Menu

Spider-Men 2

L’universo Ultimate e la Terra-616, la realtà in cui è ambientata la stragrande maggioranza delle serie Marvel, sono finalmente entrati in contatto, a discapito delle intenzioni originarie dei propri creatori, e Spider-Men, il primo frutto di questa unione, è giunto al termine. Dopo essere accidentalmente finito nell’universo Ultimate a causa di un varco spaziotemporale aperto da Mysterio, Peter Parker ha fatto la conoscenza di Miles Morales, la propria controparte più giovane, e, insieme, sono stati attaccati da Ultimate Mysterio, un avatar comandato a distanza dal maestro delle illusioni. In questa seconda parte, corrispondente agli ultimi tre episodi statunitensi della miniserie, i nodi della vicenda vengono riannodati e Peter riesce perfino a fare la conoscenza delle versioni Ultimate di zia May, Gwen e Nick Fury.

Brian Michael Bendis costruisce attorno all’incontro dei due eroi una storia classica, in cui il tono è, giocoforza, più dalle parti di Ultimate Spider-Man che non da quelle dell’uomo ragno di matrice slottiana. Compatte e coese, le pagine scorrono veloci, in piena discordanza con i primi numeri, in cui l’azione faticava a prendere quota.

La prima parte è costruita in funzione dell’incontro di zia May con la versione adulta del nipote, un momento toccante e ben confezionato, in cui la psicologia dei personaggi viene sviscerata in poche battute e dialoghi che vanno dal tragico al divertito. Peccato che lo scrittore sceneggi in maniera poco ispirata altre situazioni - la comparsata gratuita di Thor, ininfluente ai fini della trama, la reazione lasciata sospesa di Mary-Jane, il raduno di Peter con Fury e Stark - arrivando alla trovata di comodo con cui sbroglia gli inghippi del caso e al finale aperto, ruffiano come pochi.

Sara Pichelli disegna senza sforzi e il rodaggio sulla serie si sente: maneggia con sicurezze le scene più movimentate e mostra di saper declinare gli interni con una discreta quantità di variazioni (i campi lunghi su zia May, i piani più scanditi per i dialoghi con Gwen); il prodotto è tuttavia macchiato dalle splash page poco convincenti, specie quella d’apertura, con una bizzarra inquadratura di Mysterio di schiena. Anche le soggettive di Peter che tenta di avvicinarsi a Mary-Jane sono vagamente stranianti e fuori contesto, mentre sono azzeccate alcune invenzioni visive (una scansione orizzontale che mostra Miles picchiare Ultimate Mysterio e il colpo venire sentito nell’altro universo) e nel complesso l’azione è scandita con il giusto ritmo. Verso la fine le vignette sono depauperate da sfondi non all’altezza della situazione - con l’inserimento di uno stonato retino a maglie larghe - e alcuni passaggi non rendono chiaro lo svolgersi degli eventi, ma il lavoro svolto dalla disegnatrice è comunque di buona fattura.

Pur vessata da lievi difetti, la conclusione di Spider-Men è un ottimo esempio di cross-over interdimensionale, che riesce a non sacrificare nessuna delle sue parti e a proporre un gusto inedito al palato del lettore.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Brian Bendis Disegni di Sara Pichelli
  • Formato: Brossurato, 64 pag. a colori
  • Prezzo: € 3,30
  • Voto della redazione: 7
Torna in alto