Lezioni Spirituali Per Giovani Fumettari

Come sfondare in campo fumettistico? Questa è una domanda, per alcuni un dilemma, che tutti gli addetti ai lavori (e non) prima o poi si sono posti, siano essi sceneggiatori, disegnatori, coloristi, ecc...
Come tutte le domande, solo in apparenza semplici, non esiste una unica risposta ma più soluzioni in virtù del panorama fumettistico in cui ci si trova o si decide di andare a lavorare (ed in un mercato globale quale è quello di oggi, non possono più esistere confini nazionali). A questa domanda prova a rispondere anche Emiliano Mammucari, famoso disegnatore celebre, tra le altre cose, per le sue storie di Napoleone e John Doe, col saggio dall'intrigante titolo Lezioni Spirituali Per Giovani Fumettari (termine con cui amava definirsi Hugo Pratt).

Mammucari ci offre uno sguardo il più possibile a 360 gradi sul mondo del fumetto, sui rischi che il lavorarci comporta, ma anche sulle soddisfazioni che può dare: dai primi passi, a come presentare al meglio i propri prodotti agli editori, fino ad una attenta descrizione ed analisi dei principali mercati fumettistici, compresi quelli “virtuali” che stanno sempre più prendendo piede. Inevitabile, poi, una ampia analisi dedicata alla crisi del fumetto: esiste davvero o è una sorta di leggenda metropolitana che si porta avanti da decenni? L’aspetto più piacevole del volume sono le “deviazioni” che Mammucari prende per parlarci delle storie di alcuni autori, oggi famosi, ma che hanno dovuto penare non poco per fare sì che il pubblico apprezzasse le loro opere.

Il pregio principale di questo saggio è che la lettura scorre in maniera piacevole e non c’è mai un momento di noia. Anche quando è necessario descrivere alcuni procedimenti o tecnicismi, Mammucari non indugia mai in un eccessivo ed inutile spiegazionismo e riesce a rendere chiari questi concetti per chiunque, anche per chi si approccia per la prima volta al “fumettomondo”.

Il tutto in una pregevole confezione editoriale: circa 140 pagine, ben rilegate e con solo un paio di insignificanti refusi. La lettura di questo saggio non dovrebbe essere limitata solo agli aspiranti disegnatori o sceneggiatori.