Solanin 1-2

Meiko e Taneda si sono laureati da un paio di anni e convivono in un appartamento a Tokyo. Meiko lavora come impiegata ed è solo grazie al suo stipendio che entrambi riescono a tirare avanti, ma questo suo lavoro inizia a starle stretto. Si sente mediocre in una ditta mediocre e vede davanti a sé soltanto un futuro mediocre. Si chiede dove sia finita la sua libertà, domanda che la spinge a cercare di riprendersela lasciando il suo lavoro, sebbene le ci voglia poco per capire che "una libertà priva di scopo è piuttosto noiosa".

Inio Asano racconta in questo suo Solanin la ricerca del proprio posto nel mondo attraverso la vita quotidiana del neo laureato medio. Tutti i sogni e le speranze che abbiamo maturato fin da bambini, prima o poi, dovranno fare i conti con la realtà del mondo in cui viviamo. Dovranno scontrarsi con l'affitto da pagare, le bollette, la spesa; è a quel punto che diventare grandi significa soppesare quello che si vuole e quindi scegliere. È giusto inseguire i propri sogni con tutte le forze, senza preoccuparsi del domani? O è meglio accantonarli per prendersi cura di chi abbiamo vicino? Meglio "l'occasione per un futuro da medaglia d'oro, brillante e da sogno" o "la determinazione per un futuro da medaglia d'argento, banale ma stabile"? Asano ci suggerisce una risposta, ma non prende una posizione.
Grazie a personaggi secondari che spesso rubano il posto ai protagonisti, ci vengono illustrate tutte le facce di entrambe le medaglie, senza che venga mai dato un giudizio. Non esiste una via giusta per arrivare alla propria felicità. Ognuno deve provarci, cadere, sbagliare. Solo in questo modo si può capire chi si è e di cosa si ha davvero bisogno.

Lontano dalle atmosfere dei suoi lavori precedenti, più cupe e cattive, Asano ci porta all'interno della vita dei suoi protagonisti. Lo fa in maniera pacata, senza mai spingere troppo sull'acceleratore. I momenti più riflessivi sono perfettamente bilanciati con altri più leggeri che rendono scorrevole e invogliante la prosecuzione della lettura. L'autore giapponese utilizza tutto il suo mestiere per scrivere una storia che, riflettendo una fascia d'età specifica, riesce a parlare a tutti.
E lo fa con una facilità e scorrevolezza disarmanti. I personaggi, tutti caratterizzati in maniera eccellente, prendono vita e ci dispiacerà lasciarli andare una volta conclusa la lettura.
I disegni sono i classici dell'autore e, come al solito, alternano la semplicità nei volti dei personaggi (che però non perdono mai la loro carica espressiva), con l'attenzione maniacale per i dettagli degli indumenti e dei paesaggi.

Solanin è sicuramente il più accessibile dei lavori di Asano e quindi il più consigliato per chi si voglia avvicinare al suo lavoro. Tratta tutte le tematiche care all'autore, ma lo fa con sensibilità e semplicità, rendendo questi due volumi scorrevoli e ricchi di quelle emozioni delicate che ti rimangono dentro per molto tempo e che si risvegliano a ogni rilettura.