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Return to Perdition - Era mio padre 3

Volume finale per la saga di Road to Perdition - Era mio padre, di rilevanza mondiale grazie anche alla felice versione cinematografica della storia primigenia interpretata da Tom Hanks. Lo scrittore Max Allan Collins prende spunto dal primo libro per proseguirne idealmente le gesta narrate, con gli aggiustamenti del caso. Se il precedente tomo (On the Road to Perdition) più che un vero sequel era una sorta di in-between days che descriveva tranches de vie ambientati sulla stessa linea temporale del romanzo originario, qui assistiamo a una storia perfettamente leggibile a sé nonostante i riferimenti a personaggi e fatti descritti in precedenza dall'autore e ambientata nella prima metà degli anni '70, ancora legati agli sconvolgimenti che hanno caratterizzato il decennio precedente.

Dopo un breve prologo incrociamo Mike Satariano jr., il protagonista principale di Return to Perdition e nipote di quel Michael O'Sullivan da cui muove la saga. L'uomo è un prigioniero di guerra nel Laos in seguito al conflitto vietnamita ma, grazie a un'azione diversiva, riesce a fuggire e riparare negli Stati Uniti dove inizia, dopo una tormentata convalescenza, una singolare collaborazione con i servizi segreti che lo porterà dopo varie peripezie ad entrare nel programma di protezione testimoni, un retaggio dei fatti narrati nel primo volume.
Naturalmente non sveleremo ogni passaggio della trama, vi invitiamo anzi a leggerla con disincanto per lasciarvi appassionare dall'intreccio.
In buona parte della scena costruita dall'ottimo Collins, il nostro Mike si trova ad agire da infiltrato doppiogiochista tra le fila di una malavita di alto profilo, al servizio di un uomo il cui codice d'onore e le cui gesta appaiono tanto ridicole quanto atroci.
Mike avrà anche un coinvolgimento sentimentale con la figlia del boss che sfocerà nella rottura del "contratto".
Inizia così una nuova fase della storia dove entrano in scena un inedito Michael O'Sullivan e sua figlia Anna che, a dispetto di quanto precedentemente creduto, si riuniranno in azione con lo stesso Mike, incaricato di uccidere un gangster che si spaccia per sacerdote. La sorpresa è dietro l'angolo e si galoppa verso un finale convulso quanto vagamente consolatorio, tra segreti, menzogne, rivelazioni e proposizioni.

Una crime story d'impatto che continua anche in questo terzo tomo senza grossi cali di tensione; una lettura piacevole anche perché Panini Comics allestisce una pubblicazione maneggevole nonostante la presenza della cartonatura, con l'utilizzo di una carta adatta alle tavole sovente sgraziate di Terry Beatty.
L'artista, noto al pubblico soprattutto in qualità d'inchiostratore, succede a Richard Piers Rayner (disegnatore del primo libro), a José Luis García-López e al duo Steve Lieber/Joe Rubinstein (al lavoro sul secondo), tracciando linee tutto sommato efficaci dalle volte minuziose ma più spesso appena accennate, aiutandosi con campiture nere e toni di grigio chiaroscurali e volumetrici. Un disegno, quindi, non di grande livello estetico ma al servizio di una sceneggiatura ad orologeria.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi di Max Allan Collins; disegni di Terry Beatty
  • Formato: cartonato, 192 pagg. in b/n e toni di grigio
  • Prezzo: € 19,90
  • Voto della redazione: 7
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