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Vendicatori Accademia 2

Vendicatori Accademia è giunta al suo secondo numero come collana autonoma dopo l'esordio su Iron Man & I Vendicatori 36 quasi un anno fa, raggiungendo una maturità e una complessità nei temi trattati certamente singolare per un fumetto supereroistico seriale.
La prima sensazione a farsi largo riflettendo su questa nuova serie, è che attorno a essa non si sia concretizzata la giusta e meritata attenzione, nonostante lo stesso Giorgio Lavagna, massimo esperto Panini in fatto di Vendicatori nonché editor di tutte le testate ad essi dedicate, l'avesse presentata qualche tempo fa, a ragione, come la più interessante in assoluto.
Il suo autore, Christos Gage, è stato capace di raccogliere ed enfatizzare in queste storie l'essenza che ha da sempre contraddistinto i personaggi Marvel, supereroi con super problemi, offrendo una toccante e drammatica allegoria dell'età adolescenziale.

La serie originale americana, Avengers Academy, che raccoglie idealmente il testimone di Avengers: The Initiative nel nuovo status quo della Heroic Age, è incentrata sulle vicende di sei ragazzi: Veil, Striker, Reptil, Mettle Finesse e Hazmat.  Si tratta di giovani dotati di enormi poteri, non ancora in grado di controllarli e soprattutto non ancora capaci di distinguerne gli effetti devastanti. Selezionati inizialmente da Norman Osborne durante il passato Dark Reign e addestrati duramente per tirarne fuori il loro lato più oscuro, tocca ora agli insegnanti dell'Accademia affidata a Hank Pym, Tigra, Speedball, Justice e Quicksilver, guidarli e supportali lungo questo difficile recupero e questa tortuosa crescita.

All'azione pura (come come nel secondo e terzo episodio in cui il team deve fronteggiare in combattimento niente meno che Korvac oppure come nel penultimo, dove la minaccia è rappresentata da super-malvagi quali i Sinistri Sei) Cage alterna momenti di, relativa, quiete che risultano i più espressivi e i meglio riusciti e nei quali affronta a fondo le timidezze e la fragilità dei protagonisti, come, per esempio, nella storia che apre l'albo, in cui Pym regala la possibilità a Hazmat, costretta a vivere in una tuta a causa del suo corpo capace di generare micidiali sostanze tossiche, una giornata normale al parco e poi con i genitori, avendogli presentato Pulce, un mutante in grado di annullare i poteri di ogni metaumano che lo avvicini. Nel quarto episodio, dal titolo esplicativo Il Ballo, l'autore descrive le prime cotte e le scaramucce tra i componenti del gruppo, arricchito da altri interessanti personaggi dell'Universo Marvel, recenti o datati, come Komodo e Firestar. Nell'ultimo pezzo, infine, l'autore offre ai protagonisti l'occasione di esprimere le loro qualità più positive e confortanti, confrontandosi con un ex allievo dell'Accademia.

Oltre alla profondità dei temi toccati, a sancire il valore di questa serie è lo stile di Cage, diretto, crudo, senza retorica e fronzoli ma capace di profonda empatia nei confronti delle sue creature. Lo scrittore mette a nudo non solo i giovani allievi ma gli stessi insegnanti, il loro imbarazzante passato, i loro dolori e i difetti più grandi. Raramente, si può concludere senza timore, un autore è stato capace di dare un tale spessore e una tale versatilità a personaggi sfuggenti come Hank Pym o Tigra.

La prova dei due disegnatori all'opera, Tom Raney e Sean Chen, è senza dubbio buona. Il loro stile pulito, il tratto perfetto senza  spiccate inclinazioni personali ma alquanto espressivo, fornisce a tutto il volume una continuità grafica che ben si fonde con quella narrativa offertaci da Cage, per un prodotto Marvel, occorre ribadirlo, tra i più interessanti pubblicati oggi dalla Panini.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Christos Gage Disegni di Sean Chen e Tom Raney
  • Formato: Brossurato - 128 pag
  • Prezzo: 5,50€
  • Voto della redazione: 8
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