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Greystorm 11

Il carisma è un testimone che passa di mano in mano. La staffetta si chiama Greystorm, ed è una corsa tra le pagine dei fumetti arrivata ormai al traguardo. O quasi, ma si può già parlare di finale. Si possono già tirare le somme. Si può già constatare che il protagonista ci era sembrato un uomo talmente astuto da essere quasi imbattibile, che avrebbe fatto grandi cose, per quanto malvagie. Ma alla fine è sembrato poco più che un burattino. Il suo assalto all’oasi dei buoni, tra l’altro, è finito male già alla vigilia dell’ultimo atto. In Greystorm 11 va in scena il contrattacco. E capisci che il grande carisma degli inizi è finito nelle mani e sui volti di altri personaggi. Cresciuti poco a poco, e arrivati per restare in un ipotetico futuro di carta.

È come se il cattivo di turno (nientemeno che il “protagonista”) avesse tradito le aspettative iniziali. In realtà è la prova di come Antonio Serra sia riuscito a mettere in piedi un grande romanzo corale, dove l’uno è soltanto uno specchietto per le allodole per raccontare il tutto. Un fumetto fedele al classico ma non per questo retrò. Che trascina, che ha tutti i pezzi al loro posto. Costante dentro e fuori, grazie a una continuità grafica che ha battuto ogni pronostico anche per merito di Alessandro Bignamini, presente anche in questo epilogo. Peccato aver lasciato tre quarti dell’atto finale in mano a Simona Denna, brava ma dal tratto meno imponente. Più che di qualità, un problema di stili troppo differenti tra loro.

Si capiva da subito che Greystorm sarebbe stata un mostro di linearità. Si intuiva anche che finalmente la Bonelli stesse cercando di fare una miniserie con la “m” maiuscola, che non fosse soltanto un’accozzaglia di episodi legati a una matassa che si sarebbe sciolta verso la fine. Così, come per incanto. Qui tutto si è mosso senza pause, e senza saltare nessuna tappa. Si vedeva del buono, ma in fondo non ci si illudeva di tutta questa generosità. Anche qui le aspettative sono state tradite. E di certo nessuno se ne lamenterà.


Simone Celli

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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