazio, alla continua ricerca del loro posto nel mondo o, meglio, nell’universo.
Ai testi troviamo quello che negli ultimi anni è stato il demiurgo dell’universo Marvel: Brian M. Bendis. Lo sceneggiatore di Cleveland, dopo aver rilanciato gli Avengers (in ogni incarnazione apparsa negli ultimi anni), nel rilancio/evoluzione Marvel Now!, è stato incaricato di ridare linfa alle testate mutanti e a quella dei Guardiani.
Il team sarà composto dai cinque elementi che troveremo anche nella trasposizione cinematografica: Peter Quill/Star-Lord, Gamora, Drax il Distruttore, Rocket Racoon e Groot. A questi, un po’ a sorpresa, si aggiunge l'attuale personaggio di punta della casa editrice: Tony Stark/Iron Man. Questa è ennesima dimostrazione di quanto la Marvel punti su questa serie, accompagnando ai membri storici un personaggio che, grazie alla trilogia cinematografica di Iron Man, è oramai celeberrimo e attira a sé tantissimi fan. Tony Stark, oramai un po’ annoiato dalle vicende del pianeta Terra, decide di esplorare il cosmo alla ricerca di nuove sfide; questa ricerca avverrà, oltre che su Guardiani della Galassia, anche nella serie personale del Vendicatore in armatura, scritta da Kieron Gillen e disegnata da Greg Land.
Il primo episodio raccolto nell’albo in questione è il numero 0.1 della serie americana che si focalizza sul leader dei Guardiani, Star-Lord, e sulla sua difficile infanzia. La storia ha in sé tutti gli elementi chiave dell’origine di molti eroi, come insegna il saggista e storico delle religioni americano Joseph Campbell nel suo Mito dell’Eroe : figura paterna mancante, tragedia familiare, disadattamento, viaggio alla ricerca di qualcosa. Figlio di un’umana e di un reale di Spartax (un pianeta lontano lontano…), Peter Quill partirà alla volta dell’universo per trovare le risposte alle sue tante domande e creerà un gruppo di esseri unici e particolari deputato alla difesa del cosmo e del pianeta Terra in particolare. L’atmosfera della storia è molto intensa e gradevole, lo sceneggiatore riesce a creare un contesto credibile e appassionante, con un bel ritmo e senza eccedere nei dialoghi (come qualcuno gli rimproverava in passato), lasciando molto spazio all’azione e rendendo la lettura rapida e fluida.
Ai disegni troviamo la superstar Steve McNiven, colui che con le sue matite impreziosì incredibilmente uno degli eventi più memorabili di casa Marvel: Civil War. McNiven è un artista veramente notevole, dal tratto realistico e dettagliato. Il disegnatore appare abbastanza in forma, riuscendo a conferire ai personaggi grande espressività e alle tecnologie aliene (navi spaziali, armature, armi ecc.) grande credibilità, con una profonda attenzione al dettaglio. La costruzione della pagina è abbastanza classica, fatto che conferisce allo storytelling grande chiarezza.
Serie comprimaria dei Guardiani della Galassia è Nova, la quale racconta le avventure del nuovo rappresentante dei Nova Corps sulla Terra: l’adolescente Sam Alexander, che dovrà raccogliere la pesante eredità di Richard Rider, apparentemente defunto nella saga L’Ordine di Thanos.
Anche in questo caso si parla di un racconto puramente introduttivo, che però lascia presagire qualcosa di buono, specialmente con il colpo di scena finale. Il giovane e disadattato Sam, sarà chiamato a raccogliere la pesante eredità del padre, un tempo, apparentemente, membro dei Nova Neri (o SuperNova), team impegnato in pericolose missioni segrete in tutto l’universo. Contestualmente il giovane dovrà confrontarsi con tutte le sfide quotidiane che un ragazzo è chiamato a fronteggiare durante l’adolescenza. Il protagonista appare ben caratterizzato, come anche il contesto nel quale si trova: i comprimari della storia non sono semplici sagome ma arricchiscono il mondo nel quale il nuovo e giovane Nova si muove. La scelta di rendere un personaggio con poteri così grandi, che si muove prettamente nello spazio aperto, così ben “piantato a terra”, con un forte senso della famiglia e di responsabilità, appare sicuramente originale.
Il rilancio di Nova è stato affidato a un duo fortemente conosciuto e consolidato, che recentemente ha lavorato su Hulk, dando vita all’apprezzato personaggio di Hulk Rosso: stiamo parlando di Jeph Loeb, ai testi, e Ed McGuinness, alle matite. I due veterani del fumetto americano si dimostrano, come quasi sempre, ancora validi e affiatati. Lo sceneggiatore riesce a confezionare una nuovissima e inedita versione di Nova e si dimostra ancora capace di scrivere storie essenziali e frizzanti, con scambi di battute veloci, senza trascurare un certo grado di introspezione e malinconia. McGuinness impreziosisce il tutto con il suo inconfondibile stile: anatomie ipertrofiche e costruzione della pagina dinamica (ma allo stesso tempo assolutamente comprensibile). Degne di menzione sono anche un paio di bellissime splash-page.
Il formato proposto da Panini, già collaudato per Fantastici Quattro, è quello di uno spillato di 48 pagine a prezzo contenuto. La mossa appare vincente, perché darà la possibilità ai lettori di apprezzare due serie qualitativamente valide, senza riempitivi che tolgano spessore all’albo, pagando un prezzo assolutamente ragionevole.
In conclusione, Marvel finalmente sceglie di investire in maniera mirata sulle sue testate cosmiche, puntando su un team di autori di primo piano, i quali stanno dando vita a storie ben scritte, con personaggi ben sviluppati e in continua evoluzione, con la possibilità di creare i presupposti affinchè anche il film di prossima uscita possa riscontare un buona quantità di consensi.
Dati del volume
- Editore: Panini Comics
- Autori: Testi di Brian M. Bendis e Jeph Loeb Disegni di Steve McNiven e Ed McGuinness
- Formato: spillato, 17x26 cm, 64 pp., a colori
- Prezzo: 2,90 €
- Voto della redazione: 7