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Valter Buio 5

Valter Buio 5Respirare una città è possibile.
Anche se non ha odore, perché la carta non la fa passare.
Ma tu la senti: è Roma, è proprio lei.
In novantasei pagine, Alessandro Bilotta ci fa attraversare la capitale durante una notte afosa, come tante in questa lunga estate. A occhio riconosci i luoghi, disegnati dal sempre bravo Francesco Bonanno, ma davvero sembra quasi di respirarla, durante il viaggio onirico ma non troppo dello psicanalista dei fantasmi, di suor Costanza, dello spettro di sua sorella Clementina e di un campionario di altri personaggi.

Alla sua quinta uscita, Valter Buio non si smentisce, anzi migliora. Fedele ad atmosfere dal chiaro imprinting “dylandoghiano”, Bilotta, che all’occorrenza scrive anche per l’Indagatore dell’incubo della Bonelli, crea un filo invisibile di coincidenze continue che alla fine fanno sorridere. Un cerchio che si apre e si chiude, con personaggi sempre profondi. Valter Buio 5 ribadisce l’importanza dei dialoghi in una serie che sa incollare il lettore riducendo l’azione all’osso: potere alle parole, e ai tempi di una sceneggiatura ai limiti della perfezione.

Ad un passo dalla metà della sua corsa, la miniserie della Star Comics continua a proporre storie vere nonostante le atmosfere surreali. Niente retorica, niente buonismo, solo tanta umanità. Tutto è credibile, a dispetto dei fantasmi. E anche i luoghi sembrano avere un odore, al punto che ti sembra quasi di respirarli.


Simone Celli

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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