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Mohican

CMohicanon un po’ di ritardo sulla tabella di marcia inizialmente prevista esce il quarto volume dei Romanzi a Fumetti Bonelli, prestigiosa collana annuale che presenta one-shot d’autore in una confezione simile a quella di un libro di narrativa. La solita eccellente cura editoriale abbinata a storie ad ampio respiro, difficilmente proponibili altrimenti.

Gli autori di Mohican sono due tra i maggiori esponenti dell’avventura disegnata. Paolo Morales dopo una lunga carriera da valido disegnatore si è scoperto essere uno sceneggiatore sopraffino grazie all’apporto risolutivo al personaggio più classicamente moderno del parco testate bonelliano, Martin Mystère. Roberto Diso è tra i migliori illustratori del dinamismo applicato alla tavola disegnata, particolarmente dotato verso questo tipo di storie dove l’azione ha una forte predominanza.
Insieme danno vita a un gustoso sequel de “L’ultimo dei Mohicani”, il capolavoro di James Fenimore Cooper più volte riproposto cinematograficamente per il suo approccio stilisticamente semplice ma molto coinvolgente all’avventura per l’avventura.
Lo stesso criterio lo ritroviamo in questo volume assolutamente godibile dalla prima all’ultima tavola, grazie a personaggi apparentemente granitici ma capaci di sfaccettature non banali.

Sfilano quindi volti vissuti e giovani affamati di vita in un carosello di situazioni al limite della durezza che spesso sfocia nell’atrocità. Il protagonista è l’eroe tutto d’un pezzo Nathan Bumppo, alias Occhio di Falco, cacciatore e occasionalmente guida, che ha lasciato prevalere la sua dedizione verso l’anziano mohicano Chingachgook in barba ai pregiudizi comuni contro i nativi americani.
Lo scenario storico è quello del tardo Settecento nordamericano, nel periodo a cavallo degli eventi posteriori alla Guerra dei Sette Anni. Bumppo è incaricato di condurre tre religiosi anabattisti (un pastore, una devota che ha abbandonato il marito per abbracciare la fede e la di lei figlia, fino a quel momento mai uscita dai confini del convento). La loro meta è l’accampamento di West Point, dove devono conferire col generale Washington per una questione che scopriremo nella lettura del libro.
Alterne e movimentate vicende narrate con la tensione di un kolossal cinematografico, che culminano nel lungo inserto drammatico nel quale i quattro, più Chingachgook, vengono assai bruscamente a contatto con i “nemici” Mohawk. La situazione è gravemente compromessa e le conseguenze portano verso l’inevitabile volontà nel rivedere le proprie posizioni rispetto allo status primigeno.
Il finale degli eventi, epico ma scevro dall’essere vanamente consolatorio, conduce il lettore verso un divertente “incidente di percorso” nel quale Cooper, sì proprio l’autore del romanzo all’origine  di questo libro, perde malamente il manoscritto dove aveva appuntato il seguito de “L’ultimo dei Mohicani”, ovvero questo stesso volume.

Un romanzo assolutamente da non perdere, un appuntamento con l’Avventura con la A maiuscola. Non lasciatevi indisporre dal prezzo del volume: le suggestioni che stanno all’interno valgono ben oltre il biglietto d’ingresso per questo esemplare film a fumetti.


Giovanni La Mantia

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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