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Topolino 2900

Quante volte, sopratutto nei vecchi fumetti, la presenza delle didascalie ci è sembrata ingombrante, quasi soffocante? Beh, quello è nulla... Immaginate cosa può succedere se quest'ultime decidessero, animatesi d'improvviso, di ribellarsi e di portare il caos nel vostro fumetto preferito. Sembra assurdo, ma è proprio quello che succede a Topolino e Pippo nell'avventura che inaugura il numero 2900 del settimanale Disney.

Autore di "Topolino e la rivolta delle didascalie" è Casty (chi se non lui?), che appena una settimana prima ci aveva regalato una simpatica storia, per le matite di Lorenzo Pastrovicchio, con un poetico e sorprendente Pippo. Qui, invece, Casty nelle vesti di autore unico ci regala una storia che, a metà fra l'avventura e il metafumetto, punta dritto verso la parodia. Infatti, a differenza di altre storie più avventurose dello stesso autore, ci troviamo di fronte a un grosso e sentito omaggio al fumetto e al genere avventuroso, con innumerevoli strizzate d'occhio, cliché, citazioni, omaggi e quant'altro. Così, mentre le didascalie inseguono Topolino e Pippo, eccoci in compagnia del saputello scienziato di turno, della "simpatica quanto inutile ai fini della storia" signorina, all'inevitabile scontro con l'esercito. Casty approfitta delle didascalie impazzite e gioca con il medium fumetto, bersaglia il Topolino "perfettino", spezza la storia in due presentandoci un mega-riassunto come grossa minaccia, ironizza sui possibili finali farcendo il tutto con lo stile che l'ha reso, negli ultimi anni, l'autore più interessante al lavoro sul personaggio di Topolino (al pari di Tito Faraci nello scorso decennio, che però aveva un'impronta più noir). Non sfugge l'omaggio a Romano Scarpa, nell'insegna del negozio "Roman Shoe", di cui Andrea Castellan (vero nome di Casty), è fortemente debitore come si può notare dalle tavole che hanno, ad ogni modo, una forte impronta personale. La sua sola presenza è puro ossigeno per Topolino come personaggio e testata, specie per il modo in cui sposa l'aspetto classico ad uno stile moderno e personale. Dopo un periodo di assenza la sua presenza sembra essere più costante. Speriamo bene.

Altro pezzo forte del numero è la terza e ultima parte della saga a puntate "Paperino Paperotto e il grande Sonno", scritta da Bruno Enna e disegnata da Nicola Tosolino, già al lavoro sulla prima parte dell'avventura (la seconda era ad opera di Francesco D'Ippolito). Anche in questo caso si tratta di un grosso omaggio (senza, però, la componente parodistica) verso un genere in particolare, ovvero la fantascienza di ogni tipo, da quelle delle riviste pulp a quella di autori quali Isaac Asimov e così via. La storia, che ha avuto un intreccio abbastanza complesso, non delude nel finale e ci mostra, anche in questo caso, uno degli autori più interessanti al lavoro su Topolino nel versante Paperopoli.

Piacevole, inoltre, "Zio Paperone e il corallo variabile" (Rodolfo Cimino e Sergio Cabella). "Paperoga, Paperino e gli intrighi del M.O.L.E.S.T.O." si distingue, invece, più per i disegni dell'ottimo Enrico Faccini (che preferiamo nelle vesti di autore unico grazie alle sue surreali storie) che per il testo un po' sconclusionato di Sergio Badino e Sergio Cabella. Soltanto un riempitivo di sei tavole "Salute e Bellezza - Paperina e il training personalizzato" di Marco Bosco e Roberta Migheli.
Da segnalare, in chiusura, la simpatica tavola d'apertura ad opera di Silvia Ziche e le due "Gulp" della serie "Vita al Deposito" di Carlo Panaro e Stefano Zanchi.

Dati del volume

  • Editore: Walt Disney Company Italia
  • Autori: Casty, Bruno Enna, Nicola Tosolini, Marco Bosco, Roberta Migheli, Sergio Badino, Sergio Cabella, Enrico Faccini, Rodolfo Cimino, Silvia Ziche, Donald Soffritti, Carlo Panaro, Stefano Zanchi
  • Formato: Brossurato. 164 pag. col
  • Prezzo: 2,30 €
  • Voto della redazione: 7
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