Comanche 1

Red Dust, un pistolero dall'enigmatico passato, giunge nella cittadina di Greenstone Falls, governata dalla corruzione e dal malaffare. Qui trova lavoro presso il Ranch 666, gestito unicamente da una donna di nome Comanche e dal vecchio pistolero Ten Galloons, i quali sono ormai prossimi alla resa e presto saranno costretti a vendere la loro proprietà. Ma grazie all'aiuto di Red Dust, riusciranno ad avere la meglio sugli speculatori locali e a trovare un modo per rilanciare non solo il loro ranch, ma l'intera Greenstone Falls.

Comanche è un classico della bande dessinée franco-belga: lo sceneggiatore è Greg (pseudonimo di Michel Regnier), mentre i disegni sono affidati a Hermann Huppen, qui alle prese con una delle serie che ne ha decretato l'ascesa e la successiva fama (l'altra è Bernard Prince). Con la collana GP Pocket, la GP Publishing si propone di pubblicare l'opera completa dedicata a questa epopea western composta da 15 storie e da qualche speciale fuoriserie (parzialmente rieditata negli anni scorsi da Planeta DeAgostini). Il tutto inserito nel progetto Bédé GP - di cui fanno parte altri titoli quali Durango e Wisher - collana di albi da edicola proposti a un prezzo popolare in un format peculiare che ricorda quello bonelliano. Proprio questa precisa scelta editoriale, che riduce l'ampiezza di tavole in origine concepite per il colore e di formato più grande, ha generato diverse critiche polemiche. A nostro parere, questa soluzione stavolta non pregiudica la fruibilità e soprattutto non limita la "visione" del fumetto, anche se, in effetti, le vignette più dettagliate soffrono del ridimensionamento. Continuando a parlare strettamente dell'edizione GP, inoltre, segnaliamo qualche occasionale errore di lettering nei ballons che sarebbe meglio evitare per il futuro.
Lo storytelling di Hermann, molto dinamico e di stampo cinematografico, denso di calibrati chiaroscuri, riesce a rendere alla perfezione sia le scene di azione sia quelle più intimiste. Una menzione particolare va rivolta alla resa dei volti dei vari personaggi, molto ben curati nella loro espressività.

La trama è debitrice delle atmosfere del western classico americano, anche se l'opera fu concepita negli anni Settanta, quando il cinema della frontiera americana incominciava a essere pervaso dalla prima ondata revisionista. Ecco quindi duelli a colpi di pistola, diligenze, sceriffi ubriaconi, scontri tra militari e indiani e tutto ciò che ha reso grande il cinema di John Ford e Howard Hawks, per citare due tra i nomi più celebri di questo genere. Greg, comunque, non si abbandona mai a facili retoriche e, pur essendo queste storie state pubblicate quarant'anni fa, non sembrano aver perso lo smalto. Le trame, infatti, reggono e ogni personaggio è subito ben introdotto e caratterizzato. Tranne (ed è una scelta voluta) l'impenetrabile Red Dust, di cui scopriremo la storia nei prossimi mesi.