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Notte Più Profonda 1 - 2

Notte Più Profonda: 1 - 2La "Notte Più Profonda" è calata anche in Italia. L’Universo DC è sconvolto dall’ultima fatica di Geoff Johns e Ivan Reis, pubblicata naturalmente da Planeta.
Il primo numero raccoglie anche Blackest Night #0, uscito in occasione del Free Comics Book Day dell’anno scorso che funge da prologo al crossover.

La guerra tra il Corpo di Sinestro e quello delle Lanterne Verdi, come è noto, è stata solo un assaggio; ora un’antica profezia rivelata ad Abin Sur (la Lanterna da cui Hal Jordan ricevette l’anello e l’incarico di proteggere la Terra)  racconta che quando si scatenerà la lotta tra tutte le fazioni rappresentanti dello spettro emozionale, il Cosmo intero sprofonderà nell’oscurità.
Se nell’albo #0 assistiamo attraverso il dialogo tra Hal Jordan e Barry Allen ad un toccante riepilogo delle perdite di alcuni dei personaggi più illustri del DCU, nel #1 entriamo nel vivo dell’azione.
La morte e i morti sono il fulcro della storia; veniamo a conoscenza di un ottavo colore, il Nero, e un ottavo corpo di Lanterne ad esso legate, i cui terrificanti membri sono i defunti tornati in vita grazie alla forza di un’inquietante batteria nera (situata naturalmente nel settore 666) e dagli anelli da essa potenziati.
Nel primo albo, il giorno di commemorazione dei supereroi caduti è lo spunto utilizzato dall’autore per esasperare il contrasto tra ciò che queste nobili figure hanno rappresentato e quello di terribile e disgustoso che diventeranno nel prosieguo della saga: mostri spietati e perversi, affamati di emozioni e carni umane. Lanterna Verde e Flash dominano la scena, ma sono Hawkman e Hawkgirl a sconvolgerla e lasciare il lettore senza fiato al termine del fumetto.
Il secondo albo è imperniato su coloro che saranno tra i dominatori dell’evento, Hal Jordan, Barry Allen, Ray Palmer (Atom) e Mera, mostrandoci la personale,  straziante lotta contro le persone più care, divenute spregevoli e raccapriccianti Lanterne Nere.

Si tratta senza mezzi termini dell’ennesimo centro di Johns, per il quale gli aggettivi sono esauriti da tempo. È una dimostrazione di fantasia all’ennesima potenza, equilibrata ancora una volta da una cura e soprattutto da una sensibilità straordinaria; il ricordo di Hal Jordan relativo al dialogo col compianto Bruce Wayne sui rispettivi genitori scomparsi, all’inizio del primo volume, vale l’intero albo.
Se Johns è una certezza, Reis è una conferma; il suo feeling ed il suo affiatamento con l’autore sono perfetti come il suo tratto; la sua interpretazione dei protagonisti più amati dal pubblico, poi, sta conferendogli un successo ed un prestigio assolutamente meritati.
Siamo di fronte ad un fumetto completo, drammatico e complesso, ma diretto e molto divertente, in cui i temi più diversi sono miscelati e sviluppati con maestria.
È tuttavia un prodotto più semplice delle passate Crisi e molto più fruibile per un lettore non avvezzo al DCU, riuscendo tuttavia inebriante per ogni fan e malato di continuity.

Non è uno sport, ma forse lo è diventato, lanciare strali contro la Planeta; noi riteniamo di farlo solo quando ci sembra giusto. In questo caso le nostre paure sono state fugate; ci sentiamo di elogiare la casa editrice spagnola per queste due prime uscite del crossover, soprattutto per lo sforzo rilevabile nel secondo albo di 32 pagine, in tutto e per tutto emulo dell’originale americano, se non di qualità superiore nella carta e nella scheda di approfondimento, al prezzo di soli 1,95 euro. Non c’è nessun fumetto oggi di tale pregio, a questo prezzo.
Un unico appunto: forse si poteva evitare la traduzione del titolo; Blackest Night suona più incisivo, più duro, come la sferzata che Johns, in queste pagine, riesce ad infliggere al lettore.


Francesco Borgoglio

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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