Menu

Ultimate Armor Wars

Ultimate Armor WarsPoco entusiasmante. Non molto di più si può dire di Ultimate Armor Wars, prima miniserie della seconda era Ultimate che insieme alle testate dedicate a Spider-Man e Avengers dà il via al nuovo ciclo. Warren Ellis, tornando a sceneggiare il personaggio dopo la già anonima Ultimate Human, sceglie di recuperare la saga classica della "Guerra delle Armature" producendone la versione aggiornata per il contesto Ultimate. Il quadro generale è quello subito successivo alla devastazione operata su scala planetaria da Magneto. In piena crisi mondiale, Tony Stark/Iron Man si attiva per mettere in sicurezza le sue invenzioni più pericolose, ma nel fare questo scopre che buona parte della sua tecnologia è già stata sottratta e diffusa a livello internazionale. Parte così una caccia alle tecnologie rubate, con conseguenti e inevitabili scontri tra armature.

Se questo presupposto suona familiare, nulla di strano: si tratta della fotocopia dell'originale (salvo per il riferimento a Ultimatum, che svolge comunque una parte del tutto marginale e irrilevante). Il problema è però che, terminato il presupposto, la situazione non cambia. Tutto lo svolgimento della storia si risolve infatti in una pallida imitazione della saga originale, arrivando addirittura a copiarne pari pari alcuni escamotage decisivi. Cambia solo il finale, che però contribuisce solo ad avvilire la storia con l'introduzione di un personaggio e una svolta patetici e superflui.
Ma nel complesso, pare di rileggere la "Guerra delle Armature" imbellettata con qualche parolone tecnologico tipico di Ellis e un po' di cattiveria in più; e, allo stesso tempo, si riesce a perdere in buona parte l'approfondimento psicologico e tematico contenuto nella saga di David Michelinie e Bob Layton.

In effetti, leggendo l'Iron Man di Warren Ellis (in qualunque salsa e già da "Extremis"), l'impressione è spesso che il personaggio si riduca a estensione della sua stessa tecnologia. Pare sempre che lo scrittore usi Tony Stark non tanto per fargli vivere le "sue" avventure, quanto piuttosto per mettere in scena l'ultima "figata" cyber-futuristica pensata da Ellis stesso. Elemento certo importante, questo, in una storia di Iron Man; ma da solo serve a ben poco, e rischia di mettere troppo in ombra lo sviluppo del personaggio, come infatti accade anche in questo caso: unico squarcio sull'interiorità di Tony, il suo rapporto con l'omicidio, trattato però in maniera davvero molto superficiale, se non proprio ingenua.

D'altra parte, l'impressione generale è che i tempi fossero tutt'altro che maturi per una nuova "Armor Wars". È netta l'impressione che Ellis scriva una storia "dettata": nella trama e soprattutto sotto di essa non c'è passione, non c'è inventiva. C'è solo un vuoto e stanco ripetersi. E non serve una gran malizia per immaginare come alla Marvel abbiano pensato di lanciare una nuova "Guerra delle Armature" più che altro in vista di un film che avrebbe attinto a piene mani da quel ciclo di storie. Resta da capire cosa c'entri questo con l'Universo Ultimate, e come questa miniserie possa contribuire a rilanciare davvero la linea.
Buona la prova ai disegni di Steve Kurth, che senza brillare in maniera particolare confeziona comunque delle tavole più che piacevoli.

Nel complesso, una storia in sé discreta, ma che davvero lascia poco: inutile per l'evoluzione dell'Iron Man Ultimate (comunque un salto in avanti rispetto alla pessima versione di Orson Scott Card); ma soprattutto troppo ridondante rispetto alla saga originale, che nonostante l'età riesce ancora a staccare di diverse lunghezze questa versione Ultimate, pronta a essere dimenticata in un soffio.


Valerio Coppola

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
Torna in alto