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Blue Exorcist 1-3

Arriva da Panini una nuova serie manga mensile che di sicuro attirerà l’attenzione di quanti hanno la passione per gli shonen manga di combattimento dal sapore misticheggiante.
Blue Exorcist, diversamente da molti altri manga di questo genere, si appoggia però ad un tipo diverso di tradizione, preferendo alle leggende nipponiche e alla tradizione scintoista il sostegno della religione cristiana, per quanto blando e soggetto a un’interpretazione molto personale.

Protagonista della vicenda è Rin Okumura, quindicenne nipponico che si troverà costretto dagli eventi (un lutto in famiglia e un oscuro segreto con cui convivere) ad iscriversi all’Accademia della Vera Croce, nella fattispecie al corso speciale per diventare un esorcista. Una versione nipponica del vecchio adagio statunitense "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità"? Forse, anche se di certo Rin ha dentro di sé un odio maggiore di quello di Peter Parker, e tra le motivazioni che guidano il suo agire la vendetta è saldamente ancorata al primo posto. Come tutti i personaggi di shonen manga di combattimento, Rin risponde a caratteristiche come il potere innato, l’irruenza che spesso finisce col metterlo nei guai, e una particolare tendenza all’isolamento. Ben diverso è il fratello Yukio, primo fra tutti i comprimari della serie, che incarna il classico ragazzo studioso e diligente, al punto da essere già insegnante nel corso per esorcisti a soli quindici anni.
Quella che possiamo leggere sulle pagine di Blue Exorcist è una lotta tra il bene e il male non del tutto convenzionale, in cui le fazioni si mescolano tra di loro, non tutti i demoni si rivelano essere malvagi e non tutti i “buoni” hanno un comportamento cristallino e del tutto sincero. Su questa ampia trama orizzontale, che come in tutte le guerre (specialmente quelle mistiche) si muove sul doppio binario dello scontro diretto e del sotterfugio, si innestano poi capitoli autoconclusivi che introducono gli altri personaggi e ne approfondiscono la psicologia, il background e le relazioni che li legano l’uno con l’altro.

Il primo volume introduce i due fratelli Okumura, la loro missione e ci mostra l’ingresso di Rin all’Accademia della Vera Croce, dove inizierà il suo percorso per diventare esorcista. Facciamo quasi subito la conoscenza di Mephisto Pheles, misterioso preside dell’Accademia dagli abiti e dalle capacità stravaganti, sul quale il lettore sarà presto messo in guardia, mentre l’ultimo capitolo ci presenta la giovane Shiemi, che diverrà una presenza costante della serie e fulcro delle attenzioni amorose dei due fratelli Okumura. Nel secondo volume, invece, il protagonista si ambienta all’Accademia, relazionarsi per la prima volta con i compagni di classe, a cui l’autrice Kazue Kato fornisce un adeguato approfondimento. Da questo numero, inoltre, si inizia a dar peso al comportamento misterioso e ambiguo di Mephisto Pheles. Su queste pagine l’autrice lavora alla costruzione del mondo degli esorcisti con dovizia di dettagli sia grafici che contenutistici. Il terzo volume, infine, parte con un capitolo autoconclusivo, per poi ingranare la marcia nei tre seguenti, che giocano (come buona parte del manga) sulla doppiezza per introdurre un nuovo comprimario, la prosperosa Shura Kirigakure, che diverrà guida e custode di Rin.

L’idea di partenza sembra una variazione sul tema dello shinigami e su quello della “scuola per maghi”, ma passato questo preconcetto ci si trova davanti un manga più articolato. Come nella tradizione shonen, tuttavia, già dalle prime battute è chiaro che la storia seguirà il consueto percorso di potenziamento del protagonista e dei personaggi comprimari, e col susseguirsi dei numeri, all’aumentare del cast dei comprimari, la fantasia del lettore si fa libera di ragionare su possibili sviluppi futuri.
Una costruzione non certo innovativa, dunque, che fa acqua da diverse parti e che potrebbe portare un lettore molto esigente a prendere presto le distanze da questa serie, per la leggerezza con cui Kazue Kato gioca con la materia portante della narrazione; bisogna tuttavia riconoscere una certa capacità di coinvolgere, nella scrittura dell’autrice, che, chiudendo un occhio qua e là, può regalare una lettura gradevole. 
Il tono della narrazione non è fisso, oscilla tra capitoli molto ritmati e tesi ed altri più leggeri. Non manca una certa dose di ironia, principalmente delegata ai personaggi di Rin e Shiemi, lo scavezzacollo e la ragazza impacciata; Mephisto Pheles, invece, è un misto di stravaganza, bizzarria e mistero.
Certe scelte (specialmente relative ad alcuni personaggi e al loro comportamento) sembrano però, perlomeno in questa fase iniziale della narrazione, soluzioni di comodo, se non veri e propri buchi narrativi.

Il tratto grafico è leggero e oltremodo gradevole; non si discosta di molto dallo stile di certi autori mainstream attuali, ma riesce a mantenere una propria personalità. Le soluzioni grafiche dell’autrice oscillano tra una sostanziale semplicità e una propensione all’esubero di dettagli, che scivola solo di rado in tavole asfittiche dal ritmo compresso e dalle vignette molto cariche. Il character design è adeguato, anche se lo stile gotico che caratterizza alcuni comprimari sembra essere una soluzione di comodo, che ammicca a un pubblico più giovane nutritosi di serie recenti che si affidano in toto a questo tipo di immaginario.
Ciascun volume è corredato da alcune schede dei personaggi, una serie di schizzi e una manciata di strisce comiche e superdeformed, tutti elementi abbastanza tradizionali di una certa fetta di manga raccolti in volume.

A tre numeri dal suo esordio sul mercato italiano Blue Exorcist si rivela essere una lettura non priva di pregi, forse senza troppe pretese, ma in grado di coinvolgere il lettore che scegliesse di non farsi troppe domande su quello che si trova davanti.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi e disegni di Kazue Kato
  • Formato: brossurato, 200 pagine in bianco e nero
  • Prezzo: € 3,90
  • Voto della redazione: 5
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