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Il sogno della farfalla 1

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Il sogno della farfalla 1 – Conigli sulla lunaUna favola onirica al limite della claustrofobia, la repressione della libertà e la presunzione di colpa viste con gli occhi di una bambina in un mondo grottesco ma assolutamente credibile. Allo stesso tempo una lirica storia di solidarietà e fuga dalla realtà.

Dopo un breve inizio in cui ci viene presentata la protagonista insieme a uno strano gatto parlante ecco un flashback in cui si esplicano l’ambientazione e il tempo dell’avventura presentata: Tutù è una scolaretta che, durante una gita sui monti con la classe, a causa di un ritardo si separa dai compagni per un’esplorazione in solitaria. Ma una improvvisa nevicata le fa perdere l’orientamento fino a condurla al di là del monte, dove esiste una città misteriosa dal perenne clima invernale abitata da strani personaggi meccanici, antropomorfi e di indefinibile natura. Tutti sono contraddistinti da un’avversione ai bambini umani con una motivazione oscura che sarà probabilmente sviluppata nei volumi a venire (“Il sogno della farfalla” è prevista in quattro volumi, il cui primo è pubblicato adesso in contemporanea con l’edizione francese di Dargaud Editeur).

Tutù viene artatamente integrata nella società dopo una condanna per direttissima inflittagli da un bizzarro tribunale che la affida a una famiglia dove potrà soggiornare in attesa di una soluzione al suo caso. Alla bambina viene imposto di lavorare in una “fabbrica di energia”, dove dovrà occuparsi del bislacco ricambio di forza lavorativa. Ma il gatto parlante le comunica che un modo per fuggire da quel posto tetro esiste: colui che porta il nome di Aquilone può aiutarla a tornare nel suo luogo d'origine. Contattarlo è però particolarmente arduo, Tutù è sorvegliata costantemente da dei conigli-spia, la polizia segreta che in qualche circostanza la aiuta ad indirizzarsi in un mondo totalmente sconosciuto.
La piccola viene costantemente vessata dagli abitanti del posto, gli unici che le si mostrano più accondiscendenti sono l’affidataria, rappresentata come un volatile, il gatto, un panda compagno di lavoro e un coniglio-spia.

Al ritorno da un turno di massacrante lavoro conosce altri ragazzini che si celano sotto le spoglie dei “Maniaci del Carnevale”, che svolgono terribili sedute di lavoro in miniera e che hanno quale unico sfogo le feste, regolarmente autorizzate.
Successivamente conosce, tramite uno stratagemma meccanico, l’imperatore del paese che vive male la sua condizione di regnante sotto costante minaccia di attentati. Tutù chiede la libertà di tornare presso il suo luogo di provenienza ma le viene invece affidata un’importante quanto oscura missione.

Improvvisamente irrompe sulla scena il fantomatico Aquilone – che per simbolismo ricorda in qualche modo il character principale di V for Vendetta – che comincia ad instillare una qualche parvenza di coscienza nell’ottusa popolazione del luogo.

Nei prossimi tomi assisteremo verosimilmente allo svolgimento dell’incarico imperiale affidato a Tutù, legato alla farfalla del titolo (probabilmente connesso al racconto di Zhuangzi), e alle sue peripezie per abbandonare questo cupo e davvero poco ameno luogo.

Una lettura intrigante e piacevole per una riuscita commistione tra bédé e manga. Pregevoli i disegni e i colori dell’artista coreana Luo Yin, padrona della lezione grafica di Hayao Miyazaki, interessante lo stile narrativo del navigato Richard Marazano, sceneggiatore a tutto tondo capace di cimentarsi in generi diversi con un sempre apprezzabile risultato.

Molto buona l’edizione di ReNoir Comics, stampa impeccabile per un cartonato dal prezzo piuttosto contenuto.


Giovanni La Mantia

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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