Berserk 70

Nuovo capitolo del monstrum firmato Kentaro Miura, che riscopre l’uso dei dialoghi in tempo per far interagire il gruppo di Gatsu con una cittadina di mare, tra individui mostruosi, pirati non-morti e antiche divinità (forse) dimenticate.
Qualitativamente siamo lontani dagli albori della serie, ma questo nuovo numero mostra una maggiore complessità narrativa, pur rimanendo un momento di transizione che nulla ha a che fare con i probabili eventi di una ventura conclusione (l’inevitabile resa dei conti tra Gatsu e Grifis).

Mistero, ironia e combattimento sono ben dosati, grazie anche all’introduzione di Isma, che permette di concentrarsi su personaggi più giovani e sottotrame più fresche, bilanciando la parte bellica.
Il tratto di Miura è, come sempre, curato e le tavole dense di segni toccano l’apice nei momenti cupi e notturni, dettagliando al massimo ombre, mostruosità e ambienti, così che il disegno contribuisca a rendere i toni della narrazione più gravi.
Berserk 70 è un numero che può far ben sperare in un ritorno di una qualità da tempo perduta.