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Favola di Venezia

Favola di Venezia è il primo dei 14 volumi che il "Corriere della Sera" e "La Gazzetta dello Sport" dedicano a Hugo Pratt e a tutto il suo Corto Maltese, nonché il capostipite della attuale serie, naturale proseguo, di cui abbiamo da poco recensito la prima uscita delle migliori opere del Maestro riminese.

Il volume brossurato, semplice ma elegante, propone in realtà due storie, a colori, entrambe ambientate a Venezia, patria adottiva dell’autore: Favola di Venezia (1976) e la breve L’Angelo della Finestra d’Oriente (1971).
In questo formato tascabile Pratt ne esce un poco sacrificato, ma plaudiamo al nobile scopo della collana, che offre a prezzo abbordabile a tutti l’intera opera di uno dei più grandi artisti italiani.
Il racconto principale è il venticinquesimo in ordine cronologico ed è ambientato tra le calli e i sestieri della Serenissima del 1921; un saggio di cultura impressionante, lampi di colori e brevi tratti guizzanti che riescono a raccontare con una semplicità disarmante una personalissima interpretazione di caccia al tesoro. Corto infatti è alla ricerca della “clavicola di Salomone”, un talismano magico, uno smeraldo purissimo, incuriosito e sfidato da un indovinello inviatogli per lettera dall'amico Baron Corvo. Incontrerà massoni, neoplatonici, fascisti e feroci saraceni, un divertissement di sogno e avventura.
La seconda storia è in realtà precedente alla Favola di Venezia, infatti L’Angelo della Finestra d’Oriente è il quattordicesimo episodio del marinaio solitario di Pratt, ambienta in laguna nel 1917, durante il Primo Conflitto Mondiale. La curiosità di Corto Maltese è questa volta attratta da una singolare mappa che ritrae le sei città minerarie del favoloso Eldorado, custodita dai monaci francescani; la guerra però entra autoritaria in scena e la ricerca si fa più intricata e devia attorno ad una misteriosa dama, “l’Angelo della finestra d’Oriente”, che sfida i caccia austriaci, affacciata alla finestra dalla luce sempre accesa, nella sua solitaria residenza.

Come recensire Corto Maltese senza ribadire il già detto, senza cadere nella retorica o allinearsi al coro degli adulatori?
Questi due racconti accomunati solo dall’ambientazione, non sono straordinari in se stessi come storia, o caratterizzati da tavole superbe, è la fusione del tutto in quello che si definisce fumetto che è straordinaria e fa sognare.
Corto Maltese è come un vino suntuoso, ad ogni sorso rivela un profumo nuovo, sorprendente ed inaspettato. Corto Maltese è l’archetipo del fumetto; in esso ritroviamo già implicite o meno una miriade di personaggi e situazioni passate e future. Corto Maltese è come  La Biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges , in cui vi sono tutte le possibili combinazioni di trame ed immagini, di ragioni e fantasie che una macchia di colore o una nuvola di inchiostro potrà mai catturare.


Francesco Borgoglio

Dati del volume

  • Voto della redazione: 9
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