Red

Recentemente trasposto in una pellicola per il grande schermo diretta da Robert Schwentke e interpretata da Bruce Willis, Red di Warren Ellis è un avvincente lungometraggio a fumetti che miscela al suo interno tutti gli ingredienti dell'intrattenimento, senza tralasciare una buona dose di caratterizzazione, veloce ma estremamente compatta.
Ne esce fuori una miniserie adrenalinica e avvincente, che partendo da un incipit classico, quello che vede un direttore della CIA appena nominato dare l'ordine di uccidere un vecchio killer dell'agenzia ormai in pensione, porta a una storia in cui non solo scopriamo che Frank Moses è il miglior killer al mondo, ma anche un uomo come tanti il cui unico desiderio non era principalmente quello di vivere una vita solitaria e in pace, ma soprattutto passare il resto della sua vita a convivere con il dolore e la sofferenza causata negli anni della sua attività.

Ellis dimostra, grazie anche alle efficaci tavole di Cully Hamner, di saper tratteggiare ottimamente azione e riflessione al tempo stesso, sapendo costruire in pochissime vignette e dialoghi un personaggio completo, riuscendo a rimanere lontano dai clichè che un fumetto di questo genere avrebbe potuto attirare verso di sè. Ne è testimonianza lo splendido dialogo "chiarificatore" tra il protagonista, il direttore della CIA e il suo assistente, in cui Ellis è capace di mischiare in un sol colpo tensione, psicologia e addirittura cinici giochi politici in quelle che sono in assoluto tra le migliori pagine di questo fumetto.

Hamner accompagna queste sensazioni grazie ai suoi disegni, in cui riesce a tratteggiare la violenza portata dal personaggio principale, e in cui il rosso la fa da protagonista, attorniando le vignette in una sorta di conferma del fatto che il sangue circonda costantemente la vita e le scelte di Moses in ogni istante, una metafora questa esplicitata soprattutto nella tavola finale del primo racconto.    
Lo stesso accade nella seconda storia del volume, in cui è Hamner a prendere le redini, donando ai lettori un prequel intitolato Red: solo per i tuoi occhi , in cui vediamo l'inizio vero e proprio della discesa di Frank Moses negli inferi, nell'autoconsapevolezza personale di essere un mostro.