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Tex 600

Tex 600 – I demoni del nord62 anni di Tex per seicento albi in formato quaderno: un traguardo impensabile allora (come adesso) per il più longevo e popolare character del panorama fumettistico italiano, assai apprezzato anche oltrecortina.
Dietro una pregevole cover pin-up realizzata del sempre eccellente Claudio Villa si apre una storia caratterizzata dall'uso del colore, com'è tradizione nei numeri "centenari" editi dall'editore meneghino – qui la quadricromia digitale è curata da GFB Comics – ma che, a nostro parere, è lungi dal potere essere considerata memorabile, sebbene si tratti di un'avventura piacevole e nel solco del personaggio creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini. Probabilmente soffre l'essere stata compressa in un solo albo per celebrare la collana del Ranger in camicia gialla.
La tematica horror che in passato (grazie soprattutto ad avversari del calibro di Mefisto) ha regalato ai lettori tante soddisfazioni, non ci sembra stavolta trattata con particolare efficacia e appare più che altro un pretesto per narrare una storia di solidarietà e fratellanza tra uomini di tradizioni e ceppi etnici differenti.

Tex, con il seguito dei pards in schieramento completo, dopo essere accorso in aiuto al vecchio sakem Nuvola Rossa si trova nei territori canadesi del nordovest dietro invito dell'amico colonnello Jim Brandon, il quale tenta di dipanare il mistero della tribù cannibale che infesta le zone di pertinenza delle Giubbe Rosse, trascinando un'aurea sulfurea sulle loro malefatte.
Contemporaneamente si interseca la storia di altre due tribù pellerossa acerrime nemiche, gli Yellowknife e i Dogrib, che nel corso dell'avventura non mancheranno di combattersi per poi trovarsi sotto lo stesso cielo a coronare un improvviso anelito di buoni sentimenti.

Nonostante una qualche carenza strutturale a cui sopperisce la sceneggiatura da autore esperto qual è Mauro Boselli, la storia scorre via con ampia leggibilità e le dinamicissime scene corali sono uno spettacolo per la vista.
Più che buono l'apporto ai disegni del decano Giovanni Ticci che, a dispetto di una paventata stanchezza, produce tavole di certa qualità grafica.


Giovanni La Mantia

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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